Barcellona, 17 agosto 2017 – Un altro attentato in Europa, un’altra strage. Questa volta il bersaglio è Barcellona: intorno alle 17 di oggi pomeriggio un furgone bianco è piombato sulla folla che passeggiava sulle Ramblas, la strada più turistica della città catalana, facendo morti e feriti. E’ stato arrestato e si chiama Driss Oukabi, nato a Marsiglia e già noto alla polizia spagnola in quanto pregiudicato, l’uomo che ha noleggiato il furgone con cui ha ucciso 13 persone. 80 i feriti, 15 dei quali gravi, di un massacro che l’Isis ha rivendicato in serata attraverso la sua ‘agenzia’ Amaq. Un altro dei due complici ricercati dalla polizia sarebbe morto in una sparatoria con gli agenti. Arrestato anche il terzo uomo. Secondo fonti della Farnesina, c’è il rischio di eventuali coinvolgimenti di italiani.
MA OUKABIR DENUNCIA IL FURTO D’IDENTITA’ – Ma in serata, secondo La Vanguardia un uomo si è presentato alla polizia catalana proprio come Driss Oukabir, e ha denunciato il furto dei propri documenti. L’uomo avrebbe spiegato agli agenti che, vedendo la sua fotografia, sui media ha capito cosa fosse successo ed è andato a denunciare il furto di identità alla polizia.
LE VITTIME – Al momento è certa l’identità di una sola vittima, di nazionalità belga. Come anticipato dalla Farnesina, è possibile che ci siano anche vittime italiane.
LA CIA – La Cia avvertì i Mossos de Esquadra che Barcellona era entrata nel mirino di un possibile attacco terroristico. L’allarme dell’intelligence americana era giunto alla polizia catalana due mesi fa. Nell’allarme si indicava, tra i luoghi di un eventuale attacco proprio le Ramblas.
LE TESTIMONIANZE – Il furgone procedeva a zig-zag a una velocità di 80 km orari e ha percorso circa 530 metri prima di fermare la propria corsa: era arrivato sulla passeggiata della città catalana da via Pelai e si è fermato nell’area del Teatro Liceo. Secondo il racconto dei testimoni, l’autista cercava di investire più pedoni possibile. “Ho visto almeno tre o quattro persone a terra, un poliziotto con una persona in braccio e tutti che correvano, urlavano, piangevano”: ha detto uno dei testimoni Luca Terracciano, uno studente italiano che vive a Barcellona e che ha visto di persona quanto successo sulla Rambla.
Fonte: http://www.quotidiano.net/esteri/barcellona-attentato-ultime-notizie-1.3337911