Home/Altri mondi/Anna Magnani in mostra al Vittoriano: 18 immagini per ripercorrerla
Presso il Complesso del Vittoriano, nella Sala Zanardelli è stata ospitata dal 22 Luglio al 22 Ottobre una mostra per celebrare l'immortale Anna Magnani. La Mostra intitolata "Anna Magnani la vita e il cinema" curata da Mario Serpi, racconta La Magnani attrice durante la sua vita cinematografica e Anna, la donna, nell'intimità della sua casa.
Anna Magnani in mostra al Vittoriano: 18 immagini per ripercorrerla
Ha preso il via il 22 luglio scorso la mostra “Anna Magnani, la vita e il cinema”, un evento facente parte del circuito de “Il Vittoriano tra musica, letteratura, cinema e architettura”. L’estemporanea, conclusasi il 22 ottobre scorso, è stata un meraviglioso omaggio ad una delle figure centrali del cinema italiano, snodandosi attraverso un percorso culturale ricco di oggetti, fotografie, materiali audiovisivi inediti che hanno ripercorso la biografia dell’attrice romana, a partire dai suoi esordi nel teatro, fino ad arrivare ai grandi successi di Cinecittà e Hollywood. Curata da Mario Sesti, regista, giornalista e critico cinematografico, la mostra è stata realizzata con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e dell’Istituto Luce Cinecittà, che hanno messo a disposizione i loro archivi fotografici. (fonte: http://arte.it/calendario-arte/roma/mostra-anna-magnani-la-vita-e-il-cinema-41833)
Mi chiamo Melania Menditto.
Sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei giornalisti della Campania.
Amo la Letteratura, il Teatro, la Poesia, la Scienza forense, la Musica.
Da sempre ammaliata dal Mondo di carta, sogno di farlo esplorare ai tanti, grandi o piccoli che siano.
Solo un pensiero verticale e salato: strappate le donne dalle mani dell’estremismo femminista. Ma anche gli uomini. Poveri maschiacci occidentali di cui è sempre colpa. Per non riuscire a lavorare sotto una valanga di stress, per essere sempre meno padri e amanti focosi, per non riuscire più a stabilire rapporti di virilità - che come abbiamo visto in un recente articolo di questa dinamitarda rubrica, non è una parolaccia - alla base dell’educazione e del rapporto con i propri figli, che generano ritualità necessaria a identificare e fortificare i ruoli, le funzioni, a generare esempio, non a partorire mostri del patriarcato. Sempre colpa loro, o meglio nostra, anche mia, luridi immaturi, infanti della coscienza, violentatori preventivi, indegni di vivere il migliore dei mondi possibili, quello in cui il progresso sociale si fa, troppo spesso, estinguendo tutto ciò che si pone come alternativo all’imposto.