Parte oggi Napoli Città Libro: Salone del Libro e dell’Editoria 2019. Dopo il successo riscosso l’anno scorso, la città di Napoli dà il via ad una seconda edizione molto più ricca e all’insegna di innumerevoli novità a partire proprio dalla location. Sarà infatti Castel Sant’Elmo, al Vomero, da oggi fino al 7 Aprile, la nuova cornice dove si svolgerà l’evento. Il castello sarà la fortezza del libro valorizzando la città partenopea come centro propulsivo della cultura. Al timone del salone c’è nuovamente l’Associazione Liber@rte, coadiuvata dal Centro per il libro e la lettura, dal Polo Museale della Campania e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il tema scelto da Napoli Città Libro è “Approdi: la cultura come porto sicuro”. In quest’epoca dove si rischia di farsi trascinare da opinioni contraffatte e verità sbiadite, la cultura è il faro verso cui dirigersi per non perdersi nella corrente. La mission del Salone è far approdare i partecipanti ad un momento di riflessione su stessi e sul mondo, toccando argomenti di attualità come migrazione, diritti civili, lavoro, scienza, ambiente e sviluppo sostenibile.
Saranno presenti case editrici piccole e grandi, locali e nazionali: 160 espositori da visitare e quattro giornate dense di incontri, laboratori, conferenze, workshop. Anche il Salone off è ricco di iniziative: dalle presentazioni di libri ai cicli di seminari.
Le sezioni in programma per Napoli Città Libro
Napoli Città Libro si arricchisce quest’anno anche di contenuti: a corredare il tema principale ci saranno svariate sezioni,che coinvolgeranno un pubblico sia adulto che giovane.
La prima sezione è Àncore, indispensabili per non andare alla deriva, qui si ragionerà sugli interrogativi che spingono l’uomo ad andare oltre il proprio orizzonte.
Il pubblico potrà dialogare con personaggi dello spettacolo, dell’arte ed assistere alle lectio magistralis di alcuni docenti universitari. Interessante lo spazio Sirene, che richiama alle famose divinità, ma rappresentano anche voci ingannatrici: in questa spazio si rifletterà sulle fake news, sugli immancabili concetti di populismo e demagogia anche con le testate giornalistiche del Mattino, Corriere della sera e Repubblica (quest’ultima davvero fabbricatrice di notizie false). Rotta su Napoli è la sezione in cui si potranno riscoprire tradizioni, storie e protagonisti della nostra città. Visite guidate è l’altra sezione del salone: qui i visitatori potranno riscoprire le storie e gli itinerari artistici del Castello Sant’Elmo e della Certosa di San Martino. Un sezione è dedicata e intitolata Ragazzi: i giovani sono il nostro futuro per questo è fondamentale infondergli l’importanza della cultura e della letteratura.
Gli ospiti di Napoli Città Libro
La Kermesse editoriale anche quest’anno sarà molto nutrita. Grande attesa per Raffaele La Capria una delle voci più significative della letteratura del 900 e per Jhumpa Lahiri,vincitrice del Premio Pulizer nel 2000.
Saranno presenti autorevoli scrittori: Giovanni De Luna, Elisabetta Moro, Marino Niola, Marco Buticchi, Ruggero Cappuccio, Gianrico Carofiglio, Maurizio Cucchi, Giancarlo De Cataldo,Cinzia Leone, Elio Pecora, Massimo Piccolo, Giancarlo Pontiggia, Stefano Mauri, Valentina D’Urbano, Lavinia Petti, Lello Marangio, Luca Maurelli,Davide Rondoni, Sandra Savaglio, Michele Serra, Andrea Tarabbia, Licia Troisi, Ilaria Tuti, Ester Viola, Gigi Di Fiore, Pino Imperatore, Lorenzo Marone .Carlo Greppi,Armando Torno e Alex Zanotelli, Licia Troisi, Roberto Quesada e Francesco Piccolo, Sabrynex,Chiara Nocchetti e Oreste Ciccariello. Anche il fumettista Paco Desiato e il musicista Antonio Onorato.
Parteciperanno personaggi noti del mondo dello spettaccolo: Renzo Arbore, Pippo Baudo, Rita Dalla Chiesa, Enrico Ianiello, Luisa Ranieri,Andrea Bosca, Marco Bonini, Vincenzo Salemme e il fenomeno web Casa Surace e Sonia Sodano, Gigi e Ross con Oreste Ciccariello.
Napoli Città Libro con queste premesse affronta questa nuova sfida cercando di attirare più lettori e appassionati con la speranza di trasformare Napoli nel centro della cultura e dell’editoria e candidandosi a diventare in futuro uno dei saloni internazionali di maggior rilievo, senza scadere nella retorica, cavalcare in maniera superficiale tematiche attuali e gridare come al solito al pericolo populismo.