Di qua dal monte è un romanzo di Ugo Cirilli, scrittore toscano classe ’85, che vive in Versilia. Laureato in Psicologia Cognitiva
Applicata presso l’Università di Bologna, Cirilli si occupa di content writing per siti web e testate. Attualmente collabora con un’azienda della grande distribuzione organizzata e con il giornale web Toscana Today. Nel tempo libero si dedica alle sue passioni, in particolare alla lettura e alla scrittura. È autore di diversi romanzi, due dei quali editi: “Di qua dal monte”, disponibile gratuitamente sul sito web ugocirilli.it
e “Un accordo maggiore in sottofondo”, pubblicato dalle edizioni “Luci della notte” in formato cartaceo.
Ivan, giovane psicologo, viene contattato da Luca, un ragazzo tormentato dai dubbi legati a una scelta di lavoro. Ben presto la situazione si rivelerà molto più complicata: ad affliggere il paziente è un intreccio oscuro di problematiche, le cui radici affondano nell’ombra dell’interiorità più segreta.
Per Ivan, aiutare Luca significherà anche confrontarsi con una questione che ha sempre relegato in un angolo della mente: la fede religiosa. Fortunatamente, lo psicologo riceverà un aiuto insperato da parte di un singolare personaggio. Ambientato in una Versilia soleggiata all’avvicinarsi dell’estate, “Di qua dal monte” è quasi un giallo dell’anima, in cui le atmosfere primaverili e il mistero della psiche
creano un continuo gioco di chiaroscuri. La soluzione del caso sarà la ricerca di un nuovo equilibrio, da raggiungere collegando pochi indizi sfuggenti.
Il romanzo affronta il tema della fede religiosa in relazione alla psicologia che è una pseudoscienza e lo stesso titolo rimanda al celebre di discorso della montagna di Gesù, nonché al significato stesso di questa parola assunta come metafora della vita. Un monte da scalare, dalla cui sommità si possono capire le cose veramente importanti facendoci apparire problemi che prima sembravano indistricabili, lontani.
Un romanzo di formazione interiore dunque che si presenta come un giallo in quanto indaga sui “delitti” che avvengono nella nostra psiche.
Sì, si disse, siamo tutti di qua dal monte, senza poter vedere di là. Ma è questo che ci avvicina.