The Haunted Ceiling (Il soffitto stregato) appare nella sua prima traduzione italiana grazie alla casa editrice Spartaco. Ritrovato da Andrew Gulli fra gli scritti di Wells conservati presso l’università dell’Illinois, il racconto è stato pubblicato nel gennaio del 2016 su “The Strand Magazine”. Non risulta che l’autore l’abbia mai dato alle stampe.
Due noti studiosi di Wells, Patrick Parrinder e Michael Sherborne, lo fanno risalire, in base a criteri che investono stile e contenuto, alla metà degli anni Novanta dell’800, il lasso di tempo in cui Wells si dedicò con particolare impegno alla forma breve. Il testo degli altri quattro racconti è ripreso da The Complete Short Stories of H. G. Wells, a cura di John Hammond, London, Phoenix Press, 2000.
Fantasmi, prodigi, apparizioni. Ma niente è come sembra. Il “soprannaturale” di Herbert George Wells è in continua lotta con il razionale. Scettici e creduloni, uomini di scienze e di lettere si fronteggiano in uno scontro dove la debolezza umana può imbattersi in quel «verde orrore» di cui già parlava Omero.
La mia candela, una minuscola lingua di fiamma in tanta vastità, non riusciva ad arrivare fino all’estremità opposta della camera e, al di là della sua isola di luce, lasciava un oceano di mistero e suggestione.
Una macchia sul soffitto che prende la forma di una donna misteriosa. Un gioco di luce che proietta la sagoma di una defunta. Un inquietante sosia che vaga molesto durante la vigilia di Natale. Un’ombra che terrorizza un giovane entrato nella casa sbagliata. Una camera infestata dalla più invincibile delle presenze, la paura.
Cinque storie, cinque affascinanti “visioni”, nell’elegante e originale traduzione di Stefano Manferlotti, che si aprono con un racconto scoperto pochi anni fa e adesso per la prima volta proposto in italiano. Tutte rivelano aspetti inediti dell’opera del grande scrittore britannico che indaga il paranormale al lume della ragione.
«I libri di Wells dovranno incorporarsi alla memoria generale della specie» Jorge Luis Borges
«L’uomo di scienza che è in Wells ha sempre l’ultima e chiarificatrice parola» Stefano Manferlotti
Stefano Manferlotti, professore emerito di letteratura inglese, ha insegnato all’Università di Napoli Federico II. Oltre a numerosi saggi in rivista e in opere collettanee, ha pubblicato volumi su Shakespeare, Orwell, Huxley, Joyce, Burgess e sulla letteratura interetnica in Gran Bretagna. Intensa anche la sua attività di traduttore. Ultima, in ordine di tempo, la traduzione e cura de La fattoria degli animali di George Orwell (Marsilio, 2021). Dirige la collana di studi inglesi e americani Il Leone e l’Unicorno edita da Liguori.