Dopo l’apertura della libreria ad azionariato popolare “Io ci sto”, un’altra interessante iniziativa letteraria è stata lanciata in Campania, e precisamente a Polla, in provincia di Salerno, per promuovere e favorire la lettura da parte dei ragazzi dai 10 ai 18 anni, “Il Libro sospeso”.
“Il Libro sospeso”, che nasce nella Libreria Ex Libris Cafè, prende spunto dall’antica pratica del “caffè sospeso napoletano” per i poveri, quando al bar si lasciava un caffè già pagato, a vantaggio di chi entrava nel bar e non poteva pagarlo, oppure quando una persona era particolarmente felice perché aveva qualcosa da festeggiare, perché aveva cominciato bene la giornata, beveva un caffè e ne pagava due, per chi sarebbe venuto dopo e non poteva pagarselo.
Un caffè offerto all’umanità insomma, un’abitudine filantropica e solidale, ormai in declino, che rende onore alla cultura partenopea. Di tanto in tanto qualcuno si affacciava alla porta e chiedeva se c’era “un caffè sospeso”, e spesso riceveva in cambio anche un semplice sorriso.
Nel 2008, lo scrittore Luciano De Crescenzo ha raccolto una serie di articoli di giornali, considerazioni e aneddoti su questa abitudine che ha avuto successo in molti Paesi del mondo, intitolandoli Il caffè sospeso. Saggezza quotidiana in piccoli sorsi. Il 10 dicembre 2011 la “Rete del Caffè Sospeso” ha istituito la “Giornata del Caffè Sospeso” con l’ausilio di diverse associazioni culturali e dal 2012 l’organizzazione onlus 1 Caffè cerca di riproporre questa tradizione a scopo benefico e su base volontaria.
L’usanza tradizionale ha dato spunto, come si è accennato all’inizio, ad iniziative simili in altri settori del consumo, primo tra tutti in quello della piccola distribuzione libraria, dove ha cominciato a prendere piede un’iniziativa che promuove un’analoga abitudine, quella del “libro sospeso” appunto, in cui il frequentatore della libreria lascia dietro di sé un libro pagato, in base a un titolo da lui scelto. E Polla ne è un esempio lampante e ci auguriamo che molte altre librerie d’Italia prendano parte alla medesima iniziativa; ecco come funziona: basta acquistare due libri, uno per te, l’altro per un ragazzo “sconosciuto” dai 10 ai 18 anni e il libro acquistato sarà preso in consegna dal libraio e consegnato a un ragazzo che si recherà in libreria nei successivi sette giorni. Per sapere a chi è andato il “libro sospeso” da te acquistato potrai chiedere in libreria oppure il nome sarà inviato alla tua casella di posta. Semplice!
In pochi giorni ci sono state diverse richieste di adesioni da parte di altre librerie in rete in diversi luoghi d’Italia, non si esagera se si afferma che questa intelligente moda letteraria stia dilagando. L’iniziativa come è evidente si rivolge soprattutto a chi è desideroso di favorire la lettura tra i ragazzi e ai ragazzi stessi al fine di invertire la tendenza dei cittadini italiani ad allontanarsi dalla lettura.
A questo gioco solidale ha aderito anche Librerie Feltrinelli, agganciandosi allo hashtag #librosospeso.
Nell’epoca del pensiero unico, e in queso periodo di crisi, che soprattutto culturale, la libera repubblica dei lettori continua a mostrarsi irriducibilmente anarchica e ancora una volta la Campania dimostra di tenere molto alla letteratura.
Se quindi avete dai 3 ai 18 anni, andate nella libreria Ex Libris Café, a Polla, fondata da Michele Gentile, che ha avuto questa geniale intuizione che è stata poi rielaborata da altre librerie, come quelle di Palermo, la Modus Vivendi, di Milano, Il mio Libro e la Kindustria di Matelica, nelle Marche, creando anche l’hashtag #librosospeso che sta sbancando su Twitter. I clienti che acquistano un libro sospeso lasciano una dedica, talvolta esprimendo anche una preferenza riguardo al destinatario. L’acquirente può anche venire a sapere in che mani è finito, appagando il desiderio che quel libro donato finisca in buone mani.
Un fenomeno fortunatamente virale.