Si è spenta ieri 19 febbraio, all’età di 89 anni, la scrittrice statunitense Harper Lee, autrice del notissimo romanzo Il buio oltre la siepe, premio Pulitzer nel 1961 nonché best seller (40 milioni di copie vendute), da cui è stato tratto l’altrettanto noto film omonimo con Gregory Peck, premiato con tre Oscar.
Nelle Harper Lee nasce in Alabama, dopo il Diploma, nel 1944, frequenta il College femminile Huntingdon di Montgomery; successivamente si trasferisce alla “University of Alabama”, dove partecipa a una associazione femminile universitaria. Qui Harper Lee contribuisce al giornale della scuola divenendo direttrice della sua rivista umoristica <<Rammer Jammer>>. Nel 1948 si reca alla Oxford University in Inghilterra. L’anno successivo riprende gli studi di Legge accantonati per un po’ a vantaggio della scrittura, ma li abbandona dopo il primo semestre e si trasferisce a New York per seguire totalmente e fino in fondo i suoi sogni di scrittrice. A New York Harper Lee si riunisce al suo vecchio amico d’infanzia Truman Capote, talento emergente della letteratura del tempo; qualche anno dopo scrive una storia ambientata in una cittadina dell’Alabama, che diventerà il suo capolavoro: To Kill a Mockingbird, Il buio oltre la siepe, pubblicato nel 1960.
Harper Lee e Truman Capote
In questo periodo la scrittrice aiuta l’amico e collega Truman Capote in un reportage commissionatogli dal <<New Yorker>>, riguardo l’impatto dell’omicidio di quattro membri della famiglia Clutter sulla piccola comunità agricola del Kansas dove abitavano. Nel ruolo di assistente di Capote, Lee collabora nelle interviste, vincendo la diffidenza di alcuni degli abitanti del luogo grazie ai suoi modi cordiali e per nulla invadenti. Durante soggiorno dei due scrittori nel Kansas, i sospetti assassini dei Clutter, vengono catturati e interrogati. Lee e Capote intervistano due accusati dell’eccidio, nel 1960; dopo un po’ di tempo tornano a New York dove iniziano a lavorare rispettivamente lei alle bozze del suo primo romanzo, lui alla stesura del romanzo-verità In Cold Blood, A sangue freddo.
Nel 2007 Harper Lee è stata premiata dal Presidente George W.Bush con la più alta onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, per Il buio oltre la siepe. Il 14 luglio 2015 è uscito, con una tiratura iniziale di 2 milioni di copie, il suo secondo romanzo Va’, metti una sentinella, sequel de Il buio oltre la siepe ambientato vent’anni dopo.
Il perché del successo de Il buio oltre la siepe
Ma perché Il buio oltre le siepe è stato un grande successo cui inevitabilmente si è legato il nome di Harper Lee? In effetti il potente romanzo è intriso di buonismo e ripetizioni che rendono la lettura spesso noiosa ma affronta con grande umanità e delicatezza un tema spinoso per l’epoca, ma sempre attuale: quello del problema razziale durante gli anni della Grande Depressione, offrendoci uno spaccato del profondo Sud degli USA degli anni ’30, descrivendone la sonnolenta provincia attraverso gli occhi di una bambina. ll titolo in lingua italiana è una metafora ripresa da uno dei passi del libro in cui si parla di Boo Radley, il vicino di casa dell’avvocato Finch, che i figli Jem e Scout non hanno mai visto e di cui hanno paura solo perché non conoscono: oltre la siepe che separa la casa dei Radley dalla strada c’è l’ignoto; Il “buio oltre la siepe” rappresenta l’ignoto e la paura che dà vita al pregiudizio.