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Giochi olimpici 2016

Giochi Olimpici 2016: medaglie, encomi e delusioni

Giochi Olimpici di Rio 2016: è calato il sipario. Goethe alla domanda: “Come raggiungere un traguardo?” Replicava “Senza fretta e senza sosta”. Parimenti Rio de Janeiro, a piccoli passi, ha concluso, la sua “corsa”più importante, le Olimpiadi 2016. Il Maracanà ha ospitato la kermesse finale dei Giochi Olimpici ed è “riapparso” anche Alberto Santos Dumos. Sotto i suoi piedi, un enorme orologio ha cominciato a muovere le sue lancette per il conto alla rovescia.

Ha inizio il megashow di musica, colori e balli per salutare all’insegna della magnifica saudade questa 31ma Olimpiade, firmato nuovamente dal nostro connazionale Balich. Ed è subito carnevale carioca, grazie alla regia di Rosa Magalhães. Sotto una pioggia a catinelle, ha iniziato a prendere forma un meraviglioso “arcobaleno umano”. Le nazioni partecipanti hanno fatto il loro ingresso come un unico grande popolo, per celebrare la comunione e la pace. Gli atleti accompagnati da un’esultante torcida hanno sfilato insieme sorridenti e rilassati, improvvisando danze, scattando selfie per immortalare il momento.

In un tripudio di colori e musica si è giunti al momento clou della cerimonia: da un cilindrone verde è apparso Super Mario, il Premier giapponese Abe, celebrando la staffetta da Rio a Tokyo, che nel 2020 ospiterà i Giochi Olimpici. Una scritta “See you in Tokyo” è apparsa sul campo confermando il passaggio di testimone. Rio de Janeiro ha calato il sipario sulle Olimpiadi, con la mise en place dello show.                  Rio ha fatto scorrere i titoli di coda di questo meraviglioso sceneggiato, spazzando via le diffidenze iniziali.

Ed ora, che è stata scritta la parola “The end”, si comincia a guardare i numeri e fare bilanci. Questa è stata in maniera indiscussa, un’Olimpiade a “trazione stelle e strisce”, infatti gli Usa, con 121 medaglie toccano il cielo dal punto più alto dell’Olimpo. A seguirli con molto distacco, la Gran Bretagna che dopo Londra 2012 ha investito molto nello sport, e la Cina, rispettivamente con 67 e 70. Poco più dietro la Russia e la Germania, con 56 e 42. Nono posto per l’Italia, con 28 titoli olimpici. Chiude la top ten l’Australia con 29 medaglie.

Giochi Olimpici di Rio 2016: Italia nella top ten del medagliere

Protagonisti assoluti sono stati i fuoriclasse Michael Phelps e Usain Bolt. Il primo che, va in “pensione” dopo aver conquistato cinque ori e un argento, per un totale di 23 ori in tutta la sua carriera. Il secondo l’uomo più veloce del mondo, che con tre medaglie d’oro raggiunge quota nove e conclude la sua ultima olimpiade, eguagliando le leggende Lewis e Nurmi. Anche l’Italia ha il suo re, Niccolò Campriani che porta a casa due luccicanti ori in due competizioni della carabina. Flop per Djokovic e Tom Baley che scivolano vorticosamente dall’Olimpo.                                                                                          Diversi i successi da parte degli atleti delle 207 nazioni. Per l’Italia la “Festa dello sport” è stato, un evento che è andato al di là delle più rosee aspettative. I nostri campioni non si sono voluti accontentare di 25 medaglie, prefissate Hanno trionfato, equiparando i risultati dei Giochi Olimpici di Londra 2012.

E’ stato un vero successo già nel primo giorno delle gare, grazie all’argento di Rossella Fiamingo, nella spada femminile. A seguire un bronzo per Gabriele Detti nei 400 stile libero. La seconda giornata si è tinta d’argento, con  Borghini, nel ciclismo, Cagnotto-Dallapé nei tuffi e  Giuffrida nel judo.               Applausi scroscianti per Fabio Basile che ha indossato al collo una preziosa medaglia d’oro. Grande emozione per Daniele Garozzo che, in una gara all’ultima stoccata ha ottenuto l’oro.

Un plauso anche per Giovanni Pellielo e per Marco Innocenti che hanno portano a casa due medaglie d’argento. Prezioso argento anche per Elisa di Francisca. Bronzo per il canottaggio2senza con Abbagnale-diCostanzo e per il canottaggio4senza con gli azzurri Castaldo, Lodo, Montrone e Vicino.

Gioia smisurata quando, nel cielo di Rio hanno sventolato contemporaneamente due bandiere che annunciavano il trionfo di Diana Bacosi e del suo oro e di Chiara Cainero con l’argento. Il tiro al volo si è vestito d’oro con Gabriele Rossetti. Ancora, una volta doppia festa per l’Italia con l’oro di Paltrinieri e il bronzo di Detti nei 1500 stile libero. Bronzo anche per Tania Cagnotto. I festeggiamenti, sono proseguiti in casa Garozzo, Enrico, fratello del medagliato d’oro ha vinto l’argento con Fichera, Pizzo e Santarelli nella spada a squadre. Rachele Bruni ha conquistato un argento in acque libere ed Elia Viviani un oro nel ciclismo su pista.

Un’altra medaglia durante questi Giochi Olimpici è arrivata dalla spiaggia di Copacabana, dove Lupo-Nicolai hanno vinto l’argento contro i padroni di casa, fregiandosi di condurre la bandiera italiana durante la cerimonia di chiusura. Ancora un sogno in piscina, il Setterosa ha combattuto con determinazione, ma alla fine ha dovuto accontentarsi dell’argento contro gli Usa. Anche il Settebello ha fatto la sua parte, portando a casa un bronzo contro il Montenegro.                                                                                                                                    

Rammarico per Chamizo e l’Italvolley

Ultime, ma non meno importanti le medaglie, di bronzo di Frank Chamizo (derubato da parte della giuria della finale) nella lotta libera, e l’argento, con un po’ di rammarico, nel volley. L’Italvolley, dopo aver sconfitto gli USA dopo 5 spettacolari set, ad un passo dall’oro, si è dovuta arrendere ai padroni di casa del Brasile (già battuti peraltro nel girone) dopo tre set dopo aver lottato senza quell’aggressività e pizzico di follia che li aveva contraddistinti nei matches precedenti, con un mezzo sorriso, ma ugualmente a testa alta ha conquistato la medaglia d’argento.

Ben dieci sono le medaglie di legno che L’Italia non è riuscita ad impreziosire, l’ultima è stata quella delle Farfalle della ginnastica ritmica che, si sono viste strappare il bronzo dalla Bulgaria per due decimi. Accanto alle prestazioni di livello, come in ogni competizione è inevitabile che ci sia stata qualche delusione e rammarico: alcuni sono ritornati a casa con un po’ di amaro in bocca, come Federica Pellegrini, la Errigo e Nibali, vittima di una caduta. La Dea bendata questa volta non li ha baciati, ma ugualmente onore a loro che, si sono dimostrati grandi sportivi. I vincitori, infatti non sono soltanto quelli che al collo indossano la medaglia ma quelli che nonostante la sconfitta, continuano a sorridere, ad impegnarsi in attesa di una prossima occasione. Se questa non dovesse sopraggiungere, nessuno li rimprovererà, perché comunque ci hanno regalato momenti di pura emozione, rappresentandoci nel migliore dei modi.

I Giochi Olimpici 2016 hanno avuto un ottimo riscontro di spettatori, visti le oltre oltre 490.000 persone che ogni giorno hanno incitato i propri atleti durante 17 giorni di gara.                                                                Eugenio Montale scriveva: “Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta”. Noi siamo parte di quel sogno, abbiamo condiviso con i nostri atleti, non solo la corsa verso il podio, ma anche le loro gioia, quando siamo stati spettatori di curiosi fuori programma come la, proposta di matrimonio da parte del fidanzato della tuffatrice cinese medaglia d’argento He Zi e quella tra una giocatrice di rugby e la sua compagna.

Per finire è giusto encomiare il grande gesto di fair play tra le due atlete dei 5000 metri femminili: la neozelandese è caduta trascinando con sé l’atleta americana, entrambe infortunate, sorreggendosi a vicenda hanno tagliato il traguardo, hanno perso la gara ma hanno vinto in solidarietà. 

Questa è stata la grande eredità che, le Olimpiadi di Rio hanno lasciato alle generazioni future. Adesso non resta che sperare, che quest’onda olimpica non si disperda come spesso accade, nel giro di pochi giorni, in attesa di Tokyo 2020.

About Melania Menditto

Mi chiamo Melania Menditto. Sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei giornalisti della Campania. Amo la Letteratura, il Teatro, la Poesia, la Scienza forense, la Musica. Da sempre ammaliata dal Mondo di carta, sogno di farlo esplorare ai tanti, grandi o piccoli che siano.

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