Ieri 18 settembre, all’ 1:00 ora locale sono stati celebrati gli ultimi istanti di questa edizione dei Giochi Paralimpici. Per l’ultima volta il Maracanà ha avuto l’occasione di farci immergere nel colorato e armonioso mondo carioca. Sono stati undici, i meravigliosi giorni, in cui abbiamo avuto la fortuna di ammirare un fantasmagorico spettacolo. Gli atleti con sudore, energia e una strepitosa forza d’animo si sono sfidati per vedere garrire il proprio vessillo sul podio.
Il paese che ha visto più volte issare la propria bandiera, è stata la Cina, che ha portato a casa 239 medaglie, posizionandosi prima nel medagliere. Dietro di lei la Gran Bretagna, L’Ucraina, gli USA, l’Austria, la Germania, i Paesi Bassi, il Brasile e l’Italia, che dopo 40 anni entra a far parte di nuovo delle migliori dieci posizionandosi al nono posto. A seguirla, la Polonia.
Giochi Paralimpici 2016: l’Italia fa il pieno di medaglie
Dopo un tiepido esordio è arrivato il trionfo dalla delegazione azzurra, che ha conquistato 39 encomi, mantenendo così la promessa di migliorare i risultati dei Giochi Paralimpici londinesi.
Il primo a dare inizio alle danze è stato Francesco Bettella che, insieme al compagno Federico Morlacchi, hanno decorato il medagliere. Successivamente Giovanni Achenza e Michele Ferrarin fregiato il medagliere di un bronzo e di un argento, nel triathlon. La medaglia numero 4 è arrivata dalla nostra portabandiera, Martina Caironi, nel salto in lungo, che sale sul secondo gradino del podio, dopo aver eguagliato e superato il suo record personale. Un altro argento e due bronzi vengono raccolti nel nuoto, rispettivamente con Cecilia Camellini, Giulia Ghiretti e Vincenzo Boni. Federico Morlacchi ha ulteriormente impreziosito il medagliere, vincendo il primo Oro della sua Carriera, nei 200m misti. Giulia Ghiretti invece ha collezionato il suo secondo bronzo. Altri encomi sono arrivati nel nuoto, con l’ argento di Bettella e di Ajola Trimi, il bronzo di Ferem Morelli, l’oro di Francesco Bocciardo e del consacrato campione Morlacchi.
Trionfo nel ciclismo e medagliere sempre più ricco
L’altro sport che ha regalo più medaglie all’Italia è stato il ciclismo, capitanato dall’instancabile Alex Zanardi, che ha guadagnato un oro nel crono, un argento nella prova in linea della Handbike e un oro nella staffetta con Podestà-Mazzone. 3 medaglie d’oro sono arrivate da Vincenzo Podestà, Luca Mazzone e Paolo Cecchetto, 2 argenti da Mazzone, 2 bronzi da Francesca Porcellato e uno da Giancarlo Masini, Fabio Anobile e Andrea Tarlao.
Il medagliere azzurro si è arricchito ulteriormente con l’Oro della giovane promessa della scherma Bebe Vio, e con il bronzo del fioretto femminile a squadre. Disco d’argento per Tapaia. Anche il tiro con l’arco ha centrato due medaglie, con Simonelli e la squadra Mijno-Airoldi. Oro anche per Assunta Legnante nel lancio del peso. Ancora due bronzi nel tennistavolo: uno vinto da Kalem singolarmente e l’altro conquistato in squadra con Rossi.
La raccolta di encomi ha continuato ad impreziosirsi grazie all’atletica, con un bronzo di Alvise de Vidi, un oro di Caironi e un argento di Contraffatto, che hanno chiuso il medagliere paralimpico. Un’altra pagina dello sport è stata scritta: questo evento sportivo si è trasformato in un grande investimento per il futuro, all’insegna dello slogan “YES I CAN”, rendendo l’impossibile, possibile.
I Giochi Paralimpici finiscono per rimanere: ci auguriamo infatti che l’imponente energia che si è sprigionata, possa trasmettersi a tutti e perdurare nel tempo senza dispersi mai, in attesa di potenziarsi a Tokyo 2020.