I Medici è una serie tv anglo-italiana andata in onda su Rai 1 tra Ottobre e Novembre 2016, la prima serie della televisione italiana trasmessa anche in Ultra HD. È composta da otto episodi di 55 minuti, una produzione internazionale creata da Frank Spotnitz e Nicholas Meyer e diretta da Sergio Mimica-Gezzan. I Medici ripercorre la storia della famosa dinastia fiorentina dal passaggio di testimone a capo della banca e della famiglia da Giovanni (interpretato da Dustin Hoffman), morto avvelenato in circostanze misteriose, a Cosimo de Medici (Richard Madden). Le otto puntate della prima serie, alla quale farà seguito una seconda con al centro le vicende di Lorenzo il Magnifico, sono incentrate sui tentativi di spodestamento dal posto di comando che i Medici hanno nella signoria fiorentina da parte di Rinaldo degli Albizi, e dalle indagini di Cosimo circa la morte del padre. Gli altri attori facenti parte di questo cast stellare sono: Guido Caprino, Alessandro Sperduti, Annabel Scholey, Lex Shrapnel, Frances Barber, Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum e Brian Cox.
I Medici: analisi della trama e del contesto storico
I Medici risulta una serie tv che, nonostante l’impronta della Rai, guarda al panorama internazionale senza sfigurare. Oltre al cast d’eccezione, troviamo un’ambientazione storica ricca di dettagli, nonostante le inesattezze e gli anacronismi (voluti e non voluti) che servono a ‘romanzare’ la trama. Tra le differenze con la Storia troviamo la morte di Giovanni de Medici, di Rinaldo degli Albizi e di Lorenzo, nella serie tv uccisi ma in realtà morti di morte naturale. Tra gli anacronismi alcune vedute dall’alto della città di Firenze, che presenta opere artistiche che nel 1400 ancora non erano state realizzate. La storia de I Medici presenta un andamento alquanto discontinuo: l’inizio è accelerato, lo spettatore segue due archi temporali distanti vent’ anni, scoprendo sia la giovinezza che la maturità di Cosimo, dualismo temporale che sembra atto a svelare dei misteri del passato della famiglia fiorentina ma che in realtà viene abbandonato dopo un paio di puntate senza apparente motivo; da metà serie l’andamento risulta più lento, focalizzato sulla maturità di Cosimo e sulle vicende legate a Rinaldo degli Albizzi, mostrandosi a tratti un po’ noioso e ripetitivo. Il protagonista, ovvero Cosimo, non riesce a entrare in empatia col pubblico, diventandone il beniamino, ruolo che cede chiaramente alla moglie Contessina de Bardi, una donna forte che tiene le redini della famiglia pur vivendo nell’ombra del marito. Un personaggio anacronistico per certi versi, soprattutto nella scena in cui consola la nuora Lucrezia Tornabuoni che ha appena perso un figlio, dicendole: “Una donna ha molti modi di rendersi indispensabile, non solo avendo figli”.
I Medici risulta quindi un prodotto discreto, che si lascia seguire, nonostante le inesattezze, i troppi flashback, la scarsa tensione emotiva, la recitazione da soap opera e poco realistica, e le lacune nella trama, incorniciato da una sigla d’apertura che ‘stona’ con l’ambientazione storica ma che non guasta, dando alla serie un’impronta più innovativa: ‘Renaissance’ cantata da Skin. Siamo comunque lontani dal valore didattico e culturale che dovrebbe avere un’opera simile, oltre che più avvincente, come lo è stato ad esempio il capolavoro del 1973 di Roberto Rossellini, L’età di Cosimo de Medici, pellicola che riesce ad erudire senza annoiare, riflettendo anche sul ruolo dell’artista e dell’intellettuale.