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Annalina Grasso

Giornalista, social media manager e blogger campana. Laureata in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con L'Identità, exlibris e Sharing TV

Il maestro Lorenzo Chinnici espone al Grand Hotel Timeo di Taormina dal 19 settembre

Lorenzo Chinnici

Il tempo sospeso, si intitola così la mostra personale del maestro siciliano Lorenzo Chinnici il cui opening avrà luogo il prossimo 19 settembre e che terminerà il 24 settembre, presso il Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina. La mostra rappresenta l’occasione per immergersi non solo nell’arte ma anche nella maestosità di una delle terrazze sul mare più belle e suggestive del mondo, in un abbraccio fra il Teatro Greco, il monumento più celebrato della Sicilia antica e il panorama mozzafiato della costa orientale siciliana, fra i riflessi del Mar Ionio e i massicci dormienti dell’Etna

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Sei battute di “Amici Miei”, capolavoro della commedia italiana, per ricordare l’attore Gastone Moschin

gastone moschin

Firenze, 4 settembre 2017 - "Amici miei" è un film cult entrato nella storia del cinema italiano, amatissimo ancora oggi, a tanti anni di distanza. Gastone Moschin, scomparso lo scorso 4 settembre in Umbria, dove viveva da diversi anni,  fu presente in tutti e tre i capitoli, nel ruolo dell'architetto, dalla contagiosa risatina Rambaldo Melandri. Per quanto tutte le battute del film siano da antologia (e vale la pena di ricordare che fra gli sceneggiatori c'erano  Leo Benvenuti e Piero De Bernardi), alcune di quelle fatte pronunciare al Melandri sono davvero rimaste nella memoria e nel parlato comune, basti pensare ad espressioni non-sense come Antani, Supercazzola, Supercazzola con scappellamento, Confaldina...

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‘Oggetti solidi’, i racconti di Virginia Woolf proposti da Racconti Edizioni

virginia woolf

"Oggetti solidi" comprende tutti i racconti e le prose brevi di Virginia Woolf, molti di cui da tempo inediti in Italia. Storie che hanno al centro il ruolo della donna, l’incomunicabilità, la fugacità delle emozioni, l’amore per la vita e per l’indicibile. Adeline Virginia Woolf, questo il nome completo, è stata una delle più importanti autrici e saggiste inglesi della prima metà del Novecento. Fu una scrittrice di grande valore letterario, che sperimentò sempre nuove tecniche di scrittura, ma fu anche un’appassionata sostenitrice delle lotte per i diritti delle donne e la parità tra i sessi.

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Orwell e Huxley, distopie per un futuro dispotico

distopie

Si deve a Thomas More il termine “Utopia”, dal nome dell’opera in cui tratteggia una società ideale in un non-luogo o luogo felice (a seconda di quale etimologia si preferisca). Nel corso del ‘900 è stato codificato un genere chiamato, invece “distopia”, dove vengono rappresentati in modo grottesco i tratti più disumani e crudeli di una società immaginaria. Le distopie mostrano un mondo assolutamente antiutopico con intento polemico, per mettere in guardia i lettori contro i pericoli futuri. Le due più famose, probabilmente, sono “1984” di George Orwell e “Il Mondo Nuovo” di Aldous Huxley. Ciò che accomuna tutte queste opere, in ogni caso, è il movente delle loro rappresentazioni: la paura. Le distopie mostrano le paure dell’autore, che si fa portavoce di un sentire più grande, circa il futuro della società.

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Boris Vian, tra musica e letteratura, sperimentatore ineffabile

boris vian

Le evoluzioni di Boris Vian in campo musicale sono da ascrivere al clima di generale rinnovamento artistico in cui il Jazz la fa da padrone, configurandosi come nuova tradizione, destinata a porsi come erede del Charleston degli Anni ‘20. Se la felice temperie culturale parigina ha contribuito ad attirare in Francia musicisti come Duke Ellington, ben presto si assiste al fiorire di nuovi gruppi Jazz quali il Quartet du Hot Club de France, oltre alle riviste settoriali nelle quali lo stesso Vian scrive numerosi articoli di critica e ritratti di artisti dell’epoca. Quando il jazz prende piede, a dispetto delle critiche antimoderniste ed antiamericaniste che rifiutavano il cosiddetto bepop, Boris Vian si colloca nei club del quartiere parigino di Saint-Germain, pian piano sostituitosi nella sua funzione a Montmartre. Cafè de Flore, Tabou, Saint-German (di proprietà dello stesso Vian) sono i club che si configurano come incubatori di una tradizione, punto di ritrovo non solo per musicisti ma anche per intellettuali (Quenau, Merleau-Ponty, Lemarchand, Camus, Sartre).

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Nikola Tesla, storia di un genio truffato e dimenticato che rifiutò il Nobel

nikola tesla

Uno schiocco di dita e lo spettacolo inizia: è una sera del 1891 e sul palco c’è Nikola Tesla, scienziato serbo-croato emigrato negli Usa. Per un istante una rossa palla di fuoco avvampa nella sua mano. Con cautela l’uomo, altissimo, lascia scivolare le fiamme sul suo frac bianco, poi sui capelli neri. Infine il mago, che con stupore del pubblico è del tutto illeso, ripone il misterioso fuoco in una scatola di legno.

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In morte di Jerry Lewis, pontiere tra screwball e slapstick comedy

Jerry Lewis

Nel momento più intenso della guerra fredda tra cinema italiano e cinema americano, inasprito dall’egemonia della critica post-neorealistica, il nome e i film di Jerry Lewis rappresentavano uno dei punti di massima polemica. Infatti al grande successo e alla straripante popolarità di The ID (come lo chiamavano i fan abbreviando l’affettuoso nomignolo “The Idiot” ) in patria, corrispondeva da noi la diffusa idea di un comico banale, insulso, esponente perfetto della tipica demenzialità americana. Solo alcuni cinèfili coraggiosi, precedendo di poco la clamorosa rivalutazione critica operata alla fine degli anni Sessanta dai ‘giovani turchi’ parigini futuri autori della Nouvelle Vague, osavano celebrare la genialità assoluta ed eversiva dell’attore scomparso o scorso 20 agosto a novantuno anni. Quell’adulto perennemente infantile, dai movimenti simili a quelli di uno snodatissimo pagliaccio e dalla risata e la smorfia sguaiate, detto anche The Ugly -il bruttissimo- signore e padrone delle esilaranti (dis)avventure di titoli destinati a diventare di culto come “Mezzogiorno di fifa” o “Il nipote picchiatello” (doppiati come meglio non si potrebbe dal mitico Carletto Romano) era anche, sorprendentemente, un idolo della Hollywood glamour, sposato ma seduttore, nevrotico ma in grado di fare impazzire le pupe non solo nella finzione dei set, partner indispensabile di Dean Martin nei trionfi di una delle coppie comiche più irresistibili della storia del cabaret, del cinema e della tv.

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Quante poetesse dimenticate nella storia della letteratura: da Chiara Matraini a Clotilde Marghieri

Clotilde Marghieri-poetesse dimenticate

Nella storia della letteratura sono tante le poetesse dimenticate, a partire da Chiara Matraini, che ci fa tornare al Rinascimento italiano. O ancora, Paolina Secco Suardo Grismondi e Clotilde Marghieri... - L'approfondimento ci è stato dato in occasione dell'uscita di "Per seguire la mia stella" di Laura Bosio e Bruno Nacci, un libro che riporta in vita passioni e intrighi del Rinascimento italiano e una straordinaria figura femminile a lungo dimenticata, quella appunto di Chiara Matraini.

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