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Annalina Grasso

Giornalista, social media manager e blogger campana. Laureata in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con L'Identità, exlibris e Sharing TV

‘Anime perdute’, i demoni di Isaac Singer

anime perdute

Anime perdute è un romanzo apparso postumo nel 1994, magicamente in bilico tra farsa e dramma e intriso di pessimismo e vitalità che si allinea a pieno diritto ai migliori romanzi "newyorkesi" di Singer, maestro come pochi nell'evocare con pochi tratti pezzetti di un mondo in in cui noi finiamo inevitabilmente di riconoscerci.

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Alberto Mondadori, l’editore-scrittore post-ermetico

Alberto Mondadori

Figlio di Arnoldo Mondadori, fondatore dell'omonima casa editrice, e fratello maggiore di Giorgio, Alberto entrato in azienda da ragazzo, nel 1927 oltre ad essere un importante editore, è stato anche giornalista e scrittore. Le sue poesie, pubblicate con il titolo Quasi una vicenda sono precedute da un'introduzione di Giacomo Debenedetti, introduzione che serve ad orientare il lettore sulla situazione e sull'andamento della poesia italiana, arrivata su un punto dove si congiungono due poetiche, quella dell'ermetismo e quella di questo periodo che ancora non ha raggiunto una chiara definizione, ma che tende a reintegrare i valori umani dello spirito poetico, la presenza di nuovi contenuti cercando di conferire ad essi validità espressiva.

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Madrid 1937, la guerra vista da Pablo Neruda

La poesia Madrid 1937 del cileno Pablo Neruda, fa parte del poema La Spagna nel cuore (1937), dove Neruda esalta l'eroismo del popolo spagnolo durante la guerra civile, quando tentò per alcuni anni di resistere alla pressione dei franchisti, alleatisi con Hitler e Mussolini per rovesciare il legittimo governo repubblicano.

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Giovanni Artieri, ritrattista di Napoli, una Napoli ‘nobilissima’

Giovanni Artieri

Come ha giustamente evidenziato il critico Giovanni Titta Rosa, Napoli è la città italiana che può vantare più di ogni altra cronisti e storici del costume, rievocatori del suo passato glorioso e osservatori del suo presente. Il cronista napoletano, in genere, ha un amore elegiaco nei confronti della sua città, venato di un'affettuosa arguzia. Ne sono stati esempi lampanti Croce, Di Giacomo, Niccolini (storico di Vico e biografo dello stesso Croce), ma tra tanto amore per Napoli vi è indubbiamente lo scrittore e giornalista (ha collaborato con Il Mattino, La Stampa ed è stato vicedirettore de Il Tempo), Giovanni Artieri che, con Napoli nobilissima, titolo mutuato da Croce, proseguita con Funiculì funiculà, e con Penultima Napoli, ci ha offerto un ritratto della città e di alcuni personaggi della cultura e del costume napoletani.

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Laudomia Bonanni, tra politica sociale e filosofia

Laudomia Bonanni

Dal racconto Il fosso al romanzo L'impuntata, il percorso letterario della scrittrice e maestra elementare abruzzese Laudomia Bonanni è stato deciso e probo, non incline alle sollecitazioni esterne che hanno caratterizzato la narrativa novecentesca. Ai più il nome di Laudomia Bonanni può non dire nulla, ma la scrittrice abruzzese ha offerto un importante spaccato della realtà contemporanea abbracciando sia la tematica politico-sociale che quella filosofico esistenziale, costruite su uno stile inconfondibile.

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Addio a Francesco Rosi, regista di denuncia sociale

Francesco Rosi

Si è spento ieri a Roma, all'età di 92 anni Francesco Rosi, tra i più grandi autori cinematografici che l'Italia ha avuto l'onore di avere. Ha raccontato il malaffare e il potere italiano. Napoletano di nascita, Rosi era vedovo di Giancarla Mandelli, sorella della stilista Krizia; lascia una figlia, l'attrice Carolina Rosi. Memorabili i film Le mani sulla città, Le quattro giornate di Napoli, Il caso Mattei e Cristo si è fermato a Eboli.

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“Iride”, la tragedia di uno scherzo

Riccardo Bacchelli

Riccardo Bacchelli, reso famoso soprattutto per l'omonima legge, promulgata nel 1985 che prevede un fondo a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità e per la vasta trilogia romanzesca del Mulino del Po (I, Dio ti salvi, Milano 1938; II, La miseria viene in barca, 1939;. III, Mondo vecchio, sempre nuovo, 1940), che abbraccia un secolo di storia italiana, dal declino napoleonico sino alla battaglia di Vittorio Veneto, è stato senza dubbio uno dei più talentuosi scrittori del panorama letterario novecentesco. Il suo ultimo romanzo, Iride, del 1937 rappresenta l'ulteriore conferma delle qualità di scrittore di Bacchelli, oltre che dei suoi limiti.

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