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Annalina Grasso

Giornalista, social media manager e blogger campana. Laureata in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con L'Identità, exlibris e Sharing TV

‘Ananke’ di Angela Greco: quando la poesia codifica il mondo tra libertà e necessità

Poesia di Angela Greco

Di sicuro, oggi come oggi, nella poesia contemporanea italiana "le mappe non sono più possibili", come ha scritto Giulio Ferroni. Inoltre forse oggi è improbabile il rapporto tra impegno e poesia, tra religione e poesia. Tuttavia si può affermare che è saldo il legame tra filosofia e poesia. Sanguineti sosteneva comunque che la poesia fosse uno sguardo vergine sul mondo. Quindi sarebbe l'animo umano a fare poetico il mondo. Potremmo però anche pensare che la poesia si trovi sia nella mente che nella realtà, oppure che nasca da una interazione tra le due. Se consideriamo la poesia come mimesi allora il poetico sta nel mondo. Se consideriamo la poesia come rivelazione allora il merito sta tutto nell'artista o in Dio. Se consideriamo la poesia come trasfigurazione o come insieme di "corrispondenze" (come le intendeva Baudelaire, che creavano perciò "una foresta di simboli) allora il poetico sta sia nel mondo che nell'io. 

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Quando Bukowski in una sua poesia diceva: ‘l’uomo di oggi è merce deperibile’

Charles Bukowski

Bukowski dissacra il sogno americano. La sua è una critica feroce all’America benestante, puritana, conservatrice; una presa di posizione destabilizzante nei confronti dell’America del consumismo e del conformismo. Ce lo dice senza giri di parole in una sua poesia: l’uomo di oggi è merce deperibile. Lo scrittore americano è un ribelle solitario, che svela il grottesco della società a stelle e strisce; è per questa ragione che in America è rimasto sempre underground ed invece in Francia ed in Germania ha avuto grande successo. Bukowski svela gli scheletri dell’armadio della rispettabilità borghese. I personaggi dei suoi libri sono assurdi e la loro grama esistenza può apparire talvolta al lettore insensata e vuota.

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La WoM Edizioni parte con la pubblicazione dell’ultimo romanzo di Twain, introvabile in Italia

WoM

La neonata casa editrice WoM Edizioni parte con il botto pubblicando l'ultimo romanzo di Mark Twain (introvabile in italiano) e che si intitola "3000 anni tra i microbi". Si tratta di un romanzo pseudo-fantascientifico che narra l'avvincente storia di uno scienziato che, per uno sfortunato esperimento mal riuscito, viene trasformato in un microbo del colera e catapultato all'interno del corpo di un barbone, Blitzy. Qui farà amicizia con gli altri suoi simili e con loro inizierà un viaggio alla volta dell'analisi della società umana regalandone ai posteri una satira perspicace!

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Tondelli, il rifiuto di ogni ideologia

Tondelli

Pier Vittorio Tondelli muore di aids nel 1991 a soli 36 anni ed è stato scrittore prolifico e famoso, viaggiatore instancabile ed acuto osservatore delle mode e dei costumi degli anni ottanta. E’ ancora difficile fare un bilancio obiettivo sulla sua opera. Tondelli esordisce nel 1980 con “Altri libertini”, sequestrato per oscenità e poi assolto con formula ampia.

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L’artista Nicola Samorì, tra Bernanos e Dostoevskij

arte sacra Samori'

L’artista ravennate Nicola Samorì teme la morte e il disfacimento dei visi e dei corpi e ce lo dice senza troppi misteri, pur cercando di sondare l’inconoscibile, soprattutto in relazione al sacro. D’altronde se non fosse oscuro non sarebbe nemmeno né sacro, né divino. Samorì propone ai visitatori un monolite nero che costituisce la sua produzione artistica, fatta di concetti e simboli provenienti dall’arte barocca e realista, soprattutto spagnola e olandese, che si tramutano in figure iperrealistiche che fungono da nuovi modelli, perché la malattia, il decadimento, la deformazione sono uno strumento di conoscenza, una pratica mistica, una vanità, cui nessuno sfugge.

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‘Il signore delle mosche’ il capolavoro realista-modernista di Golding

Golding

Il signore delle mosche è un capolavoro della letteratura inglese di Golding, pubblicato nel 1954, grazie all’interessamento di T. S. Eliot. Il successo editoriale fu gigantesco: 14 milioni di copie vendute in Inghilterra. Quest’opera ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche. Il primo film sul “Signore delle mosche” è del 1963 ad opera del regista Peter Brook.

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‘Aspetta primavera Bandini’, il primo romanzo di John Fante sull’immigrazione negli States

Fante romanzo

John Fante è uno scrittore originale e di talento. Ciò nonostante per molto tempo è stato un autore di nicchia. Essendo italoamericano è stato considerato marginale sia dai critici letterari americani che da quelli italiani: troppo italiano per gli americani, troppo americano per gli italiani. Fu Vittorini che lo fece conoscere agli italiani negli anni’40, mentre in America solo negli anni’80 ci fu la sua riscoperta grazie a Bukowski, che lo considerò suo maestro per aver saputo conciliare nella sua prosa ironia e dolore. In Francia recentemente è divenuto un caso letterario.

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Matteo Delbò, documentarista e film-maker, tra principio di realtà e verità

Matteo Delbò film-maker

Luoghi, visi, persone, strumenti tecnologici che fanno da tramite tra una realtà e il proprio sguardo, le proprie idee, i propri pensieri. In questo microcosmo si muove il fotografo e film-maker milanese Matteo Delbò che ha girato per il mondo munito di mezzi tecnologici e di onestà intellettuale. Il principio di realtà è alla base del suo lavoro che consiste nel fotografare e nel riprendere situazioni particolari

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