Mentre la Società Autostrade pensa ai suoi azionisti, senza nemmeno degnarsi di non far pagare il pedaggio alle autoambulanze e mentre parte della politica nostrana parla come al solito di sciacallaggio da parte di forse politiche avverse, sarebbe opportuno oltre a rivolgere un pensiero, una preghiera alle vittime, ai loro familiari, ai dispersi, ai sopravvissuti e a tutti i cittadini di Genova, di questa tragedia che certamente non è stata una fatalità, a chiederci perché il ponte Morandi era in mano ai Benetton.
Read More »‘Franco Dellerba. Percorsi’ in mostra a Bari fino al 30 settembre
Inaugurata il 19 maggio scorso, presso la Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” di Bari, la mostra Franco Dellerba. Percorsi offre un illuminante spaccato dell’opera di Franco Dellerba, uno dei più significativi artisti contemporanei pugliesi, la cui notorietà, grazie al vasto apprezzamento conquistato attraverso numerose esposizioni collettive e monografiche, ha valicato ampiamente i confini italiani ed europei. L’originalità dell’esposizione consiste nel confronto diretto tra una selezione delle opere di Dellerba, legate da tematiche o percorsi artistici comuni, e le collezioni medievali e rinascimentali della Pinacoteca barese: una formula che il museo ha sperimentato con grande successo negli ultimi anni, accogliendo mostre site specific dedicate a Mimmo Paladino, Carlo Guarienti, Sandro Chia, ma che si rinnova nel caso di Franco Dellerba assumendo un significato particolare e arricchendosi del forte legame antropologico che lega l’artista alla sua terra d’origine.
Read More »Attila József: quell’anelito disperato verso la felicità
Attila József nasce l’11 aprile del 1905 nella borgata operaia di Ferencváros a Budapest. Il padre, operaio in un saponificio, abbandona la famiglia quando Attila ha 3 anni: i familiari credono si sia allontanato per cercare fortuna in America, pur essendo probabilmente ritornato in Transilvania. La madre, che si guadagna da vivere facendo pulizie e lavando panni, è costretta a mantenere i tre figli in condizioni di estrema indigenza. Attila e la sorella minore, Etelka, vengono affidati a due genitori adottivi, contadini nel villaggio di Öcsöd
Read More »‘L’Europa semilibera’ di Piovène: un continente ambiguo
Può essere interessante rileggere un saggio di taglio giornalistico tutto focalizzato su un’Europa che non c’è più ma che riserva ancora aspetti conoscitivi tali da essere sviluppati in testi apparentemente lontani. L’Europa semilibera di Guido Piovene proponeva nel 1973 una carrellata rapida ma incisiva sopra nazioni che già allora emanavano problemi istituzionali non secondari. Oggi tutto sembra essere mutato ma il dilemma di fondo era già nelle pagine francesi d’apertura: l'unificazione europea. Quale ragione ha di farsi – si chiedeva Piovene – sottolineando quel problema d’identità che affiancava un’unità tutta ancora da inventarsi a oggi secondo criteri non economicistici. Un’unità omogenea veniva rilevata per certi versi nell’area scandinava ma nel contempo trovava campo la consapevolezza di un’Europa disposta a considerare anche l’altro da sé: cercare di capire chi è diverso; pensiero che può tornare utile in una temperie di trapasso come la nostra dove assistiamo ad una fase di forte compressione dell’informazione verso forme liquidatorie di problemi complessi, sotto l’accelerazione di un sapere così frantumato da apparire irriconoscibile.
Read More »‘Unsane’, il nuovo film di Soderbergh girato con un IPhone 7
Nell’aridità delle sale cinematografiche, vuote e abbandonate come solo sanno esserlo durante i mesi estivi, c’è un titolo ad essere sulla bocca di tutti: Unsane, girato da Steven Soderbergh interamente con un iPhone 7, la cui camera integrata è stata potenziata da una app in grado di gestire fuoco, esposizione e temperatura. Il mezzo espressivo è unico, ma il risultato è elettrizzante, diramandone le potenzialità e gli esiti ovunque.
Read More »Tematiche e linguaggio nel romanzo che ha stregato un’intera generazione ‘Il giovane Holden’ di Salinger
Non ebbi, forse, una volta una giovinezza amabile, eroica, favolosa, da scrivere su foglie d'oro?" si domandava Arthur Rimbaud, il poeta veggente. E passata la fase dell'adolescenza e della "post-adolescenza", forse siamo in molti a domandarselo e a contemplare il passato con occhi diversi, con dolente nostalgia, con amara malinconia. Ma chissà cosa direbbe Holden Caulfield, protagonista de Il Giovane Holden (The Catcher in the Rye, 1951) di J. D. Salinger, all'età di quarant’anni, cinquanta o perché no sessant’anni, a proposito della sua giovinezza e delle sue esperienze. L'adolescenza che trasuda dal suo racconto, che peraltro attinge a piene mani dalla biografia dello stesso autore, non pare brillare per bellezza: il personaggio che viene tratteggiato è, infatti, un ragazzo problematico, solitario, scapestrato (è stato appena espulso per l’ennesima volta), bugiardo, snob, superbo, particolarmente incline a scovare negli atteggiamenti di chi lo circonda il segno evidente della “ipocrisia”, la parola che forse più si ripete all’interno del romanzo.
Read More »Genio, idiotismo e paura della complessità
Il genio ha una coscienza (non conoscenza) universale, egli si muove tra gli opposti, “sta in rapporto più intimo col maggior numero di cose”. Questa coscienza è più estesa della norma sicché non è solo coscienza di sé ma anche dell’altro e “un individuo si può dire tanto più geniale quanti essere riunirà in sé”.
Read More »Al via l’evento Premio La Quara 2018
A Borgo Val di Taro, meraviglioso comune della provincia di Parma esiste un premio letterario unico nel suo genere, il Premio La Quara. Il successo di questo evento culturale è confermato ogni anno dallo spropositato numero di partecipanti, duecento, circa, anche quest'anno in cui il premio compie il quinto anno di età. Un concorso letterario aperto al mondo dei social network e agli scrittori emergenti, dedicato alle "short stories", piccole storie che si sviluppano in poche pagine, capaci comunque (e con maggiore difficoltà) di creare mondi fantastici e suscitare forti emozioni.
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