Compie domani cinque anni di vita e di attività la rete di “Napoli tra le mani”. Da Monteverde a Maddaloni: venerdì 15 Dicembre ore 10 al Suor Orsola la presentazione delle best practices di tutta la Campania. Si tratta di un grande progetto per l’arte accessibile a tutti che oggi è una realtà concreta e consolidata che mette insieme un polo formativo di grande eccellenza e tradizione nel settore dei beni culturali come l’Università Suor Orsola Benincasa, le tre Soprintendenze napoletane (con il grande Polo Museale della Campania), alcuni dei più prestigiosi luoghi d’arte di Napoli e della Campania (Museo Archeologico Nazionale, Museo di Capodimonte, Duomo e Cappella del Tesoro di San Gennaro, Tunnel Borbonico e Catacombe di S. Gennaro solo per citarne alcuni) e le principali associazioni a carattere nazionale che si occupano di persone con disabilità.
Read More »Incontri d’arte, espressioni artistiche del litorale veneziano dal 16 al 30 dicembre
Dal 16 al 30 dicembre 2017, l'esposizione è organizzata dall'Associazione Espressioni Artistiche del Litorale di Cavallino-Treporti, splendida area verde tra mare e laguna di Venezia, la più grande concentrazione di strutture turistico-ricettive open air in Europa, la seconda spiaggia d'Italia con oltre sei milioni di presenze turistiche, già appartenente amministrativamente al Comune di Venezia, Comune autonomo dall'anno 2000, ora guidato da una sindaco-avvocato molto attiva
Read More »A Natale si legge: a Napoli 500 libri donati in strada
Cinquecento libri messi a disposizione da Mondolibri, un gruppo di scrittori che li doneranno ai passanti del centro storico (nell'area compresa tra piazza San Domenico Maggiore e Piazzetta Nilo). Sono gli ingredienti di "A Natale regala un libro", l'evento organizzato da LibriMarket con il contributo di Livecode (media partner dell'iniziativa) e Se.po.fà (agenzia di promozione culturale e editoriale)
Read More »Brescello dedica una mostra fotografica ad Angelo Rizzoli: uno spaccato sul mondo piccolo cinematografico negli anni ’50-‘60
Siamo alle soglie del ’51 - Sembra ancora di sentirli urlare e litigare, Peppone e Don Camillo, per le vie e le piazze di Brescello. Nell’immaginario collettivo l’associazione tra i due acerrimi nemici-amici e il piccolo centro della bassa padana è immediata, ma la realizzazione pratica del progetto si rilevò alquanto complicata poiché occorreva trovare una località che non soltanto riproducesse l’atmosfera tipica della Bassa Padana, ma anche un luogo che riuscisse a dare un’immediatezza scenica e visiva dell’epica lotta tra i due personaggi. Il trio formato da Angelo Rizzoli (Produttore), Julien Duvivier (Regista) e Giovannino Guareschi (Scrittore), avevano ormai perso le speranze di trovare un luogo adatto al progetto del film, quando, infine, giunsero a Brescello. Fu un colpo di fulmine. La grande piazza, la Chiesa e il Municipio, non collocati di fronte ma bensì in posizione defilata come se si guardassero in cagnesco, rappresentarono subito il luogo ideale per il regista francese e fecero riconoscere anche a Giovannino Guareschi i luoghi amati del “Mondo piccolo”.
Read More »Geopolitica: la reale natura del conflitto nello Yemen
Il geografo svedese Rudolf Kjellen fu abile nell’individuare nella dicotomia occidente/oriente uno dei pilastri portanti del pensiero geopolitico. Da molti considerato come il padre fondatore di questa disciplina, Kjellen, non negando la derivazione della stessa dalla geografia sacra, vedeva nell’idea di Occidente un mondo orientato indiscutibilmente verso il progresso senza limiti; mentre nell’Oriente riconosceva degli istinti primordiali votati alla contemplazione, ad una visione maggiormente pessimistica della vita ed al rispetto delle tradizioni. Questa dicotomia geopolitica può essere la prima chiave di lettura dialettica attraverso la quale interpretare il conflitto nello Yemen come lo scontro tra una modernità che tutto ingloba in nome di una forma mentis nichilistica in cui l’unica verità assoluta è il profitto economico e delle forze, ancorate alla tradizione, che percepiscono come imposta ed estranea alla loro cultura la negazione dell’ordine metafisico e la scissione stessa tra questo e l’ordine fisico.
Read More »Sei maxi installazioni presso il Palazzo delle esposizioni a Roma fino al 7 gennaio 2018
L’installazione rappresenta un moderno Purgatorio in cui afro-musulmani, uomini d’affari asiatici, preti cattolici di colore, skinheads, camerieri e famiglie sono trattati come sculture in movimento, come se lo spazio-tempo stesso fosse plastico. Tra tagliente ironia e visionaria poesia, il collettivo russo AES+F costruisce un universo pop che ribalta la percezione della realtà in un paesaggio virtuale. Allegoria Sacra è un racconto provocatorio del presente e delle sue future derive, riflette i problemi socio-culturali globali come se non fossero ancora manifesti, ma in attesa di compiersi. AES+F costringe lo spettatore a sentire e concepire il presente come qualcosa che deve accadere prima del tempo.
Read More »L’artista Lorenzo Chinnici al Palazzo Manganelli di Catania il 16 e il 17 dicembre
Dopo il grande successo legato all’apertura del Museo, dedicato a Lorenzo Chinnici, a Merì (ME) - città natia dell’artista –, quest’anno al Palazzo Manganelli, per gli appassionati di arte, sarà presente il Maestro Lorenzo Chinnici, con i suoi dipinti più celebri che rappresentano l’operosità del lavoro manuale, raccontando la fatica dei mestieri artigianali con grande slancio poetico.
Read More »‘Loveless’ di Zvyagintsev, la radiografia di una società inaridita
Regista rigoroso e impietoso, sin troppo votato ai cosiddetti film da festival, il siberiano Zvyagintsev conferma in Loveless una controversa ma indiscutibile potenza autoriale. Ancora più che negli affini “The Square” e “Happy End”, al centro della sua nuova parabola affiora la radiografia di una società inaridita dall’alienazione consumistica e inquinata dalla sfrenata liberazione dai tradizionali vincoli sentimentali: se, peraltro, nei suddetti pamphlet si possono intravedere scintille di sulfureo sarcasmo, nella Russia di Putin non solo la trama, ma anche i fondali non fanno che rimandare una desolazione, una disperazione, un’angoscia degni di un calvario più ancora che politico o economico, soprattutto spirituale.
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