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Anna Vitiello

Sono laureata in Lettere e Filosofia. Ho sempre scritto per diverse testate. Alcune mie poesie sono state pubblicate nell'antologia ''Di tanta rabbia''. Attualmente scrivo per il Wall Street International Magazine, dove mi occupo delle sezioni ''cultura'' e ''viaggi''. Vivrei viaggiando, con il cuore sempre ad Est e i miei quaderni.

‘I Quaderni’ di Paul Valéry: la poesia come meditazione su ciò che ci accade e come festa dell’intelletto

Paul Valery

La poesia è per Valéry meditazione su ciò che ci accade, eventi puramente mentali; ed è per questo che sceglie di dedicarsi intensamente a quest'attività, per non lasciar dubbi irrisolti e conti in sospeso con se stesso. Annoveriamo tra le sue opere più celebri, l'Introduzione al Metodo di Leonardo da Vinci che riassume, per Valery, l'ideale dell'uomo completo di spirito, figura in cui vengono conciliate alla perfezione arte e scienza.

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Vasco Pratolini e il realismo della parola

La parola, per Pratolini, è alla base di ogni forma d'arte, dalla letteratura al racconto cinematografico. Tra la fine degli anni '40 e gli inizi degli anni '50, fu sceneggiatore e soggettista cinematografico, collaborando a fianco di registi come Visconti e Rossellini, proprio quando il suo linguaggio smetteva di essere puramente letterario. Linguaggio letterario che, per giunta, subisce diversi mutamenti, a predominare è, infatti, l'imperfetto, l'incertezza, in una sintassi in cui le azioni seguono un ordine stabilito; tant'è vero che in "Cronache di poveri amanti" utilizza addirittura il presente storico. I dialoghi sono diretti ed il ritmo fluido, solo le frasi presentano toni non perfettamente decifrabili e su cui lavorare, come se la penna, a volte, perdesse in verità. Nonostante questo, eredita dall'arte classica, quello stile che traduce un preciso modo di sentire e di pensare. Con Le ragazze di San Frediano, scritto nel 1948, ad esempio, si ha un richiamo della tradizione novellistica del trecento, è infatti palese l'ispirazione a Boccaccio.

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Giani Stuparich, scrittore mitteleuropeo che rifiutò la realtà mutevole

Giani Stuparich

Scrittore dall'aria "mitteleuropea" e, per tanti, "triestino", Giani Stuparich, nasce da padre istriano e madre triestina, il 4 Aprile del 1891. Dopo aver intrapreso gli studi classici, frequenta l'Università di Praga e si laurea in Lettere a Firenze con una tesi su Machiavelli e la Germania. Durante lo scoppio della guerra, nel 1915, si arruola come volontario nell'esercito italiano prendendo parte alle operazioni sul Carso e sul Monte Cengio, ottenendo la medaglia d'oro al valor militare. Insegna nel liceo triestino "Dante Alighieri" fino al 1942 , anni in cui comincia anche la sua attività letteraria. Arrestato dai nazisti nel 1944, viene liberato grazie alle autorità cittadine. Collabora, come giornalista, con riviste come "Solaria" e "Pan", "La Stampa" e "Il tempo". Muore a Roma il 7 Aprile del 1961, per cause naturali.

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La vita interiore: la dissacrazione dei valori borghesi

La vita interiore

Alberto Moravia si dedica alla stesura de La vita interiore, pubblicato nel 1978, per ben sette anni. Diviso in tre parti ("La casa di appuntamenti", "Gli anni criminali" e "Il gruppo e l'orgia") si presenta come un'incalzante intervista, un discorso a due tra la protagonista e l'autore. Questa storia atemporale, ci viene raccontata da Desideria. A dominare le sue azioni è una voce interiore che le dice cosa fare e la interroga, la induce alla riflessione e la sprona ad agire per tutto il tempo della lunga intervista. Il suo stile, che abbraccia una vastissima diversità di forme narrative, appare ora oggettivo, freddo e lucido. Desideria vive in una famiglia ricca, presso il quartiere romano Parioli, con una madre ostile alla quale sente sin da piccola di non appartenere.

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I ragazzi della via Pal: il mondo escluso agli adulti

I ragazzi della via Pal

Ragazzi della Via Pal rientra certamente tra uno dei capolavori della letteratura ungherese e mondiale. A Budapest, i protagonisti del romanzo, frequentano la stessa classe. Decidono di fondare una società segreta e si schierano in due bande: "I Ragazzi della Via Pal" composta da capitani, tenenti e sottotenenti e quella delle Camicie Rosse (la banda dell'Orto Botanico); due eserciti veri e propri con ordini da eseguire e prassi. L'obiettivo è impossessarsi di un campo da giochi molto ambito, situato proprio in Via Pal, nei pressi della Segheria.

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“La Metamorfosi”, il romanzo-confessione di Kafka

La Metamorfosi libro

Protagonista de "La Metamorfosi" è Gregor Samsa, commesso viaggiatore, vive una notte piena di incubi e, come d'improvviso, si risveglia trasformato in scarafaggio. Gregor crede di sognare ma l'impatto che segue è traumatico, il racconto che ne fa ripugnante. Questo è l'esordio: Gregor fa tardi a lavoro. I familiari, essendosi accorti del suo strano ritardo, giungono ma nessuno immagina, nessuno comprende. Arriva poi anche il suo capo-ufficio, preoccupato per l'assenza.

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