Le ragioni del cuore di Maria Masella, edito da Leggereditore il 29 Ottobre 2015, è un romance storico italiano di argomento patriottico, ambientato nel periodo antecedente all’unificazione dell’Italia. Siamo nel 1853, quando essere mazziniano poteva costarti la prigione. Ne sa qualcosa Bruno Damiani, o Bruno Marras come si fa chiamare, accusato ingiustamente di omicidio e in eterna fuga dalla legge. In cerca di vendetta per la sorella Nina, sedotta e abbandonata, si ritrova sulla strada per Chiavari, costretto a fermarsi in una locanda per la notte. Lì incontra per la prima volta Nora Magni, giovane donna coraggiosa e moderna, che lo vede inciampare e cadere nella neve a causa di una vecchia ferita alla gamba e lo soccorre. Bruno rimane colpito dalla gentilezza della giovane che, incurante della neve e del fango, nonché delle convenzioni sociali, è corsa in suo aiuto davanti alla locanda. Quella stessa sera Nora capiterà per errore nella sua stanza, allarmata da dei lamenti sospetti, e per poco i due non trascorreranno insieme la notte. Ma Bruno l’allontanerà consapevole di dover ripartire la mattina seguente e di non poter di certo mettere radici, a causa del suo passato rivoluzionario. Bruno Damiani rappresenta lo stereotipo dell’uomo idealista e romantico. Sono due i sentimenti che lo dominano: quello verso la donna amata e l’ideale civile, come nel più classico dei personaggi della tradizione popolare. Più in avanti nella narrazione scopriamo che Nora è la nipote del nuovo datore di lavoro di Bruno, un armatore di buon cuore di nome Cesare Magni, e i due giovani avranno così modo di conoscersi in altre circostanze. E infine innamorarsi.
Ma il passato di Bruno continua a inseguirlo e presto dovrà farci i conti. Prima la verità sull’omicidio del quale è stato accusato, poi il mistero dell’uomo che mise incinta Nora e l’abbandonò al suo destino, verranno entrambi svelati, abbattendo ad uno ad uno gli ostacoli che si interpongono all’unione fra Bruno e Nora. La protagonista è un’eroina coraggiosa e impavida, molto moderna, ben diversa dalla cugina Floriana che rappresenta invece la ‘vecchia’ alta società italiana, ancorata alle tradizioni e a uno stile di vita tutto apparenze e nient’altro. Floriana è sposata con il conte Stefano Ballardi, l’antieroe per eccellenza. Vigliacco, vanesio e violento, riceverà infine la giusta punizione per i torti inflitti alla moglie, alle sue amanti e per il ruolo avuto, come si scoprirà, nella separazione di Nina dall’uomo che amava. A pareggiare i conti con lui non sarà Bruno, come si potrebbe immaginare, ma un personaggio di pari importanza, se non di più: il mare, che fa da punto focale, più che da cornice, alla storia de Le ragioni del cuore.
Il mare che da e toglie, come nella scena della tempesta in cui il cantiere Magni rischia di essere distrutto e alla fine si salva, ma per Stefano Ballardi non ci sarà alcuna pietà. Verrà trascinato dalla corrente fino a restituirne alla spiaggia nient’altro che il cadavere senza vita. Come in ogni favola romantica che si rispetti, Nora non potrebbe far nulla senza i suoi fidati amici e aiutanti, ovvero Lady Follet, nobildonna inglese che vive in zona e che prende la ragazza sotto la sua ala protettiva, e Sandrina, la sua cameriera personale, semplice e di bassa cultura ma con un gran cuore. Maria Masella si introduce con questo romanzo nel vasto campo del romance storico italiano, a volte poco riconosciuto a livello internazionale a causa di nomi noti come Lisa Kleypas e Judith McNaught, ma il più delle volte di pari livello. Ne Le ragioni del cuore ci sono tutti gli elementi del genere: avventura, storia, amore, amicizia e un pizzico di mistero. Un punto in più va assegnato a Maria Masella, scrittrice italiana conosciuta anche con lo pseudonimo di Mary M. Riddle, per aver mostrato in ogni pagina il meraviglioso paesaggio ligure e per aver proposto un tema così vicino alla nostra tradizione, eppure spesso poco raccontato, come quello delle lunghe e sanguinose guerre di indipendenza che hanno portato l’Italia ad essere quella che è oggi. Ha centrato l’argomento sottolineando in particolar modo il problema cardine dell’unificazione: l’eterogenea situazione culturale e linguistica del Paese.