Alexander C. King è reduce da un brutto incidente d’auto che lo ha costretto sulla sedia a rotelle; oltre all’uso delle gambe, sembra aver perso anche la voglia di vivere.
I migliori medici di New York hanno provato l’impossibile con lui, senza purtroppo ottenere alcun miglioramento: le ferite più gravi, infatti, A.C. le ha nell’anima. Per non parlare del senso di colpa che lo tormenta e tiene sveglio ogni notte, rendendo ancora più difficile il suo recupero. Solo l’infermiere Robert Johnston e il Primario del “Green”, Daniel Zayn, credono che lui possa ancora farcela.
Ma basteranno la passione per il suo lavoro, l’amore per la musica anni ’80 e la costante presenza di Stone, il bastardino che ha adottato, per strappare A.C. dall’inferno in cui è precipitato?
Ma soprattutto… A.C. si farà aiutare?
L’immagine scelta per la copertina ritrae New York, dove è ambientata la storia, durante una notte tempestosa che richiama esattamente le dinamiche l’incidente che vedrà coinvolto A.C. King, il protagonista principale.
La scrittura è sempre stata il punto di partenza dell’autrice, la quale per molti anni è stata una lettrice compulsiva del genere romance-dark-fantasy, infatti i suoi scrittori preferiti sono Charlie Cochet e T.J. Klune.
Per il personaggio di Alexander, L.L. Words ha letto testi medici e intervistato fisioterapisti che l’hanno aiutata della descrizione della riabilitazione di A.C.
Direzione la vita: un estratto
Prima che potessi aprire bocca di nuovo, mi voltò le spalle: «Spero ti piaccia…» disse, facendomi corrugare la fronte… Di che diavolo stava parlando? Ma la voce potente di Tina Turner con “The Best” arrivò alle mie orecchie; chiusi gli occhi e mi passai le mani sulla faccia: ancora la sua dannata musica anni ‘80!
«Avevamo fatto un patto…»
«… Che tu hai frantumato contro il muro…» sottolineò, riferendosi al mio Apple ridotto in mille pezzi. «E dalla mia playlist non uscirà mai nulla di quella robaccia che ascolti…» Rise, incrociando il mio sguardo arrabbiato. «Comunque, se può consolarti, penso che la musica sia fondamentale per motivare il paziente…»
«Oltre che una spina nel fianco, adesso sei anche filosofo?!» Con una piccola alzata di spalle, si era limitato a guardarmi in silenzio, come se riflettesse sulle mie parole. «Beh?»
«Sai che la musicoterapia può aiutare persone che soffrono di depressione? In un recente studio, condotto su trenta persone anziane, è emerso che…»