In occasione dell'anniversario delle Foibe, consigliamo la visione del film Red Land, terra rossa, uscito lo scorso anno, dedicato alla storia di una ragazza istriana, Norma Cossetto, che fu violentata, massacrata e gettata nelle foibe dai partigiani comunisti di Tito, sostenuti dai partigiani comunisti nostrani, solo perché era la figlia del segretario politico del fascio locale. Norma era una studentessa, laureanda a Padova con una tesi dal titolo Istria rossa, rossa come la terra istriana, ricca di bauxite. Quella tesi, e quella terra rossa diventa la metafora che dà il titolo al film ed evoca il sangue versato sulla terra istriana e il colore dell’ideologia che condusse allo sterminio.
Read More »San Francesco d’Assisi, lontano dal mito che oggi circola e dai falsari
Francesco d'Assisi ci è troppo prezioso per lasciarlo ai faciloni, ai disinformati, quando non ai falsari. Di recente, uno che conosce bene il santo "vero", quello della storia e non del mito che oggi circola, ha reagito con la passione che gli è propria. Ha detto dunque Franco Cardini, il medievista, lo storico delle crociate («E Francesco d'Assisi - ricorda - è il prodotto più rappresentativo ed ortodosso della Chiesa delle crociate») che quel grandissimo «non è affatto il personaggio che generalmente ci viene presentato adesso. Non era il precursore dei teologi della liberazione. Né tantomeno fu l'araldo di un cristianesimo dolciastro, melenso, ecologico-pacifista: il tipo che ride sempre, lo scemo del villaggio che parla con gli uccellini e fa amicizia con i lupi. Gli voglio troppo bene, a Francesco, per vederlo ridotto così dai suoi sedicenti seguaci. No, Francesco era ben altro».
Read More »L’ONU ci salverà dal razzismo dilagante in Italia!
10 settembre 2018: ci siamo risvegliati in un paese razzista. Invano La Repubblica e il Corrierone ci avevano messo in guardia dal nefasto ritorno agli anni Trenta; inutili gli appelli dell’Opposizione democratica, dei grandi media e delle ong contro il Governo gialloverde e fascistissimo. Siamo stati ciechi, sordi agli accorati avvertimenti di questi profeti novelli: il ducetto Salvini è andato a risvegliare nell’inconscio di noi italiani tutti i nostri più orrendi e reconditi sentimenti d’odio razziale. Satana ha vinto, siamo peccatori. Non ci resta che aspettare il Messia per la nostra redenzione. Ed ecco che nell’alto dei cieli dell’ONU arrivano le urla imploranti dei profeti, tanto fischiati e disprezzati dal popolino ignorante che si lascia incantare dal demonio, e ci si accorge finalmente di questa Italietta sporca, sudicia e razzista. Così Michelle Bachelet la Misericordiosa, Alto commissario Onu per i diritti umani, ha dato il lieto annuncio della venuta degli Arcangeli dal casco blu: «Abbiamo intenzione di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom».
Read More »La Magistratura migrante da riformare, e l’inchiesta contro Salvini
Un’inchiesta da manuale, quella del procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio. Secondo la migliore tradizione italiana. Leggasi infatti: inchiesta dai risvolti politici. Anzi, politicissimi. La vicenda ha inizio dopo Ferragosto, quando un’imbarcazione carica di extracomunitari viene intercettata dalla Squadra marittima delle Forze armate di Malta in acque maltesi. La nave, proveniente dalla Libia, non corre il rischio di affondare e perciò viene rimbalzata dalle faine isolane. Lasciata al proprio destino in mezzo al mare, è lì che viene rinvenuta dal pattuglia-barconi Diciotti, unità della Guardia costiera italiana. Alla richiesta di individuare un porto sicuro dove poter far sbarcare gli immigrati, La Valletta risponde niet. Tradotto: li avete salvati voi, ve li tenete voi. Da far invidia a Ponzio Pilato. E in barba al fatto che si trovassero nell’area Sar dell’isola, di competenza maltese.
Read More »I truffatori dell’antirazzismo e la sinistra morente salvata dalle uova
Una bravata di alcuni ragazzotti nel notturno torinese che ha preso di mira diverse donne tra cui Daisy Osuake, atleta italiana di origine africana, si è trasformata nella punta dell’iceberg di un presunto odio razziale che sta divorando il Paese. I carabinieri per ora stano escludendo il movente xenofobo eppure la recuperazione politica è già in atto per colpire il governo giallo-verde, ritenuto complice e mandante di questa artificiosa ricostruzione dei fatti.
Read More »Wikipedia ha vinto la sua battaglia
Da tre giorni, chiunque abbia provato a collegarsi alla versione italiana di Wikipedia, la nota enciclopedia libera presente online dal giugno del 2003, si è trovato impossibilitato ad accedere alle informazioni contenute sul sito. Al posto di esse, l’internauta si trovava dinnanzi un messaggio che spiegava la scelta di oscurare le pagine del sito visto l’approssimarsi del 5 luglio, data in cui il Parlamento europeo si sarebbe espresso in merito alla direttiva sul copyright, che avrebbe previsto maggiori controlli e restrizioni sui materiali immessi in rete. Quest’oggi, pochi minuti dopo aver ricevuto la notizia che le nuove regole erano state respinte, il sito è tornato ad essere consultabile, come a voler festeggiare la ‘sentenza’ favorevole. L’enciclopedia accusava il testo in questione di limitare fortemente la libera circolazione delle informazioni, da sempre segno distintivo della rete. Secondo molti questa direttiva, se approvata, avrebbe messo a repentaglio l’esistenza stessa di Wikipedia e di molti altri siti.
Read More »‘Generazione Erasmus’, l’utile compendio filosofico sulla società del libero mercato di Paolo Borgognone
Il volume a firma di Paolo Borgognone, pubblicato lo scorso anno per i tipi di OAKS, dal titolo Generazione Erasmus, è un vero compendio filosofico attinente la società di “libero mercato” e i suoi avidi fiancheggiatori. Ponendo al centro della trattazione l’esperienza dei giovani universitari che si recano all’estero per un periodo di studio, delinea con ricchezza di particolari quei processi che hanno condotto inesorabilmente alla costruzione della moderna società “liquida”: il totalitarismo nichilista del consumo; il giovanilismo come apologia della mobilità illimitata e accettazione passiva del precariato; il nuovo conflitto di classe post-moderno fra vincitori e vinti della globalizzazione; il genderismo come rinuncia alla propria identità anche nella sfera sessuale; il Sessantotto come controrivoluzione ultra-capitalista. Nella seconda parte, non mancano acute analisi geopolitiche. Stando ai contenuti strettamente filosofici, osserviamo che il risorgere dell’interesse per il pensiero di Hegel e Marx nell’ultimo decennio ha un’importanza rilevante in relazione ai problemi sorti con l’evoluzione del capitalismo dopo il 1989 e dell’economia post-moderna; in effetti, siamo di fronte ad un’opera pregevole, concepita da un giovane studioso, che si inserisce in un più ampio circuito di ripensamento del ruolo della politica e dello Stato nei confronti dell’economia, della comunità di fronte all’individualismo, delle radici tradizionali contro il mondialismo dell’omologazione planetaria.
Read More »Maturità 2018: la versione di greco al liceo classico e i commenti grossolani degli eruditi radical chic: Aristotele non è un modello di integrazione
La versione di Aristotele? E’ davvero un’ottima scelta, perché è stata pensata per fare un dispetto al pessimo ministro dell’Interno che attualmente abbiamo. Ruota intorno al concetto che è l’amicizia con gli altri che tiene in piedi le città, Aristotele è un uomo che la sapeva lunga. Bravi al ministero, hanno scelto un brano che dà inizio alla Resistenza contro il nuovo fascismo. (fonte ANSA). Questo il commento di Luciano Canfora al testo della versione di maturità classica di quest’anno, un brano dell’Etica Nicomachea di Aristotele. Eppure non serve essere né filologi classici né storici dell’antichità per rimanere perplessi di fronte ad un’ affermazione come questa. Precisiamo quindi un piccolo e insignificante dettaglio trascurato da Canfora: “l’amicizia che tiene in piedi le città” – si badi bene: non solo nel pensiero di Aristotele, ma nell’humus generale della cultura greca antica fino almeno all’Ellenismo – è quella tra cittadini, ossia individui di sesso maschile, adulti e formati dalla polis, che addirittura, con la Legge sulla cittadinanza di Pericle (451/450 a.C.) dovevano avere entrambi i genitori ateniesi. Tutti gli altri – meteci, figli illegittimi, donne, stranieri di passaggio, schiavi) erano in condizione di inferiorità; potremmo dire, con Orwell, che nella polis tutti gli uomini sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri, con quel che ne consegue in termini di diritti. I barbari (xenoi barbaroi) è persino superfluo nominarli: Aristotele con un non-greco che non conoscesse la sua lingua non ci avrebbe mai nemmeno parlato.
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