Dopo aver attraversato una marea di peripezie ed una pletora di formazioni, i Fleetwood Mac si ritrovano, alla metà degli anni ’70, davanti ad un bivio epocale: rimanere una band underground o entrare definitivamente tra i grandi del rock. La scelta ovviamente cade sulla seconda ipotesi quindi, da oscuri interpreti di puro British Blues derivanti da una costola dei Bluesbrakers di John Myall, il gruppo si trasforma in una sfavillante fabbrica di puro pop.
Read More »“The Velvet Underground & Nico”: i demoni di Lou Reed
Nell’anno di grazia 1967, mentre sulla West Coast si sprigionano i profumi, i colori ed i suoni della Summer Of Love, dall’altro lato dell’America le cose vanno molto diversamente. Nel cuore di New York un genio di nome Andy Warhol fonda una factory in cui trovano rifugio numerosi artisti d’avanguardia che si cimentano col cinema, la pittura, la fotografia, la scultura e la musica all’insegna della più pura sperimentazione. Un vero e proprio crogiuolo d’idee ed influenze che inevitabilmente gravitano intorno al genio indiscusso di Warhol. Durante quei frenetici giorni è ospite della factory uno strano ragazzo, che ama vestire di nero, indossare occhiali scuri ed esplorare tutte le sensazioni che apre l’uso delle droghe, il suo nome è Lou Reed.
Read More »“Back In Black”: la rinascita degli AC/DC
Nel luglio del 1979 gli AC/DC pubblicano Highway To Hell, l’album della raggiunta maturità e della definitiva consacrazione. Sei mesi dopo, nel febbraio del 1980, il cantante e leader carismatico Bon Scott muore sul sedile posteriore di un’auto ucciso dall’abuso di alcool dopo una notte di bagordi. La crisi è inevitabile. Che fare? Sciogliere definitivamente la band all’apice del successo, oppure continuare nonostante tutto? Dopo un periodo di comprensibile lutto i fratelli Angus e Malcom Young decidono di tirare dritto per la loro strada.
Read More »“Captain Fantastic And The Brown Dirt Cowboy”: l’irripetibile epopea di Elton John
Dopo una serie di album all’insegna del più classico cantautorato di matrice pop, nel 1973, Elton John rompe ogni indugio e da alle stampe il suo lavoro più ambizioso Goodbye Yellow Brick Road, monumentale doppio album dal successo clamoroso, infarcito di rock, ballads e poesia.
Read More »“Aoxomoxoa”: la parola magica dei Grateful Dead
i Grateful Dead, vera band simbolo della Summer Of Love si sono messi in luce durante gli acid-test organizzati da Ken Kesey e Robert Hunter, durante i quali improvvisavano per ore sotto l’effetto di LSD, i Dead erano abituati a comporre ed incidere in totale libertà senza alcun riguardo per il minutaggio, l’armonia e l’orecchiabilità del prodotto finale.
Read More »“Teaser And The Firecat”: gli acquerelli di Cat Stevens
Nel 1970 Cat Stevens era uno dei cantautori più popolari e rappresentativi della sua generazione. Dopo la pubblicazione di Tea For The Tillerman, autentico best seller era, francamente, difficile fare di meglio. La sua delicata poetica fatta di critica sociale, umori ecologisti, sussurri amorosi unita a scintillanti melodie di stampo pop scala le classifiche e proietta l’artista nell’Olimpo del rock.
Read More »“Highway 61 Revisited”: la rivoluzione di Bob Dylan
Ci sono album capaci di modificare il corso degli eventi, di influenzare il pensiero e le coscienze di intere generazioni cambiandone per sempre l’identità ed addirittura la storia. Highway 61 Revisited di Bob Dylan è uno di questi. S’impone nell’immenso caleidoscopio musicale degli anni ’60 grazie ad una, fino ad allora, inedita miscela sonora e a delle liriche che, per la prima volta, assumono dignità letteraria.
Read More »“Paranoid”: il cupo vortice dei Black Sabbath
I Black Sabbath hanno il potere di scrivere testi altamente evocativi, che uniti a melodie ipnotiche ed ad uno spiccato gusto per la teatralità, gli conferisce uno stile unico ed inconfondibile. Alla fin fine sono solo un ex gruppo blues con tendenze hippie ma l’appeal sui giovani adolescenti delusi dalla rovinosa fine della “summer of love” è innegabile.
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