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Ricordando Mario Luzi a 20 anni dalla scomparsa. Imparare a leggere il ritmo degli eventi del mondo

mario Luzi

Cosa rende attuale il poeta Mario Luzi, 20 anni dopo dalla sua scomparsa? La sua ambizione ad un discorso che fosse voce della molteplicità del vivente per dirla con le parole di Lorenzo Malagugini. Tale aspirazione ci mette sull’avviso di un incrocio complesso: il vivente, il molteplice, il simultaneo. Si può anche siglare con incessante accadimento o “creazione incessante” secondo un’espressione dello stesso Luzi. Tale prospettiva prende spunto da Teilhard de Chardin e dal suo dinamismo, già presente in Luzi da vari anni ma che nel tempo, si è composto con altri riaffioramenti, come il neoplatonismo, Al contempo, c’è bisogno di elementarità e frontalità nel porsi davanti ad una natura delle cose con la possibilità di uno sguardo “primo” come i classici, come Lucrezio.

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Guido Gozzano, il mondo dell’infanzia e la bellezza poetica del consueto: Epifania e simbologia della natività

epifania

Una breve ma intensa carriera quella di Guido Gozzano, poeta crepuscolare nato a Torino il 19 dicembre 1883 e scomparso a soli 32 anni a causa della tubercolosi che lo affliggeva da tempo. Nella sua produzione poetica rifulgono due tematiche fondamentali: la malinconia e la nostalgia.  La vita di provincia che scorre lenta, le piccole cose consuete, l’interesse verso il quotidiano, la borghesia descritta con lucido distacco attraverso  toni raffinati ma disincantati; uomini che si contornano di  buone cose di pessimo gusto senza accorgersi della transitorietà dell’esistere, il fascino per la mediocrità del quotidiano che rifugge il mito sfavillante del dandy di D’Annunzio.

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Clemente Rebora, la poetica della ricerca spirituale e la lirica agonizzante soffocata dalla società capitalista

Rebora poeta

Clemente Rebora nasce a Milano il 6 gennaio 1885 dal garibaldino e massone Enrico Rebora e dalla poetessa Teresa Rinaldi. Nel 1903 intraprende gli studi di medicina che presto abbandona per seguire i corsi di lettere presso l’Accademia Scientifico-letteraria di Milano, dove si laurea nel 1910. Fin dalla giovane età l’anima di Rebora sembra intrisa da profonde crisi spirituali; nel suo percorso accademico supera difficili momenti di depressione che lo portano sull’orlo del suicidio. Completati gli studi, dapprima, intraprende la via dell’insegnamento in istituti tecnici e scuole serali non tralasciando la passione per la scrittura; in questo periodo, infatti, collabora con numerose riviste fra cui ‘’La Voce’’, ‘’Diana’’ e ‘’Rivisita D’Italia’’.  Nel 1913 avviene il debutto letterario  con la pubblicazione del volume di poesie Frammenti lirici. Nel 1914 conosce  pianista russa Lydia Natus, l’unica donna che il amerà nel corso della sua esistenza.

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Corrado Govoni, l’eterno fanciullo amante della natura

Corrado Govoni

Nato il 29 ottobre 1884 in provincia di Ferrara, Corrado Govoni è stato un autore dallo stile eclettico e sperimentale che dopo una prima esperienza poetica crepuscolare, decide di aderire al futurismo per poi staccarsene e ritornare alle origini del suo stile letterario. Lavora nell’azienda di famiglia quando, fin da ragazzo, si accorge di avere una propensione pulsante verso la poesia; Govoni, infatti, esordisce giovanissimo nel mondo della letteratura.

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“Naufragi di paesaggi interni. Frammenti”. La raccolta poetica intimista di Andrea Ravazzini

Andrea Ravazzini

“Naufragi di paesaggi interni. Frammenti” è la silloge poetica di Andrea Ravazzini che raccoglie in ordine cronologico una selezione di componimenti poetici, in versi liberi, composti ed elaborati dall’autore nel corso di un lungo periodo di tempo compreso tra il 1997 e il 2022. Le influenze più significative che hanno improntato in modo preponderante l’evoluzione dello stile di composizione dei frammenti e dei componimenti derivano dalla lettura di classici italiani, come Ungaretti e Pavese, di poetesse della corrente confessional (Sexton, Plath), di Pessoa, ma in particolare dalla lettura dell’opera poetica di Antonia Pozzi e di Cristina Campo.

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‘’Pianissimo’’, la silloge poetica bisbigliata di Camillo Sbarbaro

Camillo Sbarbaro

Il mondo letterario di Camillo Sbarbaro, poeta ligure con una sconfinata passione per la botanica e per i licheni, pone le sue radici nel lirismo essenziale che imprigiona nei versi il disagio verso il fluire dell’esistenza. Sbarbaro, nonostante tragga ispirazione dalla poetica pascoliana, descrive le brutture esistenziali con placidità e pacatezza; il suo mondo letterario, infatti, è una perpetua descrizione dei piccoli accadimenti della vita seppur mai con astio verso l’esistenza ma, anzi, con una modalità sommessa e, si potrebbe dire, quasi bisbigliata. Poeta legato visceralmente alla sua terra, descrisse con maestria i colori suggestivi della sua Liguria creando, nel lettore che si accinge alle sue raccolte, un fluire onomatopeico di suoni, colori e caratteristiche tipiche dei paesaggi liguri.

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Sohrab Sepehri, il poeta più innovativo dell’Iran contemporaneo

Sepehri

La poesia dello scrittore persiano Sohrab Sepehri viene considerata come la più innovativa dell’Iran contemporaneo e occupa un ruolo di assoluta originalità nel panorama letterario internazionale. Il “metodo pittorico delle sue rappresentazioni” va interpretato in base agli spazi espressivi che caratterizzano gli onirici territori persiani: luoghi in cui si magnificano sovrapposizioni di terre e minerali che ci appaiono sempre in meravigliosa armonia. La composizione degli elementi infatti diviene immanente in natura: la sensazione è di ritrovarsi in un’epoca altra, una visione di un mondo mitico che rimane intatto sotto una volta di vetro soffiato e risponde a quei caratteri propri di un’estetica neoplatonica, angelicata e devota alle costellazioni, caratterizzante a pieno titolo la coscienza culturale e religiosa dei persiani.

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La poetica realistica di Francesco Scarabicchi

Scarabicchi

Francesco Scarabicchi è il poeta osservatore, cultore della parola intesa come accoglimento di ogni dettaglio. Nativo di Ancona resta orfano di padre a dieci anni: dopo aver conseguito il diploma magistrale si iscrive all’Università di Urbino ma, ben presto, lascia gli studi per lavorare in banca, impiego che mantiene per  trent’anni. L’incontro con il poeta  Franco Scataglini determina quella sarà la sua strada: la poesia. La poetica  di Francesco Scarabicchi nasce dalla consapevolezza: quella presa di coscienza realistica in ogni sua sfumatura, dalla bellezza all’intensa sofferenza. Peculiarità primaria del poeta marchigiano è, senza dubbio, la proiezione di ogni emozione nel reale: Scarabicchi non introietta, ma proietta ogni suo sentire nei versi, nella poesia, nella parole che sceglie con cura per cantare le pieghe delicate della sua anima.

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