Sbarbaro ha condotto una vita appartata, sostentata dopo l'abbandono dell'industria con ripetizioni di latino e greco. Muore nel 1967. La sua poesia rientra nell'espressionismo più per i temi che per lo stile: le scelte formali sono lontane dalla tensione violenta degli espressionisti contemporanei. Il lessico è banale e quotidiano, e lo stile prosastico con l’influenza della metrica tradizionale. Anche se la materia è autobiografica Sbarbaro riesce a scrivere poesie che trattano con distacco la sua stessa vita, dovuta evidentemente da una scarsa vitalità. Il protagonista degli episodi narrati si presenta come un fantoccio o un sonnambulo che vive la vita alienante in condizione di oggetto e non di soggetto. Al poeta non resta altro che guardarsi dall'esterno diventando spettatore di sé: è questo il tema dello sdoppiamento che caratterizza tanto la sua poetica.
Read More »I mille volti di Fernando Pessoa, poeta ironico, tragico, irrequieto
Esistenza, identità e verità che non hanno alcun tipo di certezza secondo Fernando Pessoa, perché quanto più le scandagliamo, scindendole in tutte le possibili interpretazioni, tanto più ci rendiamo conto che tutte possono valere e tutte possono cadere, al contempo, dinanzi al giudice supremo della ragione. E’ come se lo scrittore ci offrisse un modo di filosofare in cui vi è una frammentazione e una ricostruzione del sé, dell’essere in generale, che non può mai considerarsi intero, definitivo, univoco, e che per questo non può arrogarsi né una particolare autonomia né un’assoluta indipendenza da tutto ciò che lo circonda, in quanto tutto concorre a definirlo.
Read More »Altro compleanno, di Vittorio Sereni
La scadenza del compleanno è indice del tempo che passa inesorabile e il grande poeta Vittorio Sereni, che si è sempre sentitoinadeguato per il suo tempo, colora l'estate nella lirica Altro compleanno che fa parte della raccolta Stella variabile del 1982. Questa lirica sembra presagire il superamento una nuova fase per il poeta di Luino che coincide con il superamento del nichilismo, derivante dall'impossibilità dell'io di cambiare la Storia e da un perenne stato di incertezza.
Read More »La guerra è dichiarata, di V. Majakovskij
La guerra è dichiarata è una poesia scritta nel 1914, proprio all'inizio della prima guerra mondiale, dal poeta e drammaturgo russo Vladimir Vladimirovič Majakovskij, cantore della rivoluzione d'ottobre e grande interprete della cultura russa post-rivoluzionaria.
Read More »I coniugi Pantier, di E. Lee Masters
I coniugi Pantier fanno parte dell' Antologia di Spoon River del 1915, una raccolta di epitaffi di un cimitero di una piccola località del Midwest. Attraverso questo originale espediente, Lee Masters rappresenta un quadro realistico e dissacrante della mentalità provinciale americana di inizio Novecento.
Read More »“E che venne alla donna del soldato?”, il dramma della guerra
"E che venne alla donna del soldato?" è una poesia di Bertold Brecht tratta da Schweyk nella seconda guerra mondiale, composto tra il 1941 e il 1943, una dramma sulla desolazione provocata dalla guerra fortemente polemico nei confronti del Nazismo e del conflitto bellico stesso.
Read More »Pablo Neruda: poeta drammaticamente romantico
Uno tra i più grandi “poeti-pittori" di tutti i tempi, Pablo Neruda, nome d’arte di Ricardo Eliezer Neftalì Reyes Basoalto (1904- 1973), poeta, diplomatico e politico cileno, annoverato tra i maggiori esponenti della letteratura latino-americana contemporanea, tale che Gabriel Garcia Marquez lo definisce : “Il più grande poeta del ventesimo secolo, in qualsiasi lingua”.
Read More »Paolo Buzzi: l’ultimo futurista
Il nome di Paolo Buzzi figura tra i primi "manifesti" di Marinetti e potremmo tranquillamente inserirlo nella tradizione del filone lombardo che ha iniziato con la Scapigliatura e termina con il Futurismo, assumendo una fisionomia nuova: ottimista e fiduciosa nel progresso
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