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Poesia

Antonia Pozzi, voce “leggera” del Novecento che ha colto l’essenza della vita e del mondo

Antonia Pozzi

Come ha giustamente affermato lo studioso Marco della Torre, «la poesia di Antonia Pozzi rimane, più che mai oggi, una delle voci liriche più sofferte e più pure, più luminosamente illimpidite, della poesia lirica italiana di questo secolo».1 Così scriveva qualche anno fa Dino Formaggio, che frequentò intensamente Antonia Pozzi negli anni universitari. Un commento audace, ma ormai sempre più condiviso. Del resto, già molti anni prima, Eugenio Montale annotava nell’edizione mondadoriana di Parole: «Tecnicamente la sua lirica deriva dal verslibrisme del principio del secolo e da certe esperienze di Ungaretti: voce leggera, pochissimo bisognosa di appoggi, essa tende a bruciare le sillabe nello spazio bianco della pagina […]. Un’aerea uniformità era il suo limite più evidente: la purezza del suono e la nettezza dell’immagine il suo dono nativo».

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Pedro Salinas ‘poeta dell’invisibile’ che non ha mai ceduto allo sperimentalismo della sua epoca

salinas

Pedro Salinas nasce a Madrid il 27 novembre del 1891 dove trascorre gran parte della sua giovinezza. Diplomatosi nel 1908, si iscrive alla facoltà di legge che però lascia poco dopo per seguire i corsi della facoltà di lettere. Nel 1913 si laurea in lettere e continua con il dottorato di ricerca che terminerà tre anni dopo. Da giovanissimo soggiorna a Parigi come docente della Sorbona e nel frattempo affina i suoi studi di letteratura spagnola tenendo alcune conferenze presso l’Instituto de Estudios Hispànicos. Nel 1915 sposa Margarita Bonmatí. Al rientro in patria il poeta vince un concorso per la cattedra di lingua e letteratura spagnola optando per la sede di Siviglia. Questi anni risultano fondamentali per lo sviluppo della sua sensibilità di scrittore. Dopo il ritorno da Parigi pubblica alcune poesie che confluiscono nella prima raccolta Presagios del 1923.

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Boris Vian, tra musica e letteratura, sperimentatore ineffabile

boris vian

Le evoluzioni di Boris Vian in campo musicale sono da ascrivere al clima di generale rinnovamento artistico in cui il Jazz la fa da padrone, configurandosi come nuova tradizione, destinata a porsi come erede del Charleston degli Anni ‘20. Se la felice temperie culturale parigina ha contribuito ad attirare in Francia musicisti come Duke Ellington, ben presto si assiste al fiorire di nuovi gruppi Jazz quali il Quartet du Hot Club de France, oltre alle riviste settoriali nelle quali lo stesso Vian scrive numerosi articoli di critica e ritratti di artisti dell’epoca. Quando il jazz prende piede, a dispetto delle critiche antimoderniste ed antiamericaniste che rifiutavano il cosiddetto bepop, Boris Vian si colloca nei club del quartiere parigino di Saint-Germain, pian piano sostituitosi nella sua funzione a Montmartre. Cafè de Flore, Tabou, Saint-German (di proprietà dello stesso Vian) sono i club che si configurano come incubatori di una tradizione, punto di ritrovo non solo per musicisti ma anche per intellettuali (Quenau, Merleau-Ponty, Lemarchand, Camus, Sartre).

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Quante poetesse dimenticate nella storia della letteratura: da Chiara Matraini a Clotilde Marghieri

Clotilde Marghieri-poetesse dimenticate

Nella storia della letteratura sono tante le poetesse dimenticate, a partire da Chiara Matraini, che ci fa tornare al Rinascimento italiano. O ancora, Paolina Secco Suardo Grismondi e Clotilde Marghieri... - L'approfondimento ci è stato dato in occasione dell'uscita di "Per seguire la mia stella" di Laura Bosio e Bruno Nacci, un libro che riporta in vita passioni e intrighi del Rinascimento italiano e una straordinaria figura femminile a lungo dimenticata, quella appunto di Chiara Matraini.

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Luis Cernuda: poeta romantico ‘non autoriale’ con il forte desiderio di essere utile alla società

Cernuda poeta

Per Cernuda il poeta è colui che vede lontano dove glia altri non arrivano, è un'entità scissa dal resto degli uomini, ancorato in una torre d avorio. Il poeta si percepisce come escluso dalla società. Studia lettere, ed è allievo di Pedro Salinas all'università. Le prime liriche che pubblica sono per la "rivista de occidente", nel 1925 grazie allo stesso Salinas; la prima raccolta è del 1927 e si intitola Perfil de Laire, che però non riscuote successo.

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Antonio Machado, poeta fervido oppositore dei fascismi europei

Antonio Machado

Antonio Machado è stato un grandissimo poeta morto drammaticamente nell’anno in cui si conclude la guerra civile 1939. Nell’anno in cui invece la guerra ebbe inizio, nel 1936 ci fu l’omicidio di un altro grande autore: Garçia Lorca. La morte di Machado ebbe un’eco fortissima nel mondo letterario, perché negli anni della guerra civile era stato un grande animatore di dibattiti letterari e politici e fervido oppositore dei fascisti europei.

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Trilussa, poeta vernacolare e iniziato alla Massoneria

Trilussa

Trilussa è una delle figure più rocambolesche che si possano incontrare in un'indagine che scandagli i cammini paralleli di Letteratura e Massoneria. Il poeta romano, infatti, fu un massone che mai ricevette iniziazione massonica. Ciò rende ammaliante l’intera costellazione delle sue vicende. Mai compiacente osservatore delle cose italiane, aveva sempre offerto un loro ritratto ironico. Emblematica la sferzata al regime fascista (senza mai, però, sfociare nell’invettiva).

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Piero Jahier e la sua prosa lirica e frammentaria

Piero Jahier

Sulle pagine della < > di De Robertis è maturata e cresciuta l'originale opera di Piero Jahier (1884-1966), il quale seppe tenere l'autobiografismo, tratto stilistico comune a tutti gli autori della sua generazione, lontano sia dalla contemplazione narcisistica di se, sia dall'introspezione vuota e senza conseguenze, legandolo invece, come disse egli stesso, alla "corta catena" della morale oggettiva e dei doveri comuni.

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