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Scrittori del ‘900

Giuseppe Tomasi di Lampedusa: tra distacco e ironia

Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Palermo, 23 dicembre 1896 – Roma, 23 luglio 1957), la cui fama è inevitabilmente legata al suo capolavoro il Gattopardo, è stato uno scrittore dalla personalità complessa, solitaria e taciturna. Alcuni giornali parigini, chiudendo il bilancio dell'annata letteraria italiana del 1959, proprio in relazione a Il Gattopardo, hanno fatto i nomi di Proust e Musil. Giorgio Bassani, nella prefazione dove dava notizie dell'opera e dell'aristocratico autore, afferma che se la materia del Gattopardo ricorda molto da vicino quella del libro di De Roberto, I Viceré, bisogna accostare Tomasi al contemporaneo Brancati ma anche ad alcuni grandi scrittori inglesi della prima metà del secolo.

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Addio a Umberto Eco, ideologo enciclopedico

Umberto Eco

L'osannato semiologo e scrittore di successo Umberto Eco si è spento a 84 anni il 20 febbraio scorso, lasciando, a detta soprattutto della sinistra intellettuale radical chic, impegnata in questi giorni in sterili panegirici dello scrittore piemontese, un vuoto incolmabile. Senza dubbio Umberto Eco è stata una delle personalità di maggior rilievo della cultura italiana dell’ultimo secolo, acuto osservatore e generoso donatore di sapere. Eco era una enciclopedia vivente, un concentrato di nozioni che gli consentiva di indagare intorno a vari argomenti, ma non è mai stato, come molti pensano, un filosofo. In questo settore infatti mai una volta, a parte la semiologia in cui era specializzato, il borioso accademico ha dato vita ad una innovazione di pensiero. Cosa ha introdotto di significativo dal punto di vista filosofico Umberto Eco? Era un illuminista rimasto a Kant, che non si è mai reso conto che nuovi sviluppi hanno contraddetto alcuni principi. Un alfiere del progressismo di sinistra che ha accettato senza se e senza ma il pensiero unico, l'ideologia dominante.

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Ardengo Soffici, frammentista e biografo plurilinguista

Ardengo Soffici

Ardengo Soffici è stato più un pittore che uno scrittore, un pittore paesano che ha trasferito nelle sue opere quella limpidezza e naturale felicità tipiche del suo paesaggio nativo. Lo si potrebbe definire anche uno scrittore di frammenti ariosi e luminosi. Nato in una famiglia di agiati agricoltori, nel 1893 Soffici si trasferisce con la famiglia a Firenze dove assiste al tracollo finanziario del padre; si dimostra interessato soprattutto verso l'arte piuttosto che sulla letteratura e infatti nel 1900, dopo la morte dei genitori si reca a Parigi dove comincia a lavorare come illustratore per importanti riviste. Nel 1907 torna in Italia dove stringe amicizia con Papini e Prezzolini con i quali collabora alla < >.

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Nicola Lisi, tra magia e religione

Nicola Lisi nasce l'11 Aprile del 1893 nel Mugello, da una famiglia borghese e cattolica. Qui esercita la professione di geometra. Nel 1923 fonda, assieme a Bargellini e Betocchi Il calendario dei pensieri e delle pratiche solari, poi rivista 'Frontespizio', un vero e proprio almanacco in cui si cercava di avvicinare chi leggeva alla natura e a Dio. Gli esordi ci svelano un autore favolista ed amante del teatro ma anche molto religioso, infatti il cristianesimo è alle fondamenta del suo pensiero e di ogni sua opera.

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Antonio Baldini, tra serio e faceto

Antonio Baldini

Nato a Roma nel 1889, dopo la laurea in lettere, con una tesi su Francesco Petrarca, lo scrittore Antonio Baldini incomincia a svolgere una lunga attività di collaborazioni giornalistiche, grazie alle quali diventa uno dei più seguiti elzeviristi e uno dei più noti inviati speciali del giornalismo italiano tra le due guerre. La sua notorietà gli consente di entrare a far parte dell'Accademia d'Italia (1939).

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H. P. Lovecraft, il fascino dell’occulto

Howard Phillips Lovecraft nasce a Providence nel 1890. Il padre viene rinchiuso in manicomio quando lo scrittore ha tre anni, e muore cinque anni dopo, senza essere riuscito a creare alcun rapporto affettivo con lui. La madre si spegne nel 1921, liberandolo dalla sua personalità asfissiante che lo ha influenzato negativamente, facendolo crescere in un’atmosfera familiare opprimente e isolata. La sfortuna, insomma, ha avuto la sua parte nell’esistenza di questo personaggio. Cresciuto nell’agiatezza economica fino alla soglia dell’adolescenza, in seguito non ha potuto goderne, in quanto le speculazioni sbagliate di uno zio dissolsero i risparmi familiari, gettandolo sul lastrico. Lovercraft viene cresciuto da due attempate zie e conduce una vita al limite della povertà, sfruttato per conto di scrittori meno dotati di lui, dei quali rimette in sesto i manoscritti.

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La dimensione civile di Carlo Michelstaedter

Carlo Raimondo Michelstaedter nasce a Gorizia il 3 Giugno del 1887 da una famiglia di origine ebraica. Viene educato presso un convento religioso e dopo essersi iscritto alla facoltà di matematica presso l'università di Vienna, frequenta l'accademia di belle arti e si avvia agli studi di filosofia nella città di Firenze. Michelstaedter legge D'Annunzio, Leopardi, Tolstoj, Ibsen, Parmenide, Sofocle, Eschilo, Schopenhauer, senza ombra di dubbio per lui determinanti. Ritenuto un esistenzialista ante-litteram, nelle sue opere Dialogo della salute e Poesie' vengono analizzati i temi già studiati durante la sua gioventù, ossia la tragicità della morte così temuta ma vista anche come traguardo dell'esistenza e affermazione di sè. L'uomo, secondo Michelstaedter, risulta diviso tra realtà e mistificazione di essa, tra vita e morte in antitesi

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