È il francese Mange tes morts (Francia, 2014), a metà strada tra un noir e un road-movie, diretto da Jean-Charles Hue, il film vincitore della 32esima edizione del Torino Film Festival. Il film, giudicato il migliore dalla giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi composta da Ferzan Ozpetek, Geoff Andrew, Carolina Crescentini, Debra Granik e György Palfi, racconta la storia della famiglia Dorkel, facente parte dell’etnia jenisch parigina. Il giovane Jason si prepara al battesimo quando il fratello maggiore Frédéric (Fred) torna da un periodo di detenzione lungo quindici anni. L’uomo non sembra aver imparato la lezione e al suo rientro progetta un nuovo colpo. Con l’aiuto del fratello Mickaël e del giovane Jason, viaggerà sulle tracce di un carico di rame.
Quattro premi vengono invece assegnati all’ungherese For Some Inexplicable Reason di Gabor Reisz (Ungheria, 2014), che si è aggiudicato il Premio Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il Premio del pubblico e i due premi collaterali Premio Scuola Holden Storytelling & Performing Arts.
Degno di nota anche l’italiano N-Capace di Eleonora Danco (Italia, 2014), che è stato insignito della menzione speciale della giuria, che motiva la sua scelta decretando quest’opera prima una grande promessa per il futuro, avendo colpito intimamente ed intellettualmente la giuria attraverso il suo incisivo ritratto dell’Italia di oggi.
Il premio Cipputi – Miglior film sul mondo del lavoro è andato a Triangle di Costanza Quatriglio. La giuria composta da Francesco Tullio Altan, Antonietta De Lillo e Carlo Freccero lo ha premiato “per la sua capacità di intrecciare in maniera non rituale storie che si legano in un filo che danno continuità alla memoria del tempo. Il tutto con un’idea forte di regia, attraverso la storia di un personaggio unico. Un documentario che dimostra quanto ci sia bisogno di immagini che facciano riflettere lo spettatore”.
La Giuria di Italiana.doc, composta da Maria Bonsanti, Jacopo Quadri e Marco Santarelli ha assegnato il premio per il Miglior Film per Italiana.doc in collaborazione con Persol a Rada di Alessandro Abba Legnazzi (Italia, 2014) per la volontà di raccontare e confrontarsi in uno spazio cinematografico con storie di vita e personaggi. Mentre la Giuria di Internazionale.doc, composta da Marek Hovorka, Fred Keleman e Jean-Baptiste Morain, ha invece premiato come Miglior Film per Internazionale.doc Endless Escape, Eternal Return di Harutyun Khachatryan (Armenia/Olanda/Svizzera, 2014) per la sua sensibilità verso gli elementi più autentici del cinema e il loro uso consapevole e attento. Attraverso questi aspetti, il regista avvicina il pubblico al flusso mutevole della Storia e lo porta quasi a contatto fisico con la realtà.
I molti i film in gara, che hanno centrato per gran parte il tema del lavoro (avvalendosi soprattutto di documentari sociali) e l’alto livello espressivo hanno reso questa edizione del Torino Film Festival una tappa fondamentale per i giovani registi confermandolo uno dei festival più importanti del cinema italiano ed europeo, capace ancora di dire la sua grazie alle opere proposte dai nuovi talenti.