Dall’11 al 24 novembre 2019 si svolge nelle scuole pubbliche e private in tutta Italia la sesta edizione di ‘Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole’. L’iniziativa, intesa a promuovere la lettura e l’approfondimento dei testi, coinvolge le scuole pubbliche e private in tutto il paese ed è sostenuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attraverso la Direzione Generale per lo Studente e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo attraverso il Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con #ioleggoperché organizzata dall’Associazione Italiana Editori.
Possono partecipare all’iniziativa, oltre che alle scuole di ogni ordine e grado sia pubbliche che private, personalità della comunicazione, lettori e scrittori che forniscono la propria disponibilità su base volontaria. Libriamoci ha voluto dedicare quest’anno in particolare all’autore Gianni Rodari.
Abbiamo deciso di raccontare come si è svolta la giornata dello scrittore Davide Amante, che ha scelto di fornire il suo contributo volontario presso una scuola pubblica primaria del centro di Milano, la scuola pubblica primaria Porta-Agnesi, dove ha incontrato i bambini di diverse classi.
‘Vorrei raccontarvi la storia di un sassolino’ così ha introdotto il discorso Davide Amante, invitando poi i bambini a immaginare uno stagno: sulla superficie dell’acqua galleggiano foglie, libellule e numerose altre cose che i bambini hanno elencato; dentro l’acqua nuotano i pesci, sul fondale dello stagno invece riposano sassi, sabbia e alghe. ‘Se io lanciassi il sassolino nel centro dello stagno, esso genererebbe una serie di piccole onde concentriche che si ampliano fino ai bordi dello stagno, proprio mentre il sassolino raggiunge il fondale, smuovendo pesci, alghe e nuvole di sabbia. Ogni cosa nello stagno risentirebbe gli effetti di queste piccole onde, agitandosi e spostandosi. Tutto lo stagno insomma sarebbe in subbuglio e ogni cosa si muoverebbe in relazione con le altre, dato che l’origine delle piccole onde è sempre e solo il piccolo sassolino.’
‘Immaginiamo adesso che io gettassi lo stesso sassolino nella vostra immaginazione, che cosa accadrebbe?’ Davide Amante ha proseguito spiegando ai bambini incuriositi come i nostri pensieri comincerebbero ad agitarsi, stimolati da questa novità, creando nuove associazioni e accostamenti.
Ad esempio il primo accostamento che farebbe la nostra immaginazione potrebbe essere il più semplice, ovvero associare il nome ‘sasso’ a parole con le medesime lettere. Ecco che allora immagineremmo infinite parole, come tasso, spasso, abbasso, fracasso e asso. Ecco che allora avremmo già una nuova storia: un tasso andava a spasso ma cadde d’abbasso e fece un gran fracasso e divenne un asso.
Gianni Rodari, ad esempio, amava molto giocare con questi accostamenti di parole. Ma si può andar oltre. Proprio come un sassolino non genera solo onde di superficie ma smuove anche l’acqua in profondità, un sassolino gettato nella nostra immaginazione scatenerebbe interessanti accostamenti non solo di suoni ma anche di concetti come sasso, masso, montagna, catena montuosa, terra, pianeta, sistema solare, stella, galassia, spazio, universo.
‘Che cosa avete dunque fatto?’, chiede Davide Amante ai bambini. ‘Avete fatto gli scrittori di fiabe!’, infatti abbiamo viaggiato con l’immaginazione partendo da un piccolo sassolino, attraverso catene montuose piene di foreste, per arrivare fino alle galassie.
I bambini hanno poi letto insieme allo scrittore una fiaba di Gianni Rodari, in questo caso la fiaba scelta da Davide Amante è intitolata ‘Il semaforo blu’ e racconta la storia di un semaforo che decide di emettere una luce blu, anziché le ben conosciute luci verdi, gialle e rosse, creando grande subbuglio in città e obbligando i vigili a intervenire per ripararlo.
‘Poveretti’, fa in tempo a pensare il semaforo, ‘Io avevo dato il segnale di via libera per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato il coraggio.’
Davide Amante ha poi risposto ai commenti dei bambini, invitandoli a osservare che gli scrittori, e in particolare gli scrittori di fiabe, spesso offrono ai propri lettori nuovi punti di vista, invitano insomma, a guardare le cose da un altro lato.
Per questo motivo è sempre molto importante rispettare chi ci offre un nuovo punto di vista, anche quando ci sembra strano o siamo in disaccordo, perché spesso è proprio chi ci offre un nuovo punto di vista ad ampliare i nostri orizzonti e rendere le cose intorno a noi più interessanti.
Ad esempio, ha raccontato in conclusione lo scrittore, a noi tutti sembra di conoscere molto bene il pavimento della nostra classe, di un ufficio o della casa dove viviamo: lo vediamo e lo calpestiamo tutti i giorni! Eppure, a ben vedere, proprio il pavimento della nostra classe potrebbe essere un tappeto volante, che si scolla, sfugge dalla finestra e ci porta tutti insieme, inclusi i banchi, in giro per la città.
E in quel breve volo possiamo salutare le persone negli uffici, i tramvieri che percorrono le strade, donare un sorriso a chi ne ha più bisogno e nelle grandi città c’è sempre qualcuno che ne ha bisogno, fermarci a prender fiato sul tetto di una casa e infine far ritorno alla nostra classe. Insomma ciò che impariamo a scuola ci porta in giro per il mondo e ci insegna a voler bene, proprio come un tappeto volante.
Grazie a Davide Amante che ha partecipato con entusiasmo all’iniziativa Libriamoci 2019