Pochi giorni fa, sabato 24 ottobre, si è svolta al Teatro della Società di Lecco la cerimonia di premiazione dell’undicesima edizione del Premio Letterario Manzoni romanzo storico, organizzato da Confcommercio Lecco e patrocinato dal comune di Lecco e dal Centro Nazionale di studi manzoniani
Il vincitore del premio alla carriera 2015 è stato lo scrittore e giornalista Luis Sepulveda. Con il premio allo scrittore cileno, la rassegna diventa a tutti gli effetti internazionale. “Maestro di letteratura e di impegno civile” si legge nella motivazione per l’assegnazione del premio. Il presidente di 50&Più Confcommercio Lecco Eugenio Milani sottolinea che questa «è stata una decisione prestigiosa che dà ulteriore lustro al Premio Manzoni. La scelta di Sepulveda, autentico protagonista della storia, non solo letteraria, del Novecento, ci riempie di orgoglio».
La premiazione è quasi coincisa con l’uscita in Italia del nuovo libro di Sepulveda, la sua nuova favola Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà. Nell’albo d’oro lo scrittore cileno raccoglierà il testimone di coloro che hanno ricevuto il premio alla carriera nelle precedenti edizioni, spiccano i nomi di Umberto Eco, Ermanno Olmi, Luigi Ronconi, Mario Botta, Paolo Conte, Giulia Maria Crespi.
L’assegnazione del premio alla carriera a Luis Sepulveda precede la finale del premio Manzoni Romanzo Storico, in programma domenica 8 novembre.
Il Premio è destinato a opere edite di narrativa, in forma di romanzo, diario o biografia, nelle quali sia presente una evidente prospettiva storica, o la cui narrazione sia collocata in un contesto storico. Rilievo preminente sarà assegnato al tema della memoria, in termini di esperienza sia individuale sia collettiva. Quest’anno i tre finalisti sono Leonardo Colombati con 1960 edito da Mondadori, Massimo Zamboni con L’eco di uno sparo pubblicato da Einaudi e Antonio Scurati con Il tempo migliore della nostra vita edito da Bompiani. A scegliere la terna finalista è stata la nuova Giuria, composta da Ermanno Paccagnini (docente Letteratura italiana contemporanea all’Università Cattolica di Milano e critico letterario), Alberto Cadioli (docente di letteratura italiana contemporanea all’Universtià degli studi di Milano), Gian Luigi Daccò (direttore dei musei civici di Lecco), Gianmarco Gaspari (insegna Letteratura italiana all’Università degli Studi dell’Insubria e direttore della rivista Annali manzoniani), Luigi Mascheroni (giornalista e la cattedra di Teoria e tecnica dell’informazione culturale all’Università Cattolica di Milano) Stefano Motta (insegna presso il Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, oltre ad essere saggista e romanziere), Mauro Novelli (insegna Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano e vice Presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani), Giovanna Rosa (insegna Letteratura italiana contemporanea ed è coordinatore del Master in Editoria presso l’Università degli Studi di Milano nonché presidente della MOD) e Vittorio Colombo coordinatore del premio e responsabile del quotidiano La Provincia di Lecco.
In una nota della giuria si legge: “Può darsi che chi è affezionato a una certa idea retrò di romanzo storico cappa e spada storca il naso di fronte ai tre romanzi selezionati per l’edizione 2015. Perché, per una coincidenza non stabilita a priori, tutti e tre raccontano di un’epoca non così lontana da noi ma lontanissima dalle ambientazioni che convenzionalmente si associano all’idea di “romanzo storico. A meno che, a ben vedere, non si consideri l’intera produzione di Manzoni, e si recuperi alla lettura quel capolavoro teso e spesso incompreso che è la Colonna Infame. Allora si apprezzeranno i titoli scelti”.
Un premio dunque che vuole recuperare una certa idea di letteratura troppe volte oscurata e deviata dalla fama senza prestigio.