È partito ieri il Salone Internazionale del libro di Torino 2014 e per quattro giorni fino al 12 Maggio al centro della città ci saranno ancora una volta i libri. Quest’anno il tema del Salone è il BENE. La crisi globale che stiamo vivendo ci porta a considerare che più importanti valori, morali e culturali, rischiano di annaspare. La necessità di ridefinire un insieme di valori, esperienze e sensibilità nuove da cui poter ripartire e considerare la crisi un’occasione di cambiamento.
In cosa e come si sta cambiando? Come sta cambiando la mentalità collettiva? E soprattutto verso dove sta andando? Una prima riflessione parte dalle risposte della letteratura e della filosofia. La prima giornata si apre con un dibattito sulla necessità del bene, tenuto dalla madrina del Salone 2014 Susanna Tamaro. Stefano Bartezzaghi disegnerà una mappa dei tanti usi che facciamo della parola «Bene». Il bene come ricerca di verità sarà il tema del dialogo tra la scrittrice Mariapia Veladiano e il filosofo Remo Bodei. Legata a questo dialogo filosofico ci sarà la lectio magistralis di Enzo Bianchi che rifletterà sull’arte del dono e la capacità di soffrire insieme. Carlo Ossola studierà e racconterà la linea vaga che separa il bene dal male nel mito di Don Juan. Oltre alla letteratura e alla filosofia ci sarà la presenza di un primatologo olandese Frans De Waal che dimostrerà come i comportamenti morali dell’uomo non discendano da precetti religiosi, ma rispondono alle esigenze dell’evoluzione biologica della nostra specie.
Incontri e dibattiti affronteranno poi i problemi che investono molti aspetti della vita associata. Cos’è e cosa accade nella democrazia? Saranno affrontate le sue derive e le sue opacità. La drammaticità delle oligarchie sarà al centro di un dialogo tra Luciano Canfora e Gustavo Zagrebelsky con Ezio Mauro e Gian Antonio Stella. A trattare il tema della Giustizia e di quanto riesce a essere giusta ci saranno il ministro della Giustizia Andrea Orlando e lo scrittore Giancarlo De Cataldo, l’avvocato e giurista Carlo Federico Grosso e il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. E ancora economia e finanza, teatro e giornalismo; attesissimo è anche uno dei più famosi e allo stesso tempo discussi protagonisti della finanza mondiale, George Soros, che dedica le sue riflessioni più recenti agli incerti destini d’Europa, accompagnato da Emma Bonino e Federico Fubini. Totalmente diversi i temi che riguardano gli avanzamenti della ricerca tecnologica che accendono dibattiti come quelli sulla bioetica. Ne discuteranno la senatrice a vita Elena Cattaneo e Gilberto Corbellini.
Seguendo la scia degli ultimi anni sulla sensibilità collettiva e sulla pratica di Bene Comune nella gestione di risorse primarie e irrinunciabili, si discuterà il nuovo rapporto tra mondo delle persone e mondo dei beni; ne parleranno Stefano Rodotà e Laura Pennacchi. Si rifletterà anche sul problema della gestione dei Beni Culturali, che costituisce una delle grandi opportunità sprecate del Paese che invece potrebbe costituire un importante volano di rilancio e di sviluppo. Il ministro Dario Franceschini con Salvatore Settis e Tomaso Montanari, coordinati dal direttore de “Il Sole 24 Ore” Roberto Napoletano parleranno delle nuove politiche di gestione del patrimonio italiano. Al bene della conoscenza, all’utilità dell’arte e della letteratura dedicheranno le loro riflessioni il filosofo Giulio Giorello, lo scienziato Edoardo Boncinelli e l’italianista Nuccio Ordine. Il Salone 2014 dedicherà una speciale attenzione all’artigianato come attività in cui si fondono tradizione e innovazione, creatività e competenza. Una tradizione che può tenere il passo con l’innovazione.
Come ogni anno il Salone ospiterà il Concorso letterario nazionale Lingua Madre ideato da Daniela Finocchi e patrocinato da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, da Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Pubblicità Progresso, Expo Milano 2015 e We Women for Expo. Il Concorso è diretto alle donne straniere residenti in Italia che utilizzando la nuova lingua d’arrivo vogliono approfondire il rapporto tra le identità, le radici e il mondo “altro”. Il Concorso vuole essere testimone delle interazioni che ridisegnano la mappa culturale del nuovo millennio e testimoniare la ricchezza che, donne provenienti da altri paesi, portano.
Numerosissime le attività rivolte a tutti i visitatori, da letture a proiezioni di cortometraggi, presentazioni di libri, laboratori per ragazzi, teatro sociale, incontri dedicati alla cucina, alla spiritualità, alla religione; insomma il Salone sarà una vera e propria piccola città di libri, eventi e manifestazioni. Un momento comune di cultura e socialità rivolto al “Bene”.