Nonostante il nome d’arte (all’anagrafe Bonetti), il nostro “NON SCRITTORE” Fabio Volo, come ama lui stesso definirsi, ha i piedi ben piantati per terra e non tre metri sopra il cielo. Ma a ben pensare in realtà, qualche caratteristica “mocciana” l’ha ereditata: sfornare un gran numero di romanzi in un tempo ristretto, romanzi che a detta sua descrivono la società, ottenendo un successo tale da battere anche Dan Brown… un vero fenomeno!
Inspiegabile, addirittura invidiato, Fabio Volo, il trentasettenne bergamasco ex panettiere, ex barista ed ex Iena partner di Simona Ventura, riesce ancora una volta a stupirci pubblicando un nuovo romanzo dal titolo “La strada verso casa” (Mondadori).
Si racconta la storia di un amore tormentato e di due fratelli, Andrea e Marco, caratterialmente diversi e lontani, ma che gli eventi costringono ad avvicinarsi, a capirsi di nuovo e a confrontarsi con un inconfessabile segreto di famiglia che li segue come un fantasma, per una narrazione che procede tra la retorica sentimentale e abbondanza di luoghi comuni e con l’intento di emozionare e commuovere il lettore, spingendo l’acceleratore sul ‘fattore nostalgia’.
Il tour promozionale di questa ultima fatica letteraria che porterà Fabio Volo in giro per l’Italia è già partito ed è possibile non solo prenotarlo in tutte le librerie, ma anche in formato e-book. Grande fervore dunque per i suoi numerosissimi fansche alla notizia, in meno di dieci minuti sono riusciti a fargli raggiungere cinquemila “mi piace”(la nuova frontiera) al suo post di Facebook.
Nonostante la consapevolezza di essere distante anni luce dall’ Olimpo della letteratura, Volo riesce comunque a vendere milioni di copie, un continuo successo che può essere spiegato solo su base empirica.
Il giornalista e critico televisivo Aldo Grasso ha detto di lui che qualsiasi cosa faccia, “sente la vanga, la provincia che avanza”. Ma a Fabio Volo, dall’alto della sua torre d’avorio, quella definizione è piaciuta tantissimo, al punto da appenderla al muro in un quadretto. “L’ironia è fondamentale” ha sempre sostenuto il non-scrittore , “la vita è stata fatta per essere semplice…” e ancora “…da ragazzino non ho concluso mai nulla, anche se la lettura mi ha sempre aperto la mente, ma la mia metamorfosi può dirsi compiuta solo grazie ad una persona: Silvano Agosti… i suoi romanzi mi hanno cambiato la vita”.
Con semplicità e creatività Volo è andato avanti, col volto, lo stile e il talento di uno qualunque, e come spesso ha ripetuto “Chi va in mare, naviga. Chi sta a terra, giudica. Io navigo!” e volendo utilizzare termini leopardiani potremmo dire che “il naufragar gli è dolce in questo mare!”.