La più grande e principale forza della natura è il sesso, questa la dottrina della magia sessuale di Paschal Beverly Randolph: discussa ed eccentrica figura che intende l’eros come forza capace d’ispirare negli esseri umani le più alte virtù.
Da dove proviene l’energia che muove tutto l’esistente? Dove ci sta portando? Quali sono i suoi scopi e la sua natura? E che utilizzo se ne può fare? La risposta a tali domande si può trovare negli scritti di Paschal Beverly Randolph dedicati alla magia sessuale. Fra questi, il più noto al pubblico – e l’unico finora dato alle stampe – è Magia Sexualis, la cui prima edizione apparve in Italia nel 1969 per i tipi delle Mediterranee, con prefazione di Julius Evola. Di recente, la medesima casa editrice ne ha pubblicato una nuova edizione – la quarta, riveduta e curata da Gianfranco de Turris e Vittorio Fincati – con la riproposizione dell’originaria prefazione di Evola.
Paschal B. Randolph fu uno dei protagonisti in area anglosassone della rinascita della magia nel diciannovesimo secolo. La sua meritevole attività di studio e insegnamento riuscì in parte a ricollocare sui giusti binari l’interesse per l’occulto che si era diffuso, all’epoca, in una società già tediata e debilitata dai falsi miti dell’industrialismo, dello scientismo, del progresso materiale. Infatti, se da un lato le consuete religioni a sfondo devozionale e moralistico non fornivano risposte adeguate alla nuova sete di conoscenza e crescita interiore, l’attrazione verso lo spiritismo e i fenomeni a base medianica rischiavano di condurre a esiti più disastrosi di quelli che si volevano combattere, per via delle pericolose aperture a mondi sotterranei.
Nel 1850, a Boston, fu iniziato alla Fraternità Ermetica di Luxor, scalando velocemente i gradi della gerarchia, fino a raggiungerne i vertici. Nel 1870, per un motivo ignoto, si separa dalla confraternita per fondare una propria organizzazione, che diventerà il laboratorio delle sue idee: la Comunità di Eulis, dove si insegna che la più grande e la principale forza della natura è il sesso. Se la dottrina e la pratica della magia sessuale può essere stata ispirata dalla conoscenza dei Tantra, nell’ambito dei suoi viaggi di gioventù, Randolph ci mette del suo per adattare antiche conoscenze alla condizione dell’uomo moderno.
Come ricorda Evola nella prefazione, è già con Platone che la cultura europea acquisisce familiarità con le dimensioni metafisiche della sessualità. Nel Simposio, opera del filosofo ateniese discepolo di Socrate – nella forma del dialogo in un contesto amichevole fra un gruppo di uomini che partecipano ad un banchetto – si dipana un discorso in lode dell’eros, una forza capace di ispirare coraggio, virtù e gesta eroiche (notare l’identità di radice tra eros ed eroe) e sconfiggere la paura naturale della morte. Attraverso l’amore erotico è possibile trascendere la condizione terrena e raggiungere altezze spirituali, riconquistando l’unità originaria.
Il testo di Randolph pubblicato con il titolo di Magia Sexualis è presentato come una raccolta di appunti presi dai suoi discepoli. La vera origine del testo è difficile da determinare, tanto più che la traduzione francese di Maria de Naglowska, da cui è tratta quella italiana, è la prima vera edizione a stampa apparsa al mondo, ed è difficile valutare il contributo della Naglowska ad un’opera il cui originale, se mai è esistito, non è mai stato rinvenuto. Dopo un’introduzione che presenta gli interessi spirituali della Comunità di Eulis e la dottrina di riferimento, il libro propone una serie di esercizi che consentono di sviluppare le qualità necessarie per la pratica della magia: il volitismo (cioè la capacità di concentrazione, indispensabile a purificare le intenzioni), il decretismo (cioè la facoltà di emanare ordini perentori e irresistibili), il posismo (lo studio delle posture e dei gesti più adeguati al raggiungimento dello scopo magico) ed infine il tiroclerismo (la possibilità di influenzare una persona o un oggetto a distanza). Al fine di pervenire a tali realizzazioni, la sezione seguente del volume, intitolata “Magia”, è dedicata alla riproduzione di profumi, colori, numeri, in linea con l’oroscopo della persona che si desidera suggestionare ovvero dello scopo che ci si è prefissati. Sono esplicate le corrispondenze tra pianeti, colori, metalli, piante, con una originale applicazione alla musica.
Nell’ambito delle “simpatie” che si stabilizzano sul piano dell’occulto, Randolph utilizza il concetto di polarizzazione per spiegare la causa del flusso di energia sottile, riprendendo la famosa conclusione del mago Ermete Trismegisto, secondo cui ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per fare i miracoli di una sola cosa. L’intero universo si fonda sull’incontro creativo di due forze di segno opposto – l’una attiva, l’altra ricettiva – che agiscono attraverso un potere di attrazione e repulsione. Si definiscono forze positive e negative, trasmissione e ricezione, vita e morte, idea e azione, uomo e donna; quest’ultima polarità, che ripropone sul piano umano la dualità universale, si presenta nei seguenti termini: sul piano materiale e ordinario, è la donna il polo attivo, con il suo potere di attrazione e fascinazione nei confronti del quale l’uomo è passivo; invece, su di un piano superiore e metafisico, è l’uomo che deve attivarsi, affinché il suo principio-forma prevalga sul caos.
Per quanto riguarda il sesso, quindi, è su uno sfondo di puntuali corrispondenze che si attua un processo universale per rigenerare l’energia vitale e rendere efficace la volontà magica, in base a quattro leggi fondamentali:
1) il potere “magico” è al suo apice al momento dell’orgasmo, sia nell’uomo che nella donna;
2) in alcune condizioni specifiche, siamo in grado di usare questo potere per influenzare le leggi fisiche e metafisiche nelle loro manifestazioni più distanti;
3) con la sua induzione nella sfera materiale, è possibile provocare gli effetti desiderati;
4) i pensieri, le idee, le inclinazioni lasciano il segno, durante il coito, anche nella sfera astrale.
La pratica della magia sessuale implica il rispetto di alcune regole di base: salute fisica e dirittura morale, alimentazione equilibrata, relazioni sane con il partner. L’autore si dilunga nella descrizione delle diverse posizioni sessuali corrispondenti ad una particolare azione e sulle ricette per ottenere determinati obiettivi (scegliere il sesso del nascituro, curare infermità, caricare un oggetto di determinate influenze, operare con gli specchi magici). Il processo è sempre lo stesso: prima occorre scegliere colori, profumi e suoni corrispondenti ad un certa dimensione planetaria, rispetto alla persona o all’oggetto che si desidera influenzare. Quest’ultima parte risulta essere la meno interessante dell’intera opera del Randolph, che vale comunque come testimonianza del permanere, fino a noi, delle possibilità applicative di antiche conoscenze nel campo metafisico.
È certo che una tale apertura di orizzonti, in un campo così delicato come quello della sessualità, non può che risultare benefico per l’uomo e la donna dei nostri tempi – in un mondo appiattito, da un lato, sulla rivoluzione sessuale intesa come banalizzazione e liberalizzazione del sesso, dall’altro su uno sterile moralismo bacchettone. Il principio di riferimento è lo stesso in ogni ambito, e consiste nel trattare la dimensione metafisica come realtà – indagabile e sperimentabile al pari del mondo fisico – utilizzando la magia come procedimento di conoscenza al pari alla moderna scienza meccanicistica.