Secondo il modello di analisi di Gasparov, si deve procedere nell’affrontare un testo poetico considerandolo su tre livelli. Il primo è quello delle immagini; il secondo è quello stilistico; il terzo, infine è quello fonico e sonoro.
Ad un primo livello, quello delle idee e delle immagini, il componimento di Lermontov crea nella mente del lettore il dialogo fra il poeta e un oggetto: il pugnale, simbolo di un mondo, quello circasso, quello del Caucaso, emblema dell’esotico e della libertà. L’immagine ricorrente, contenuta nello stesso titolo, elemento essenziale da dover tenere in considerazione, è quella del pugnale, lucente, freddo, longilineo, la cui lama, per la prima volta non è percorsa dal sangue di mille battaglie, ma da una lacrima, storia di sofferenza.
Esso è il tesoro ed il compagno del poeta; è l’amico da cui prendere esempio e a cui ispirarsi. Continuando su questo primo livello, si entra nel mondo letterario dell’opera.
La descrizione che fa Lermontov è quella di un mondo oggettivo. Fra di essi, la maggioranza fa riferimento a concetti concreti(кинжал, грузин, бой, черкес, кровь, слеза, жемчужина, сталь). Di questi, tuttavia, alcuni sono utilizzati all’interno di figure retoriche, come “ жемчужина” (la perla) utilizzata per una metafora, che dunque le fa perdere la propria concretezza.
Seguono poi i sostantivi utilizzati per il mondo interiore, in tutto sei (душа, любовь, печаль, страдание, расставание, память), che indicano per lo più un animo agitato, scosso dalla sofferenza, dal distacco. I sostantivi che indicano il mondo esteriore (странник, друг, спутник, глаз, рука, товарищ) contribuiscono a creare un immagine di un mondo libero e anelato.
Dei venti aggettivi invece, solo uno (твердый) ha come diretto referente l’io lirico del poeta. Glialtri sono utilizzati per rendere più vivido il mondo descritto.
La maggior parte sono indirizzati al pugnale stesso (булатный, холодный, светлый, железный), per insistere sull’immagine concreta dell’arma/amico del poeta. Un immagine che fa presto a perdere la sua concretezza, divenendo il simbolo del ricordo, del distacco, del sentimento. Gli aggettivi che non si riportano al pugnale fanno riferimento al mondo esotico dal quale esso proviene (задумчивый, usato per il georgiano, грозный, per indicare la battaglia, свободный, per denotare il circasso).
In questo mondo di sporche guerre nelle quali si muovono pensierosi georgiani e liberi circassi, solo lamano che ha portato al poeta l’oggetto del suo canto, è indicata da un aggettivo più delicato(лилейная).Anche nell’analisi dei verbi, nettamente inferiori a sostantivi ed aggettivi, è possibile riscontrare l’immagine del pugnale (ковать, точить), oltre a quella dei neri occhi (тускнеть, сверкать),riconducibili all’universo caucasico.
Il secondo livello d’analisi è quello stilistico. Il tono generale è estremamente studiato e controllato. Pur essendo una lirica nella quale dominano le passioni forti (la sofferenza, l’amore, la tristezza), l’impeto è come se fosse imbrigliato in una fitta rette, formata da segni di interpunzione. Essi sono composti da molte virgole e punti, con l’aggiunta di un trattino (v.8) edue punti (v.14).
La loro funzione è quella di creare delle pause all’interno della struttura generale e dei singoli periodi. Le cesure, interne ad uno stesso verso, o poste alla fine di esso, non sono presenti solo fra i vv.5-6, dove si riscontra l’unico enjambement. Esso è utilizzato per descrivere il passaggio del pugnale nelle mani del poeta.
E’ senz’altro un passaggio importante, nel quale si attesta l’incontro fra il mondo personale di Lermontov e quello dell’universo selvaggio dal quale proviene il pugnale. Un passaggio nel quale vi è, proprio grazie all’assenza di pause, un cambiamento di tono, che si fa d’un tratto, più brusco, per poi tornare subito dopo sotto il controllo della penna del poeta.