Per la prima volta, grazie all’accurato lavoro della studiosa Magda Vigilante, sono stati editi i racconti raccolti nell’Archivio Arturo Onofri della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, i quali testimoniano una diversa attività di Arturo Onofri conosciuto come poeta la cui produzione risente, all’inizio, oltre che dei poeti francesi, di Pascoli e soprattutto di D’Annunzio, adottando modi d’un titanismo estetizzante, sfiorando anche il crepuscolarismo e le esperienze dei primi vociani.
Al tempo stesso Onofri recuperò le forme del linguaggio tradizionale per ricavarne significati religiosi, profondi e positivi, per affermare la forza della voce poetica, la sua capacità di entrare in contatto con i valori più autentici della natura e della storia.
Nell’Inferno di Onofri: un libro a tinte gotiche
Si tratta di tre racconti che risalgono a una fase molto giovanile dell’autore, nella quale è manifesta la sua adesione al Simbolismo e al Decadentismo. Nell’Inferno, dalle tinte gotiche, è il racconto più lungo, che dà il titolo alla raccolta.
“Un freddo intenso gli faceva battere i denti, insonne, si girava e rigirava nel letto, mentre ascoltava i lugubri rintocchi di un campanile vicino. In un attimo di tregua concesso da un breve sogno gli appariva un paesaggio idilliaco nel quale avrebbe voluto sostare per sempre. Era solo un’illusione, però, che svaniva nel risveglio angoscioso durante il quale s’udiva un rumore ossessivo, un misterioso respiro di cui non comprendeva la provenienza.”
La curatela di Magda Vigilante
Magda Vigilante è nata e vive a Roma. Laureata in Lettere alla Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha conseguito il dottorato in italianistica presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. È stata bibliotecaria presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Da anni dedica le sue ricerche ad autori italiani del Novecento. Ha curato i volumi: Arturo Onofri, Poesie e prose inedite (1920-1923), Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, [1989]; Id., I quaderni di Positano, Pistoia, Via del Vento, 1999; Id., Arioso. Orchestrine, Lavis (Tn), La Finestra editrice, 2002. Ha pubblicato il volume: L’eremita di Roma. Vita e opere di Giorgio Vigolo, Roma, Fermenti, 2010. Di Giorgio Vigolo ha curato i volumi Lirismi. Scritti poetici giovanili (1912-1921), Roma, Edizioni della Cometa, 2003; Roma fantastica, Milano, Bompiani, 2013; Le notti romane Roma, Edilet, 2015.
Ha scritto la voce Giorgio Vigolo nell’antologia: Marco Albertazzi Marzio Pieri Gli invisibili. Antologia-Saggio del 900 Poetico, Lavis (Tn), La Finestra editrice, 2008. Ha curato di Gianna Manzini il volumetto Il merlo e altre prose, Pistoia, Via del Vento, 2005. Ha pubblicato il saggio La poesia di Onofri come immagine del Verbo in P. Gibellini, La Bibbia nella letteratura italiana, vol. II, L’età contemporanea, Brescia, Morcelliana, 2009. Suoi saggi critici sono stati pubblicati sulle riviste: «Studi novecenteschi», «Critica letteraria», Il 996, rivista del Centro Studi Belli, «Campi Immaginabili», Pagine, «Poeti e poesia» e sulla rivista on-line «Fili d’aquilone».