Una regata mortale di Editha Aceituna Griffin, con la traduzione di Costanza Masetti, arriva in Italia, per la collana Vintage della casa editrice Le Assassine.
Editha Acetunia Griffin è nata a Gibilterra nel 1876 ed è morta a Kensington nel 1949. Ha scritto più di dodici romanzi tra mysteries e romanzi storici, che hanno trovato risonanza anche in Australia. Della sua vita non si sa molto, a parte il matrimonio con un ufficiale di cavalleria da cui sono nati due figli.
Una regata mortale: sinossi
“Se mai mi dovessi sposare” rifletteva Martin Denham
“vorrei una come lei!”Era un pomeriggio di giugno nella piccola stazione ferrovia-
ria di Wissingham: Martin era appena sceso dal treno che loaveva portato dall’ufficio di Londra alla casa di sua madre sul
fiume. L’aria rovente dello scompartimento lo aveva stressato enon vedeva l’ora di cambiarsi velocemente d’abito e sorseggia-
re un tè in compagnia di un bel libro. La vista della giovane glifece, però, accantonare quei pensieri: era scesa dal suo stesso
treno ed evidentemente non intendeva passare lì solo il fine
settimana, perché aveva una valigia, un borsone e quello chesembrava essere un cavalletto. Era in piedi all’entrata della sta-
zione e stava confabulando con il facchino, che aveva impilatoi suoi bagagli sul carrello. Fuori non c’erano né auto né car-
rozze, solo una lunga strada vuota bordata di castagni in fiore.Con la scusa di informarsi circa una cassa di vino che sua
madre aspettava, mentre il capostazione consultava il registro,
Martin osservò attentamente la ragazza. Era la prima volta, a
sua memoria, che si sentiva così attratto da una sconosciuta, di
solito non era così sensibile al fascino femminile.
Nella placida campagna inglese, dove sorge l’antica Abbazia di Wissingham, Merle, una giovane e bella ereditiera di origine australiana, viene ritrovata senza vita dopo una regata. L’amica, Daria Lane, da poco rientrata da un lungo soggiorno in Italia, non si dà pace e non crede alla facile soluzione proposta dalla polizia, che attribuisce la morte a una rapina finita male da parte di un vagabondo. Determinata a trovare il vero colpevole, la giovane indaga dunque sulla nobile e antica famiglia decaduta, di cui Merle è entrata a far parte sposando Leonard e portando in dote un sostanzioso patrimonio, che ha permesso di salvare l’antica magione e i suoi possedimenti dalla rovina. Ma Diana riuscirà ad arrivare a una conclusione nella sua personale inchiesta? Oppure la sua testardaggine la porterà solo a vivere esperienze spiacevoli e la verità sarà quella sostenuta dalla polizia: un criminale non può annidarsi tra i membri di una casata che da secoli dà lustro alla contea?
“In questo periodo in cui si parla tanto della monarchia inglese, mi sembra particolarmente azzeccato questo romanzo di Aceituna Griffin dove con tocco leggero, ma senza privarci della suspense con un finale insolito, ci mostra la mentalità di una certa aristocrazia – ha commentato l’editrice Tiziana Prina. E poi la descrizione della campagna inglese e dei riti di chi vi abita non possono che deliziare il lettore amante di un’Inghilterra del passato ben impressa nell’immaginario collettivo.”
Un romanzo della Golden Age, scritto negli anni Trenta, che racconta di un classico delitto con personaggi appartenenti alle varie classi sociali, e uno sguardo sul mondo esclusivo dell’upper class, fatto di rigide regole e formalità.