In tempi in cui si ride sempre meno e sempre più per buffonate senza senso, è proprio il caso di riscoprire il potere curativo di una risata che lasci l’amaro in bocca: la lezione di Aldo Palazzeschi. Più di duemila anni fa Orazio asseriva che a raggiungere il punctum è il poeta in grado di unire l’utile al dilettevole parimenti ammonendo e divertendo il lettore. E se è innegabile che un messaggio, debitamente distorto dalla lente dell’ironia, possa acquistar forza, è altrettanto vero che rinunciare a quell’aria pedante e seriosa cui siamo comunemente assuefatti (quasi fosse una patente d’autorevolezza) comporta spesso il rischio di non esser presi sul serio. Aldo Palazzeschi quel punto oraziano l’ha raggiunto, ne ha fatto una professione di vita ed un testamento spirituale.
Read More »‘Il Palio dei buffi’, il grottesco di Palazzeschi
Il Palio dei buffi è un volume del 1937 che raccoglie i racconti di Aldo Palazzeschi (diciotto, per la precisione) e viene da pensare che i personaggi di queste novelle potessero parlare con l'autore, dovrebbero riprendere l'attacco di una vecchia cantilena di Soffici: "Palazzeschi, eravamo tre/ noi due e l'amica ironia..." Ecco, rintracciare quel terzo è forse la chiave per scoprire il segreto dei racconti di Palazzeschi.
Read More »‘Conclave dei sogni’: il rifiuto della modernità di Vigolo
Conclave dei sogni è il libro con cui il poeta Giorgio Vigolo ha radunato le sue poesie nel 1935. La raccolta non appare tesa verso una deliberata ricerca di <
‘Un viaggio con Francis Bacon’, di Franz Krauspenhaar
Franz Krauspenhaar è uno scrittore milanese dal talento eclettico, e la sua biografia ne è la prova. Ha lavorato in ambito commerciale in vari settori merceologici, anche se la sua carriera in qualità di scrittore ha inizio solo alla fine degli anni '90, pubblicando il suo primo libro a 39 anni. Ad oggi il suo estro creativo ha all'attivo: otto romanzi, un saggio narrativo, quattro libri di poesie e una serie di collaborazioni per la stesura di raccolte poetiche e narrative. I romanzi di Franz Krauspenhaar sono spesso delle autofiction ed egli è solito raccontare le sue storie attraverso la voce in prima persona. Il maestro indiscusso al quale Krauspenhaar sembra riferirsi per quanto riguarda lo stile, la discorsività libera e priva di tabù e colore della pagina è lo statunitense Henry Miller, scrittore altrettanto poliedrico. Tuttavia tra gli autori di riferimento primeggiano altri 'grandi maestri' che non possono non essere menzionati, ovvero: Thomas Bernhard, Heinrich Böll, Samuel Beckett, Dürrenmatt e Celine. Dalle premesse sin qui enunciate è possibile dedurre la densità della scrittura dell'autore milanese e apprezzarne al tempo stesso la capacità narrativa fuori dal comune.
Read More »Sorelle Materassi di Palazzeschi: la nostra Italia che fu
L’inizio delle Sorelle Materassi coincide con un racconto minuzioso di una delle più belle città d’Italia a tutti nota come la 'culla del Rinascimento’, ovvero Firenze. Palazzeschi si perde inizialmente in una spasmodica descrizione della bellezza percepita dai suoi occhi di questa incredibile citta’ e cerca dunque di trasmettere ai lettori tale senso di meraviglia, cercando di diffondere la straordinaria bellezza di cui si riempiono i suoi occhi dinanzi a luoghi che tutti conosciamo come incantevoli. Dopo aver descritto in modo leggermente pedante il paesaggio, l’opera si alleggerisce passando alla descrizione dei protagonisti il tutto ambientato a Santa Maria a Coverciano.
Read More »“Il codice di Perelà”: il Cristo mancato di Aldo Palazzeschi?
"Il codice di Perelà" è un romanzo ricco e variegato che affronta la realtà in termini favolistici e affidandosi ad un'allegoria errmetica che fanno sorgere spontanea la domanda: Perelà è un antiromanzo ambiziosamente cristologico?
Read More »Aldo Palazzeschi, scrittore futurista…ma non solo
Personalità eccentrica, Aldo Palazzeschi ha rappresentato uno dei primi motivi di rottura nella letteratura italiana di inizio novecento. Nonostante il suo nome sia legato prevalentemente ad opere riguardanti il filone futurista, non risulta esauriente incardinare Palazzeschi in un'unica categoria di appartenenza.
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