La cristianità ha un problema con la semplicità. Ma non perché i suoi fedeli, oggigiorno, si avvicinino pericolosamente al rifiuto della materialità come fine primo della vita e del bisogno terreno, così come predicato dal Poverello d’Assisi o come risultato dell’esempio dei santi. Più che di semplicità, infatti, potremmo parlare di semplificazione, in un senso chirurgico e profondo rispetto a quello evocato, come sicuramente ricorderete, dalla fu Murgia Michela mentre svolgeva il suo perfetto e fantascientifico compitino ideologico, quando affermava che i cattolici adorano un Dio bambino perché rifiutano la complessità. Ebbene, tra la provocazione e la disperazione che aggrediscono il cuore di default e la comicità volontaria che deflagra felicissima da certe affermazioni, la scrittrice sarda, tra le righe di una rotonda sciocchezza, non sparava una sentenza del tutto infondata quando accostava la disabitudine alla complessità alla vita odierna della Fede.
Read More »La Madonna Negata di Gagliardi– Storia e dossier medico-scientifico sulle apparizioni alle quattro ragazzine di Garabandal
Uno dei più grandi santi, che è stato appassionato di Maria, è San Luigi Maria de Monford. Eppure, anche lui, diceva: «Non date credito alle favole, ai racconti senza fondamento, non andate in cerca di visioni». Quindi i grandi santi, i grandi mistici, i grandi dottori della chiesa, hanno sempre preso le distanze da visioni e visionari. La proliferazione di visioni e di visionari c’è stata in ogni epoca. Oggi sentirete spesso giustificare questa fioritura di apparizioni, incolpandone il Concilio Vaticano II. Perché si ha fame di visioni e apparizioni? Perché anche i media ne restano affascinati e cavalcano l’onda? Giorgio Gagliardi, esperto di queste tematiche, cerca di trattare questa spinosa questione nel libro “La Madonna Negata - Storia e dossier medico-scientifico sulle apparizioni alle quattro ragazzine di Garabandal”, pubblicato da Youcanprint nel 2011 e rieditato quest’anno con l’intento di fare maggiore chiarezza su alcuni aspetti.
Read More »Tommaso Amadei, teologo: ‘Il dolore è un promemoria: richiama costantemente e con forza ciò che siamo stati e che non siamo più’
Viviamo in un momento storico dove l’apprensione morale per i diritti di libertà e uguaglianza è fortissima e anche plausibile, da una prospettiva secolarizzata, nondimeno la minaccia contro la quale bisognerebbe esprimere maggior preoccupazione coinvolge un orizzonte millenario molto più complesso, quello giudaico-cristiano. Il senso del Cristianesimo originale si condensa intorno al camino della promessa di Cristo, la promessa escatologica della vita eterna.
Read More »Joris-Karl Huysmans: dall’abisso alla fede cattolica
Joris-Karl Huysmans nasce a Parigi nel 1848; di origine fiamminga, è funzionario presso il Ministero degli interni dal 1868, si dedica alla letteratura sotto l'influenza di Zola: al naturalismo infatti si possono ricondurre i suoi primi romanzi, Marta, storia di una fanciulla, La sorelle Vatard e il racconto Zaino in spalla, che Zola raccoglie nelle Serate di Médan, antologia di scrittori naturalisti da lui stesso curata.
Read More »‘Di qua al monte’, il romanzo introspettivo di Ugo Cirilli
Di qua dal monte è un romanzo di Ugo Cirilli, scrittore toscano classe ’85, che vive in Versilia. Laureato in Psicologia Cognitiva Applicata presso l’Università di Bologna, Cirilli si occupa di content writing per siti web e testate. Attualmente collabora con un’azienda della grande distribuzione organizzata e con il giornale web Toscana Today. Nel tempo libero si dedica alle sue passioni, in particolare alla lettura e alla scrittura. È autore di diversi romanzi, due dei quali editi: “Di qua dal monte”, disponibile gratuitamente sul sito web ugocirilli.it e “Un accordo maggiore in sottofondo”, pubblicato dalle edizioni “Luci della notte” in formato cartaceo.
Read More »Dio e mistero nell’universo di Gilbert Chesterton
Gilbert Keith Chesterton, autore caratterizzato dalla particolare sensibilità per le tematiche religiose e di fede, con L'uomo che fu Giovedi, pubblicato nel 1908, sembra voler cacciar fuori tutte le angosce e paure legate alla figura di Dio. Di un Dio o di Dio? È questa la domanda che forse emerge in questo particolarissimo romanzo, forse mai tanto considerato dalla critica.
Read More »Alessandro Zannini: “L’amante di Cristo”
Si è ispirato alla figura Monsignor Raffaele Nogaro, lo scrittore e giornalista campano Alessandro Zannini ("Sera e dintorni", "Storia della fanteria", "Sulle ali di un gabbiano", "Il pozzo di Sichem") per il suo romanzo "L'amante di Cristo" il quale ripercorre la vita e alcuni episodi realmente accaduti anche attraverso personaggi che richiamano alla memoria figure verosimili come don Peppino Diana, don Puglisi e don Ciotti e che hanno conosciuto Monsignor Nogaro.
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