Beirut. Giornalisti e intellettuali col ditino puntato, prima di scrivere o parlare dell’assedio di Idlib, per onestà intellettuale, hanno il dovere di spiegare a lettori e auditori tre questioni fondamentali. Primo. Chi occupa il territorio e tengono in ostaggio i civili sono gruppi terroristici in passato legati a Jabhat al Nusra, ramo siriano di Al Qaeda, nemici di Assad e anche dei curdi. Secondo. La presenza militare della Turchia, membro della Nato, in quel territorio è una violazione del diritto internazionale oltre che della sovranità della Siria. Terzo e ultimo punto.
Read More »Geopolitica: la reale natura del conflitto nello Yemen
Il geografo svedese Rudolf Kjellen fu abile nell’individuare nella dicotomia occidente/oriente uno dei pilastri portanti del pensiero geopolitico. Da molti considerato come il padre fondatore di questa disciplina, Kjellen, non negando la derivazione della stessa dalla geografia sacra, vedeva nell’idea di Occidente un mondo orientato indiscutibilmente verso il progresso senza limiti; mentre nell’Oriente riconosceva degli istinti primordiali votati alla contemplazione, ad una visione maggiormente pessimistica della vita ed al rispetto delle tradizioni. Questa dicotomia geopolitica può essere la prima chiave di lettura dialettica attraverso la quale interpretare il conflitto nello Yemen come lo scontro tra una modernità che tutto ingloba in nome di una forma mentis nichilistica in cui l’unica verità assoluta è il profitto economico e delle forze, ancorate alla tradizione, che percepiscono come imposta ed estranea alla loro cultura la negazione dell’ordine metafisico e la scissione stessa tra questo e l’ordine fisico.
Read More »