La proposta di Maria Teresa Caprile di richiamarsi alle parole e quindi alle poesie di Giorgio Caproni è una sfida per dimostrare che chiunque e, perché no, anche uno studente italiano, attingendo dal suo ricco vocabolario, può avviare e arricchire la sua conoscenza della lingua italiana e, inoltre, della nostra cultura e società. Infatti, la produzione letteraria caproniana (anche quella non meno importante in prosa, che però non viene qui esaminata) riflette totalmente la realtà italiana dell’intero Novecento, a cominciare dai primi decenni del secolo, da lui trascorsi nella natia Livorno, agli anni centrali della sua formazione a Genova negli anni Trenta, sino alla seconda metà vissuta a Roma con uno sguardo attento e spesso dolente su un’evoluzione sempre meno confortante della società.
Read More »Il mare visto dal poeta Giorgio Caproni
Una delle caratteristiche della poesia di Giorgio Caproni è senza dubbio la semplicità, unita alla vasta spazialità della sua immaginazione che riesce anche ad inglobare il lettore nel suo universo. "Un uomo che ama vivere l'amore e la natura", questa è una possibile descrizione dell'uomo Giorgio Caproni, che si nasconde, in veste di autore, dietro le sue splendide e coinvolgenti poesie. Lo stile chiaro e mai pesante, dolce come un canto, accompagna le descrizioni di luoghi e sensazioni vive e leggere, come il vento, immense e profonde, come il mare.
Read More »‘Basterà un soffio d’erba’, il distacco visto da Giorgio Caproni
Basterà un soffio d'erba di Giorgio Caproni è una poesia che fa parte della raccolta Cronistoria. Questo dodicesimo sonetto sviluppa il tema del distacco, di cui la morte non rappresenta che il primo momento: a essa succede infatti anche l'allontanamento provocato dalla vita che continua e dal conseguente cedere della memoria. Probabilmente, già prima, si chiede il poeta, è stata presente nel cuore di lei la consapevolezza della prossima separazione e il desiderio di adempiervi.
Read More »“Anch’io”, la disarmante semplicità di Giorgio Caproni
La poetica di Caproni è improntata su una finezza espressiva che sfocia in un'apparente semplicità e comunicabilità, col tempo però l'autore matura la sua poetica sempre più tendendo all'affermazione di una realtà ingannevole e mutevole che non trova un mezzo attraverso cui possa essere espressa, non con i versi, non con la poesia e forse che deve rimanere inespressa per essere compresa.
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