Darkland" di Paolo Grugni (Laurana Editore - collana Rimmel, 304 pp.) omaggia e ricorda gli ebrei uccisi durante l'Olocausto. Ma quale fu il vero motivo per cui Hitler decise di sterminare gli ebrei? Perché è fondamentale capire il motivo per cui Hitler fosse vegetariano? In che modo la figura di Richard Wagner fu determinante per l'avvento del nazismo? Quale ruolo giocò il nazismo magico? Perché nel cuore nero della Foresta Nera si nasconde una struttura simile al Vaticano e cosa ha a che fare con il nazismo e l'esoterismo? Questi alcuni dei temi inediti che cambiamo radicalmente il modo di approcciarsi e comprendere il nazismo: preparatevi alla verità.
Read More »Foibe, giornata della memoria. “El Spin” e la satira contro Tito, gli slavi, i grandi della terra di Andrea Giannasi
Foibe. Esce in occasione del Giorno del Ricordo, oggi 10 febbraio, il saggio di Andrea Giannasi "El spin. La satira contro Tito. L'esperienza dell'inserto della Gazzetta di Pola contro l'egemonia jugoslava 1945-1947" (Tralerighe libri editore). Sabato 20 ottobre 1945 i polesi trovarono in edicola insieme a "La Gazzetta di Pola", un inserto satirico di quattro pagine, al prezzo di sette lire, dal titolo in istro-veneto "El Spin", la spina, con vignette di Gigi Vidris.
Read More »‘La Notte’, l’autobiografia di Elie Wiesel per la giornata della memoria
E' sempre un lavoro delicato e spinoso raccontare di un libro autobiografico sull'Olocausto, ma parlare del La Notte di Elie Wiesel risulta più arduo del previsto. Pubblicato da Giuntina nel 1958, appartenente alla collana Shulim Vogelmann. Il romanzo non racconta solo la storia di un bambino ebreo , ma introduce ad una testimonianza reale di sofferenze, dolore, cattiveria e brutalità circa la persecuzione ebraica degli anni trenta e quaranta del XX secolo.
Read More »‘Red Land’, un film sul massacro di una ragazza istriana per ricordare le Foibe
In occasione dell'anniversario delle Foibe, consigliamo la visione del film Red Land, terra rossa, uscito lo scorso anno, dedicato alla storia di una ragazza istriana, Norma Cossetto, che fu violentata, massacrata e gettata nelle foibe dai partigiani comunisti di Tito, sostenuti dai partigiani comunisti nostrani, solo perché era la figlia del segretario politico del fascio locale. Norma era una studentessa, laureanda a Padova con una tesi dal titolo Istria rossa, rossa come la terra istriana, ricca di bauxite. Quella tesi, e quella terra rossa diventa la metafora che dà il titolo al film ed evoca il sangue versato sulla terra istriana e il colore dell’ideologia che condusse allo sterminio.
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