E poi c'era lei. Carina. Molto carina. In quel Gruppo '63. In quella foto affollata di teste che sarebbero diventate note e con il vecchio Ungaretti davanti alla torta: "Eravamo nati a un giorno di distanza l'uno dall'altra. Festeggiammo insieme i compleanni. Ungaretti era lì. Con l'immancabile basco. Non spaesato. Sordo e inguaribilmente incazzato. Mio Dio, pensai, ora prende la torta e la lancia contro qualcuno", ricorda Carla Vasio. Sì, Ungaretti poteva essere imprevedibile. Quello che non si capisce è perché delle donne che hanno partecipato al Gruppo '63 non si parla mai. La Vasio è una signora fine, con un bel libro di memorie pubblicato da poco ( Vita privata di una cultura, Nottetempo) - e ci si aspetta una risposta risentita, rancorosa. E invece è ironica: "Forse non gliela davamo. O forse pensavano di essere solo loro i protagonisti di questa scena che è durata alcuni anni e molto ha svecchiato nella cultura italiana".
Read More »Addio a Umberto Eco, ideologo enciclopedico
L'osannato semiologo e scrittore di successo Umberto Eco si è spento a 84 anni il 20 febbraio scorso, lasciando, a detta soprattutto della sinistra intellettuale radical chic, impegnata in questi giorni in sterili panegirici dello scrittore piemontese, un vuoto incolmabile. Senza dubbio Umberto Eco è stata una delle personalità di maggior rilievo della cultura italiana dell’ultimo secolo, acuto osservatore e generoso donatore di sapere. Eco era una enciclopedia vivente, un concentrato di nozioni che gli consentiva di indagare intorno a vari argomenti, ma non è mai stato, come molti pensano, un filosofo. In questo settore infatti mai una volta, a parte la semiologia in cui era specializzato, il borioso accademico ha dato vita ad una innovazione di pensiero. Cosa ha introdotto di significativo dal punto di vista filosofico Umberto Eco? Era un illuminista rimasto a Kant, che non si è mai reso conto che nuovi sviluppi hanno contraddetto alcuni principi. Un alfiere del progressismo di sinistra che ha accettato senza se e senza ma il pensiero unico, l'ideologia dominante.
Read More »Edoardo Sanguineti, il “chierico organico” studioso di Dante
Esponente di spicco nonché tra dei fondatori del Gruppo ’63, Edoardo Sanguineti (Genova, 9 dicembre 1930 – Genova, 18 maggio 2010), soprannominato “chierico organico”, in quanto le sue opere avrebbero frantumato, messo in discussione il vecchio sistema, è stato docente …
Read More »Gruppo 63: tra avanguardia e sperimentalismo
Stimolati e allo stesso tempo insoddisfatti dei nuovi passi che si stavano muovendo un gruppo di scrittori e critici, tra i quali Umberto Eco, Renato Barilli, Francesco Leonetti, Giancarlo Marmori, Lamberto Pignotti, Alberto Arbasino, Edoardo Sanguineti, Giorgio Manganelli, Luigi Malerba, in occasione di un convegno tenutosi a Palermo nel 1963, creano il «Gruppo 63» affermando il carattere provocatorio della nuova letteratura, la protesta contro il realismo e contro l'assetto della realtà, il carattere dell'opera moderna come «opera aperta», la disgregazione dei linguaggi e l'uso del plurilinguismo.
Read More »Alberto Arbasino, massimo interprete di Gadda
Alberto Arbasino nasce a Voghera il 24 gennaio 1930 è scrittore, saggista, giornalista italiano, critico teatrale e musicale. Tra i protagonisti del Gruppo 63 , la sua produzione letteraria ha spaziato appunto dal romanzo alla saggistica.
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