Il rapporto claustrofobico e distruttivo che intercorre tra i due emerge chiaramente dalla lettera che Kafka scrive al padre nel 1919, quando la sua vita è oramai segnata inesorabilmente da una salute cagionevole, da fallimenti personali e da un senso di colpa perenne che lo spinge a chiudersi nella sua scrittura, isolandosi dal mondo esterno. Le quarantotto pagine che compongono questa lettera sono state pubblicate soltanto nel 1952 e non sono mai giunte tra le mani di Hermann Kafka. La lettera è il tentativo di esorcizzare una relazione poco sana, di ripercorrere nel tempo tutti gli avvenimenti, gli sguardi e le parole che lo hanno costretto a restringersi e ad abbassare il capo di fronte alla grandezza tirannica della figura paterna.
Read More »“Il Castello”: il trionfo dell’impotenza umana
Il romanzo Il Castello, scritto intorno al 1922 e pubblicato postumo nel 1926, è l'ultimo dei tre romanzi del grande scrittore praghese Franz Kafka. Rimasto incompiuto, questa oscura opera è incentrata sui temi della burocrazia, della legge come ordine globale, dell'alienazione e della frustrazione incessante in cui versa l'uomo che tenta di integrarsi in un sistema che lo invita e lo allontana contemporaneamente
Read More »‘Il processo’ di Franz Kafka: una tragedia allegorica senza interpretazione
Il protagonista de Il processo , Joseph K., è impiegato come procuratore presso un istituto bancario. Una mattina, due uomini a lui sconosciuti (Franz e Willelm) si presentano presso la sua abitazione dichiarandolo in arresto, senza tuttavia porlo in stato di detenzione. K. scopre così di essere imputato in un processo
Read More »