Resteranno delusi coloro che si sono accapigliati ancora prima dell'uscita dell'atteso film di Checco Zalone, Tolo Tolo, che si dividono in quelli pronti a condannare il presunto spirito razzista, salviniano, anti-migranti, e quelli adusi a difendere la sua comicità politicamente scorretta.
Read More »Il caso Rolling Stone e la banalità del bene, la nota rivista rotola e finisce gambe all’aria
La rivista Rolling Stone ultimamente è balzata agli onori della cronaca per una campagna, con tanto di manifesto, contro l’italica cattiveria, personificatasi sotto le demoniache sembianze di Matteo Salvini. Nel documento, scritto con toni a metà tra l’apocalittico e il moraleggiante, si vaneggia un richiamo ai valori di civiltà e convivenza, infarciti di richiami all’abbandono di paure ancestrali, già sperimentate nel corso della storia. Ora, tralasciando il fatto che questi signori possano conoscere veramente o meno la storia, fa sorridere come essi si sentano inconfutabilmente dalla “parte giusta della barricata”.
Read More »Il nuovo patetico monologo di Roberto Saviano
Volto sfatto, distrutto, espressione funerea, sospiri, toni melodrammatici, alla Barbara D’Urso: non manca proprio nulla, la sceneggiatura è pronta e il nuovo video-messaggio di Roberto Saviano può essere registrato e diffuso dai media. Il nuovo nemico diabolico da combattere è il neoministro dell’interno Matteo Salvini, reo di aver messo in dubbio la bontà disinteressata delle Ong che operano nel mar Mediterraneo. Un discorso tutto incentrato sulla difesa delle persone che salvano vite nel cimitero del mar Mediterraneo. E quel fanfarone e maleducato di Salvini, privo di capacità di analisi, comprensione e conoscenza del diritto del mare non può permettersi di usare parole disgustose (ovvero vice-scafisti) e mettere in discussione l’eroismo di queste anime belle.
Read More »Tony Iwobi e il razzismo degli antirazzisti, ipocriti quanto l’ideologia che sostengono
Un giovane nigeriano proveniente da una famiglia modesta giugne in Italia nel 1976 con un permesso di soggiorno per motivi di studio. È uno dei primi immigrati provenienti dall’Africa nera a giungere nel Bel paese, all’epoca sull’orlo di una guerra civile, dilaniato da attentati, violenze e manifestazioni squadriste da parte dell’estrema destra e dell’estrema sinistra. Testardaggine, volontà di emancipazione e di riscatto sociale e tanta ambizione, questi i moventi che spingono il giovane Tony Chike Iwobi a svolgere qualsiasi lavoro, muratore, stalliere e idraulico, pur avendo in mano una laurea in Scienze informatiche conseguita negli Stati Uniti. Si trasferisce nel profondo settentrione, nella provincia di Bergamo, dove viene assunto dall’Amsa in qualità di operatore ecologico, ma pochi mesi dopo viene promosso agli uffici divenendo impiegato. Cambia tanti lavori, non più umili, ricoprendo mansioni di responsabilità presso aziende italiane e svizzere, continuando allo stesso tempo ad arricchire il suo profilo lavorativo con corsi di specializzazione seguiti in Italia e all’estero.
Read More »Affinità elettive
Forse non tutti ricorderanno che... Nella giornata delle dimostrazioni antifasciste organizzate dal Pd nella città di Como, ci preme riportare alla memoria quale sia stato l'unico uomo politico italiano ad aver esaudito in anticipo i desideri più o meno confessi degli attuali movimenti anti-immigrazionisti di stampo neofascista e leghista: Romano Prodi, il cui governo, vent'anni fa, dispose un blocco navale volto a respingere i frequenti sbarchi, allora provenienti dalle coste albanesi. Fu così che una corvetta della Marina Militare Italiana speronò e affondò un barcone di disperati che fuggivano dalla guerra civile imperversante nei luoghi d'origine. Risultato? 81 morti e 27 dispersi.
Read More »“Divorzio all’islamica”, di Amara Lakhous
Divorzio all’islamica a viale Marconi (E/O, 2010) è il secondo romanzo in italiano dello scrittore, antropologo e giornalista algerino Amara Lakhous. Il primo è stato pubblicato, sempre da E/O, nel 2006, ed è il famosissimo Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio. Proprio come la sua prima opera in italiano, anche questo testo si concentra su tematiche fondamentali della nostra Italia multiculturale, quali l’integrazione, i pregiudizi razziali e religiosi, le difficoltà degli immigrati. E lo fa, ancora una volta, mescolando i punti di vista, alternando le narrazioni fra personaggi italiani e stranieri, smascherando molti dei pregiudizi (e questo è il punto di forza dell’autore Lakhous) che anche gli stranieri nutrono verso gli italiani.
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