La Pelle è una “rivelazione d’orrori” e Malaparte rimanda continuamente a tumulti provenienti dai vicoli della città, voci, clamori, una città che si sente attaccata. L’autore è stato spesso accusato non solo di aver descritto i “giorni bui” dell’occupazione alleata, interpretandoli secondo la sua visione, ma addirittura di provare gusto con queste macabre descrizioni (corpi straziati, sangue ovunque, miseria), oltre alle pagine definite “dello scandalo” dove emergono dettagli come le parrucche bionde sui sessi delle brune per invogliare i neri, la figliata omosessuale, insomma scene forti, inconsuete, che restano impresse quasi fossero un oltraggio ai napoletani.
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