Dal trionfo del Movimento 5 Stelle alla débâcle del Partito Democratico, dal successo della Lega al tonfo di Forza Italia: come cambia lo scenario politico italiano dopo le elezioni del 4 marzo? A guardare le mappe spennellate di colori politici, l’Italia è divisa in due: Lega Nord e Lega Sud. Il meridione e le isole sono macchiati del giallo del Movimento 5 Stelle, il settentrione è zona targata Lega. I veri vincitori sono loro, i partiti cosiddetti populisti, i partiti della realtà. I perdenti? Innanzitutto il Partito Democratico dell’ex-premier in bicicletta Matteo Renzi, che ha dimezzato i consensi, insieme alla fotogenica e onnipresente Emma Bonino e ai colonnelli fuoriusciti (dalla casa democratica e dalla storia) Bersani, D’Alema, Grasso e compagnia. Non se la passa bene nemmeno Forza Italia, che guadagna la seconda posizione all’interno della coalizione del centrodestra.
Read More »1 Maggio: la festa dello schiavo precario
Esci di casa e ti accorgi che solo al parlamento viene onorata quest’occorrenza, quella del 1 maggio, eh si! Negozi aperti, centri commerciali che addirittura posticipano la chiusura, ristoranti e bar perennemente accessibili, mercati, mercatini, ti soffermi e pensi, ma la festa di chi è?! E’ paradossale l’ingegno moderno che si adopera a farci sentire festeggiati, senza alcun minimo riscontro concreto, che forza!
Read More »Jobs Act francese: la lotta per i ‘diritti’ è un dovere
Qualcuno parlerebbe di rivoluzione, al massimo di guerra civile; ma forse tali definizioni non sono adatte, non del tutto, a spiegare che cosa sta accadendo in Francia. Di sicuro una mobilitazione sociale si percepisce, ed è netta. I cittadini dicono no alla legge del lavoro, lo chiamano Jobs Act francese. Il Loi Travail sulla scia renziana, propone un aumento delle ore lavorative, un predominio del contratto aziendale su quello collettivo nazionale, e agevola i licenziamenti, come l’interruzione economica del contratto di lavoro.
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