La scomparsa di Stephanie Mailer (La Nave di Teseo, 2018) è l'ultimo giallo dell'autore svizzero Joël Dicker, famoso per La verità sul caso Harry Quebert del 2012, romanzo dal quale a breve sarà tratta una serie tv. Dopo aver pubblicato uno spin-off del suo più grande successo, Il libro dei Baltimore (La Nave di Teseo, 2015), un romanzo di formazione e un dramma famigliare al tempo stesso, Dicker torna al genere mistery, che tanto gli è congeniale.
Read More »Crocifisso Dentello: ‘La vita sconosciuta’, il suo secondo e dirompente romanzo che, come il primo, non delude le aspettative
Lo scrittore emergente Crocifisso Dentello nato a Desio nel 1978, il quale ha esordito nel 2015 con Finché dura la colpa (Gaffi), romanzo che è diventato un caso editoriale grazie al successo di critica e di pubblico accoglienza della critica e dei lettori Crocifisso Dentello, caso letterario tra gli esordienti, è tornato quest'anno in libreria con un'opera dirompente, originale e potente. Anni di piombo, omosessualità, immigrazione, e senso della perdita le tematiche del suo ultimo romanzo.
Read More »La duplice avventura de “La nave di Teseo-V. M. Straka”, a cura del creatore di “Lost”
Si chiama come la casa editrice fondata da Elisabetta Sgarbi e ha per creatore J. J. Abrams, ideatore fra le altre delle serie tv Lost e Fringe. Come se non bastasse, è protetto da una vera e propria scatola-custodia sigillata, che deve essere aperta una volta acquistato il volume. È un’opera di cui si sente parlare poco nell’ascoltare il grande pubblico, sebbene sia in commercio già dal 2013, ma di cui chi l’ha letta non può fare a meno di esprimersi con meraviglia. La nave di Teseo – V. M. Straka è, infatti, un vero e proprio caso editoriale. Un romanzo assolutamente unico nel suo genere, che è stato scritto concretamente da Doug Dorst in lingua inglese e che ha poi fatto il giro del mondo in pochissimo tempo, per via della sua struttura innovativa e insolita.
Read More »“Anteprima mondiale”, di Aldo Nove
Dopo vent’anni Aldo Nove (Amore mio infinito, Un bambino piangeva, Addio mio Novecento) torna alle origini con Anteprima mondiale (La nave di Teseo), il seguito di quel Woobinda e altre storie senza lieto fine (Castelvecchi, poi ripubblicato nel 1998 da Einaudi col titolo Superwoobinda) che nel 1996 ha portato alla ribalta drammi e perplessità di un’Italia che stava godendo degli ultimi frutti di quel boom economico di qualche decennio prima. In quel libro Aldo Nove raccontava un’Italia consumistica e in preda a una sorta di morboso “sogno americano all’italiana”.
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