A nessun scrittore piacciono le stroncature, o le recensioni meno che entusiastiche; ed anche Marcel Proust non era da meno. L’autore francese (all’epoca ancora in erba) proprio non riusciva a fare breccia nel cuore dell’editore Grasset, che definiva “illeggibile” il primo tomo della “Recherche”. Così emerge, da una serie di lettere dell’autore di “Un amour de Swann”, che l’autore esordiente non solo cedette all’auto-pubblicazione (come si sapeva), per vedere finalmente coronato il suo sogno, ma pagò personalmente per ottenere critiche positive.
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