Nonostante intorno all’opera di Volponi si registri ormai un notevole risveglio di interesse, confermato dalla pubblicazione di due raccolte di letture critiche (Nell’opera di Paolo Volponi, numero monografico di «Istmi» e E Volponi ci manca, numero speciale di «Hortus») e di alcuni scritti inediti, permangono delle zone d’ombra su questioni teorico-letterarie di indubbia importanza, nonché su alcuni aspetti, e non quelli meno significativi, inerenti alla precisazione della sua poetica, soprattutto correlati all’apporto degli intellettuali con i quali lo scrittore urbinate intratteneva costanti scambi culturali; il riferimento è a Leonetti, Roversi, ma anche a Fortini, Pampaloni e Giudici che lavoravano con lui alla Olivetti di Ivrea e, in particolare, a Pasolini che Volponi ha sempre considerato uno dei suoi maestri: «dico sempre – dichiarava in un’intervista rilasciata nel 1988 e pubblicata dopo la sua morte – che ho avuto due maestri nella vita, uno è Pier Paolo Pasolini, l’altro è Adriano Olivetti».
Read More »Antonio Sorella, prof. di italianistica: ‘Sapere usare l’italiano ad alti livelli significa ragionare ad alti livelli’
Antonio Sorella è professore ordinario di Linguistica italiana dal 2002, e dal 2016 di Lingua e letteratura italiana attualmente in servizio presso il Dipartimento Dilass dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara. Si è laureato in Lettere antiche presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Chieti, con una tesi in Storia della lingua italiana. Nella stessa disciplina ha conseguito il Diploma di Perfezionamento presso l’Università “La Sapienza” di Roma, discutendo una tesi su I tempi storici nella prosa italiana moderna il 12/7/1983 (tutor Aurelio Roncaglia, relatore Luca Serianni, correlatore Alberto Asor Rosa).
Read More »Calvino e Pavese, due scrittori a confronto
Calvino e Pavese lavorarono per alcuni anni alla Einaudi. Fu lo stesso Pavese a scoprire il talento di Calvino. Questo ultimo però stroncò il romanzo "Tre donne sole" di Pavese, che poi rispose il 29 luglio 1949: “Ma tu – scoiattolo della penna – calcifichi l’organismo componendolo in fiaba e in trance de vie. Vergogna”. Pavese si suicidò nel 1950. La sua scomparsa fu dovuta alle delusioni sentimentali e alla sua depressione. Era uno scrittore riconosciuto. Aveva vinto anche il premio Strega, era una figura di riferimento per molti scrittori. L'Einaudi pubblicherà postume nel 1966 le sue Lettere 1945-1950, proprio a cura di Italo Calvino.
Read More »“Forse un mattino andando” di Montale: l’antinomia della percezione
Montale immagina di camminare al mattino in un’aria cristallina, rarefatta. Tutto ad un tratto immagina di volgersi e vedere il nulla. Lo scrittore Italo Calvino, in occasione della celebrazione degli ottanta anni di Montale, ha fornito una spiegazione originale, a tratti alquanto suggestiva di questa poesia.
Read More »La Napoli di Curzio Malaparte nella Conferenza “Mitografie della pelle” del Prof. Emanuele Canzaniello organizzata dall’Istituto Tasso di Sorrento
Napoli come porta dell'Europa, della Magna Grecia, della classicità, della ragione, è questa la città partenopea raccontata del romanzo La pelle dello scrittore toscano Curzio Malaparte, su cui si è concentrata la conferenza tenuta il 19 ottobre presso l’Istituto Torquato Tasso di Sorrento, dal Prof. Emanuele Canzaniello dal titolo “Mitografie della pelle”.
Read More »‘Una questione privata’, il romanzo epico di Fenoglio
Nel novecento italiano pochi autori hanno saputo portare lo stendardo del genere epico. Il mito di Ulisse, deformato ed attualizzato da Stefano D’Arrigo può essere un esempio. Ma più di tutti ha saputo plasmare l’epica, nel novecento italiano, Beppe Fenoglio. Fenoglio, scrittore isolato e partigiano azzurro delle langhe, col viso da rude cowboy e la devozione alla cultura inglese, ha lasciato in eredità opere degne della migliore tradizione dell’epopea italiana. Opere postume, tra cui si erge, per maturità e capacità espressiva Una questione privata.
Read More »‘Il mulino del Po’, l’opera monumentale di Riccardo Bacchelli
Il mulino del Po: si contano forse sulle dita, e ogni anno scemano, e per scoprirli bisogna andare apposta a cercarli, chi non percorra il fiume in barca. Tanto pochi, nella vastità molle e potente del fiume serpeggiante, li nascondono o li lasciano appena intravedere, qua un gomito, là un ciglio d’argine, altrove un lembo di golena boscosa, o le svolte della strada rivierasca.
Read More »‘Un negro voleva Iole’, le fantasie allucinate di Marcello Barlocco
Oltre a scoprire nuove voci, letterarie e non, fare editoria dovrebbe significare anche provare a recuperare quelle provenienti dal passato che, per un motivo o l’altro, non sono note o vengono dimenticate. In questo, la Giometti&Antonello – piccola casa editrice di Macerata, creata da Gino Giometti e dal compianto Danni Antonello – continua a riservarci piacevoli sorprese, come Un negro voleva Iole, libro che presenta una selezione di racconti, editi ma rimasti ignoti ai più e aforismi, totalmente inediti, di Marcello Barlocco (1910-1972), scrittore dall’esistenza tumultuosa e che, in vita, è sempre rimasto ai margini della letteratura italiana, come si ricorda nella nota degli editori.
Read More »