All’inizio degli anni ’70 la carriera di Stevie Wonder è caratterizzata da un’imponente crescendo rossiniano. Nel breve volgere di quattro anni (dal 1972 al 1976) e di quattro album ( Music Of My Mind, Talking Book, Innervision e Fulfillingness First Finale), il genio di Saginaw sveste i panni di ragazzo prodigio della black music per trasformarsi in figura dominante e star assoluta del panorama musicale internazionale. Stanco del controllo eccessivo che la Motown esercitava sulla sua produzione, Wonder decide di dire basta.
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