Il Metodo Ruffini è un trattamento dermatologico ad uso topico cutaneo di Ipoclorito di Sodio (NaOCl) tra il 6% e il 12%. Tale metodologia terapeutica è nata nel 1991 allorquando il dr Gilberto Ruffini, medico chirurgo ed ematologo. Abbiamo intervistato la Dott.ssa Elena Villani, Medico di famiglia, specialista in Ginecologia, coordinatrice della Medicina di famiglia Medinfior ULSS 7 e AFT, esperta di legislazione sanitaria. Referente Commissione Ospedale Territorio Ordine Medici di Treviso. Componente commissione Ospedaliera territoriale ULSS 7 e di commissioni regionali e aziendali.
Read More »Metodo Ruffini, una cura rivoluzionaria?
L’ipoclorito di sodio, secondo le modalità del Metodo Ruffini, può trovare applicazione, naturalmente, anche come disinfettante negli ospedali. Se per evitare la diffusione di batteri multiresistenti, i cosiddetti superbatteri o batteri killer, come abbiamo visto, è raccomandato di evitare la somministrazione di antibiotici a largo spettro in modo preventivo rafforzando invece l’igiene, il nostro ipoclorito può essere un ottimo alleato “nelle mani”, è il caso di dire, degli operatori sanitari. Nulla di nuovo se già nell’Ottocento il medico ungherese Ignác Fülöp Semmelweis scoprì che bastava lavarsi le mani con un composto di cloro per prevenire la setticemia ovvero la febbre puerperale.
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