La svastica sul sole (L'uomo nell'alto castello) è un classico di un genere di nicchia: il celebre romanzo ucronico, o fantastorico di Philip K. Dick, il quale immagina come sarebbe il mondo se l'Asse avesse vinto la seconda guerra mondiale, con gli USA divisi in sfere d'influenza tedesca (costa atlantica) e giapponese (costa pacifica) e una zona centrale più autonoma ma politicamente ininfluente denominata "Stati delle Montagne Rocciose", la Russia ridotta ad un'area ancor più marginale e subalterna, devastata dalle deportazioni naziste e sfruttata per la manodopera a basso costo, un'Asia (Cina, India, Indocina) e un'Oceania dominate dal Sol Levante.
Read More »Simone Weil, tra i più grandi filosofi del Novecento, fuori da un qualsivoglia sistema entro cui ripararsi, rigorosa cercatrice di Verità anche a scapito della Vita
Filosofa, sindacalista, insegnante, operaia, rivoluzionaria, soldato, idealista, anarchica, mistica, ebrea, cattolica, Simone Weil era tutto questo e molto altro ancora, e la sua vita, più delle sue opere, testimonia di una personalità sempre coerente, esplosiva, anticonformista. Nasce a Parigi nel febbraio del 1909 da una ricca famiglia ebrea. Un’anima sensibile quella della Weil, che a soli quattordici anni affronta una prima crisi esistenziale accompagnata da forti emicranie. Superata la crisi ai tempi del liceo, diviene allieva di La Senne e Alain – quest’ultimo rimase un esempio per l’attivismo politico – ottiene la laurea in filosofia nel 1931 all’Ecole Normale Superieure. E’ a questo punto che comincia la carriera vera e propria della Weil divenuta, subito dopo la “licence”, insegnante di filosofia nelle piccole città di provincia di quella Francia ancora scossa dalla guerra. Ad una vita di soli studi ed insegnamento, Simone Weil accosta con vocazione sempre più intensa la sua passione per il mondo sindacalista, rivoluzionario e anarchico, con una dose di ispirazione marxista.
Read More »10 frasi per ricordare Louis-Ferdinand Céline, marchiato ingiustamente con l’etichetta di scrittore ‘maledetto’
Marchiato con l’infamante etichetta dello scrittore maledetto, accusato di antisemitismo, nazismo, razzismo, collaborazionismo; autore di pagine indimenticabili e spietate, il francese Louis-Ferdinand Céline si è cucito addosso, suo malgrado, una fama inversamente proporzionale al valore di alcune delle sue opere.
Read More »‘Conforme alla gloria’ di Paolin: il marchio del male
La prima storia di 'Conforme alla gloria' riguarda Rudolf Wollmer, che nel 1985 riceve in eredità dal padre Heinrich, gerarca nazista di stanza a Mauthausen, la villa con tutti i beni. Rudolf, che niente vuole spartire col padre (fa parte di quella generazione successiva al crollo del Terzo Reich che tanto ha combattuto per far dimenticare al mondo l’orrore del nazismo e dell’Olocausto), decide di vendere la casa ma, durante lo svuotamento, s’imbatte in un’opera a dir poco grottesca: La gloria, ossia un “dipinto” altamente simbolico che risulta essere composto di pelle umana.
Read More »Storia di una ladra di libri, di Markus Zusak
Storia di una ladra di libri è una vibrante e avvincente storia d'amore che ha per protagonista la letteratura.
Read More »Thomas Mann: una sensibilità incompresa come quella del suo ‘Tonio Kroeger’
Thomas Mann (Lubecca, 6 giugno 1875-Zurigo,12 agosto 1955), scrittore tedesco, nasce in quella Lubecca una volta appartenente alla cosiddetta “Lega Anseatica”. E’ considerato non solo uno degli autori di maggior risonanza europea del novecento, ma anche mondiale; basti, per esempio leggere alcune delle sue opere più celebri da lui scritte come “La montagna incantata” , “Tonio Kroger”, “ I Buddenbrook”, “Morte a Venezia”. Personalità particolare, con mente sognatrice, fantastica e introspettiva.
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