Nel corso degli ultimi tempi è riemerso il ciclico, soporifero dibattito sul razzismo di H.P. Lovecraft: con l’uscita di Lovecraft Country e dopo le accuse – francamente incomprensibili – rivolte a George Martin, tante anime belle hanno avuto il piacere di indignarsi nell’apprendere che lo scrittore del New England aveva chiamato il suo gatto “negro”.
Read More »L’ONU ci salverà dal razzismo dilagante in Italia!
10 settembre 2018: ci siamo risvegliati in un paese razzista. Invano La Repubblica e il Corrierone ci avevano messo in guardia dal nefasto ritorno agli anni Trenta; inutili gli appelli dell’Opposizione democratica, dei grandi media e delle ong contro il Governo gialloverde e fascistissimo. Siamo stati ciechi, sordi agli accorati avvertimenti di questi profeti novelli: il ducetto Salvini è andato a risvegliare nell’inconscio di noi italiani tutti i nostri più orrendi e reconditi sentimenti d’odio razziale. Satana ha vinto, siamo peccatori. Non ci resta che aspettare il Messia per la nostra redenzione. Ed ecco che nell’alto dei cieli dell’ONU arrivano le urla imploranti dei profeti, tanto fischiati e disprezzati dal popolino ignorante che si lascia incantare dal demonio, e ci si accorge finalmente di questa Italietta sporca, sudicia e razzista. Così Michelle Bachelet la Misericordiosa, Alto commissario Onu per i diritti umani, ha dato il lieto annuncio della venuta degli Arcangeli dal casco blu: «Abbiamo intenzione di inviare personale in Italia per valutare il riferito forte incremento di atti di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom».
Read More »I truffatori dell’antirazzismo e la sinistra morente salvata dalle uova
Una bravata di alcuni ragazzotti nel notturno torinese che ha preso di mira diverse donne tra cui Daisy Osuake, atleta italiana di origine africana, si è trasformata nella punta dell’iceberg di un presunto odio razziale che sta divorando il Paese. I carabinieri per ora stano escludendo il movente xenofobo eppure la recuperazione politica è già in atto per colpire il governo giallo-verde, ritenuto complice e mandante di questa artificiosa ricostruzione dei fatti.
Read More »Da Virzì a Balotelli, inventarsi un’arte: come, quando e perché si è preso a trattare il film come oggetto artistico, il divo come maître à penser e il regista come autore
Virzì è stremato, non sa più con quali nuove formule lessicali esprimere il proprio disgusto verso chiunque. Eppure continuano a tartassarlo. Lo intervistano, facce ride sembrano dirgli, e lui stanco esegue come chi ha ripetuto troppe volte la stessa barzelletta: quello è fascista, quest’altro razzista, questo qui neonazista e quello mi sta antipatico per fatti miei. E giù applausi. Loro chiedono, lui legittimamente replica e dice apertis verbis quello che pensa. A puntare il dito contro uno che risponde a delle domande – specialmente nel caso di specie – si registra però l’ennesima adesione di certi ambienti al solito orientamento politico e intellettuale, senza procedere oltre. Per farlo andrebbe ricercato il motivo per cui il suo giudizio venga imposto in maniera così autorevole nonostante un’opinione pubblica collocata ormai da tempo su posizioni opposte. Semplice: fa i film, è un artista, si dirà. Sì, e con questo? Cos’è che rende un professionista dell’estetica un filosofo, un analista politico, un sacerdote?
Read More »Tony Iwobi e il razzismo degli antirazzisti, ipocriti quanto l’ideologia che sostengono
Un giovane nigeriano proveniente da una famiglia modesta giugne in Italia nel 1976 con un permesso di soggiorno per motivi di studio. È uno dei primi immigrati provenienti dall’Africa nera a giungere nel Bel paese, all’epoca sull’orlo di una guerra civile, dilaniato da attentati, violenze e manifestazioni squadriste da parte dell’estrema destra e dell’estrema sinistra. Testardaggine, volontà di emancipazione e di riscatto sociale e tanta ambizione, questi i moventi che spingono il giovane Tony Chike Iwobi a svolgere qualsiasi lavoro, muratore, stalliere e idraulico, pur avendo in mano una laurea in Scienze informatiche conseguita negli Stati Uniti. Si trasferisce nel profondo settentrione, nella provincia di Bergamo, dove viene assunto dall’Amsa in qualità di operatore ecologico, ma pochi mesi dopo viene promosso agli uffici divenendo impiegato. Cambia tanti lavori, non più umili, ricoprendo mansioni di responsabilità presso aziende italiane e svizzere, continuando allo stesso tempo ad arricchire il suo profilo lavorativo con corsi di specializzazione seguiti in Italia e all’estero.
Read More »‘Men of Honor’: razzismo e senso dell’onore nell’America degli anni ’50
Non mollare mai... sii sempre il migliore, questa è la frase con la quale Mac Brashear congeda suo figlio Carl il giorno in cui parte dal loro paesino di campagna per entrare in marina. Si tratta del monito che segnerà la vita e la carriera del primo capo palombaro afroamericano della marina militare statunitense, una storia vera che ha ispirato il film del 2000 diretto da George Tillman Jr. Men of Honor. Il cast vanta Robert De Niro, nel ruolo di Billy Sunday, Cuba Gooding Jr, che interpreta il protagonista Carl Brashear, Charlize Theron, nel ruolo di Gwen Sunday, e Aunjanue Ellis, nei panni di Jo Brashear.
Read More »‘Il Diritto di contare’: il trionfo delle donne in una pagina sconosciuta della NASA, dall’8 marzo al cinema
Per celebrare la forza e la caparbietà delle donne, l’8 marzo debutterà nelle sale italiane Il Diritto di contare con la regia di Theodore Melfi. Il film è basato sul primo libro della scrittrice Margot Lee Shetterly intitolato “Hidden Figures: The Story of the African-American Women Who Helped Win the Space Race”. Al centro della pellicola la storia di tre donne afroamericane di eccezionale intelligenza costrette, a causa dei pregiudizi razziali, ad insegnare matematica in scuole per “neri”. La protagonista Katherine Johnson (interpretata da Taraji P. Henson), grazie alle sue capacità nel settore scientifico e matematico, sarà pronta a collaborare con l’industria aeronautica americana durante la seconda guerra mondiale. Ma in questa avventura non sarà da sola, al suo fianco le amiche e colleghe di vita Dorothy Vaughan (Octavia Spencer) e Mary Jackson (Janelle Monáe), insieme alle quali cambierà il destino degli Stati Uniti.
Read More »‘Le digressioni del cuore’: l’esordio di Luca Barbanti
Le digressioni del cuore è un romanzo solo in potenza e su diversi fronti. I temi trattati sono tipici del genere di formazione: abbiamo a che fare con il razzismo, la genitorialità, il passaggio verso la fase adulta, i rapporti interpersonali. Ma quasi tutti questi temi – così come molti altri sotto-temi quali il femminismo, i rapporti lavorativi, il tradimento, le difficoltà nell’affrontare i cambiamenti ecc. – risultano poco approfonditi e s’intersecano senza veramente intrecciarsi. Sembrano quasi chiusi in camere stagne, separati fra loro.
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